Recensione - Nel silenzio una voce, di Stephanie Pitrov

by - settembre 14, 2018



Buongiorno readers! Come a volte mi capita mi metto alla ricerca di autori self che potrebbero avere qualcosa di bello da dire. "Nel silenzio una voce" di Stephanie Pitrov ha catturato il mio interesse per la trama che vedeva coinvolta una ragazza buona e dolce, un uomo ferito e scontroso, una tragedia che molti di noi hanno visto attraverso la tv. Volete saperne di più? Continuate a leggere la recensione, Elisabeth e Caleb vi aspettano!

 




Titolo: Nel silenzio una voce
Autore: Stephanie Pitrov
Serie:  Autoconclusivo
Genere: Contemporary romance
Casa Editrice: Self-pubblishing
Data d’uscita:  18 Marzo 2017



Trama

Caleb Campbell è uno dei sopravvissuti alla tragedia dell' 11 Settembre. Ne è uscito con seri problemi fisici. A causa delle cicatrici che segnano il suo volto e il suo corpo, odia farsi vedere. Dirige l'impero industriale fondato dal padre, ed è aiutato dal fidato amico Rivera.
Elisabeth Morris è una giovane ragazza che ha disperato bisogno di lavorare per aiutare i suoi genitori. Si presenta al colloquio di lavoro per un posto come segretaria personale di Caleb Campbell.
Tra i due sono subito scintille. Beth non si lascia intimorire e risponde a tono al suo capo.
Nello sfondo di una grande città come New York, Caleb lotterà contro quello che rimane di lui, mentre Beth cercherà di fargli capire come la vita può essere vissuta, nonostante tutto. Si innamoreranno, si lasceranno per poi scoprire che l'amore è l'unico balsamo per l'anima.
Beth gli accarezzò la pelle calda sfiorando con ammore le cicatrici. Le amava tutte, per lei Caleb era pefetto.

Elisabeth Morris è una semplice ragazza di una piccola città con una grande intelligenza decisa a celarla, che per aiutare i suoi genitori si ritrova a New York sola e alla ricerca di un lavoro. Non è certo schizzinosa e accetta di buon grado tutti lavori che possono farle guadagnare qualcosa. Per questo non le sembra vero che le sia stato offerto il posto di assistente personale in una grande azienda. Quando si presenta al colloquio, tutti non fanno che farle notare che è in ritardo, dal portiere al signor Rivera, il tipo che si comporta come un vero maggiordomo, e ovviamente il suo capo, il signor Caleb Cambell. Quest'uomo non solo le parla chiuso in una stanza al buio, ma non crede nemmeno nelle sue potenzialità, affidandole carichi di lavoro e sminuendola ogni volta. Ma cosa nasconde dietro la sua freddezza? Beth si scoprirà affascinata da Caleb, e ingenuamente crederà di poterlo salvare dal buio. Ma quando tutti i segreti verranno a galla, sarà in grado di fare la cosa giusta per aiutarlo?
«Hai paura della bestia?»«Non ho paura di te...ma di quello che sta succedendo. Non mi fai pensare, non ti fai nemmeno vedere»«Immaginami»«Caleb...», sussurrò, ma lui la zittì con un bacio.

Caleb Cambell ha vissuto un enorme tragedia. 11 Settembre 2001 era nel suo ufficio in una delle "Torri Gemelle" crollate dopo il tristemente famoso attentato terroristico. Dopo essere rimasto sepolto nelle macerie per giorni, ne è uscito miracolosamente vivo. Ma lui non la vuole questa vita. Sfigurato in volto e sul corpo indelebilmente, si è chiuso in se stesso, vive al buio, non lascia avvicinare nessuno. Anche ora che un raggio di sole è entrato nel suo ufficio, non riesce a ricominciare a sorridere. Beth risveglia in lui sentimenti che lui rifiuta, un'attrazione logorante che non sa gestire. Vederla piena di compassione e amore per lui, lo spinge ad allontanarla sempre di più. In fondo come si può amare una bestia?
Trattene a forza il "ti amo" che le sgorgava dal cuore. Lui non era ancora pronto a sentire quella dichiarazione.

Il tema de "La Bella e la Bestia"è ormai ricorrente in molti romanzi e anche in questo è piuttosto evidente. Elisabeth è la classica brava ragazza, legata alla famiglia, con un cuore gentile che all'odio di Caleb risponde con l'amore, pronta a tutto pur di salvarlo. Caleb è la bestia: le cicatrici esterne si riflettono nel suo carattere rendendolo brutto, cattivo e esasperante.
Ovviamente c'è una crescita dei personaggi: Beth crescerà, riuscendo a perdere un po' della sua ingenuità e trovando finalmente la forza per ribellarsi, mentre Caleb uscirà dal suo guscio protettivo per combattere i suoi demoni e per conquistare la donna che ama.
La storia in sè è molto positiva in contrasto con la tragedia e le conseguenze del drammatico attentato, purtroppo però a volte ci si perde in scene già viste, i personaggi non riescono pienamente a lasciare il segno, i refusi nel testo e il linguaggio "parlato" non aiutano. Peccato, perché la lettura è leggera e "la luce in fondo al tunnel" è un messaggio di speranza per tutti.
Bello e romantico il finale, per la piccola Belle che è in noi.





Laura

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