Recensione- L'importanza di chiamarsi Cristian Grei, di Chiara Parenti

by - settembre 06, 2018



Buongiorno Readers! Oggi vi parlo di un libro che ho scoperto per caso, mentre cercavo nel mio e-reader la mia prossima lettura, “L’importanza di chiamarsi Cristian Grei” di Chiara Parenti. Venite con me a scoprire questa piccola perla!



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Titolo: L’importanza di chiamarsi Cristian Grei
Autore: Chiara Parenti
Serie:  Autoconclusivo
Genere: Contemporary romance
Casa Editrice: Rizzoli, You Feel
Data d’uscita:  17 Febbraio 2015



Trama


Cristian Grei ha trentadue anni e una sola, acerrima nemica: E. L. James, che con le sue 50 Sfumature gli ha rovinato la vita. Tutte le donne, infatti, appena sentono il suo nome, vedono in lui un dominatore in 3D e l'incarnazione delle più proibite fantasie erotiche. Ma se vivi a Prato, fai il becchino nell’agenzia di onoranze funebri di famiglia e sei ipocondriaco, avere il nome "uguale" a quello del più grande amatore di tutti i tempi, che si sposta in elicottero ed è a capo di un’azienda leader mondiale,può creare una costante e fastidiosissima ansia da prestazione.
Solo Antonella, l'amica di sempre, è in grado di divertirsi giocando con lui e tenere a bada le sue mille ansie, ma soprattuto è disposta ad amarlo per quello che è realmente.
Cristian Grei riuscirà finalmente a capire che è lei la donna giusta? E soprattutto sarà “pronto a riceverla”?


“Appena scoprono come mi chiamo le ragazze mii credono in grado di ribaltarle come il sacco dell’aspirapolvere, e invece la cosa più violenta che ho fatto è stata cadere di testa mentre cercavo di togliermi le mutande. L’unica volta in cui ho colpito il sedere di una ragazza è stato a tredici anni sul calcinculo al luna park, e se mi vedete con una frusta in mano è solo perché sto facendo lo zabaione dato che al mattino ho la pressione bassa”


Se è vero che i nomi hanno un potere, chiamarsi Cristian Grei non può che portare una grande fama, anche se manca una “h” e c’è una “i” in più. Ma diventare il sogno erotico di ogni donna possibile può essere un problema se la tua natura non è proprio quella di un gran conquistatore. Perché questo Cristian italiano non la vuole la notorietà. Lui è un tipo tranquillo, estremamente timido, che lavora nell’agenzia funebre della sua famiglia, che a stento riesce a rapportarsi con una donna, che ama la sua stanza dei giochi (quella con la play station!). Ipocondriaco tanto da ritrovarsi spesso al pronto soccorso, ha una sola migliore amica che da quattro anni vive praticamente in simbiosi con lui. Con lei Cristian è simpatico, espansivo, dolce e assolutamente adorabile. Ma se per caso il suo unico punto di riferimento smettesse di giocare con lui, riuscirebbe Cristian a uscire fuori dagli schemi ed a trovare il coraggio di crescere?


«Lo faccio solo perché ti voglio bene Mr Grei».No, non è vero. Lo faccio perché ti amo. Ti amo da impazzire. Specialmente adesso, che mi sorridi con quelle tue adorabili fossette e mi abbracci forte ancora una volta, lasciandomi credere che il modo là fuori non c’è più, perché ci siamo solo io e te.


Antonella Stasi è una bravissima dottoressa innamorata del suo migliore amico, Cristian Grei. La loro amicizia è vera e sincera, ma lei sa che non potrà mentire per sempre, perché il sentimento che prova per lui cresce di giorno in giorno. Di lui adora tutto: le due fossette quando sorride, i suoi abbracci sicuri, la sua ironia. Ma soprattutto capisce la sua ipocondria e cerca di aiutarlo “a sopravvivere”. Quando però il suo cuore incassa l’ultima delusione e la speranza di un futuro con lui sfuma per sempre, Tony decide di dare il suo game over. Ma si sa, stare lontane da Cristian Grei, è difficile se non impossibile.

“Adesso la smetto di scrivere, lo prometto. Voglio solo dirti un’ultima cosa: GRAZIE. Grazie, Tony, perché da quando ti conosco non mi fa più male il cuore.”


Miei cari readers devo proprio confessarmi con voi: ammetto di non amare particolarmente il vero Christian Grey. Quindi quando ho letto la trama di questa storia in cui il protagonista sembrava essere l’opposto del dominatore, gli ho dato una possibilità. E ho fatto bingo.
Cristian Grei è l’opposto delle figure a cui siamo abituate nei libri. Rifiuta le avances delle donne, ha un problemino con il Mr Grey là sotto, non riesce a guardare una puntata del dottor House senza diagnosticarsi una decina di possibili malattie, parla con i defunti, gioca ai videogame che progetta senza aver il coraggio di dirlo a nessuno. È talmente bello da non accorgersene, è talmente dolce da farci innamorare di lui in un attimo.
E Antonella Stasi (il nome forse vi ricorda la più famosa Anastasia Steele?) è la protagonista perfetta: indipendente, ironica, con una cotta impossibile per Cristian. L’amore che emana la piccola Tony lo percepiamo da qualunque suo gesto: dai suoi rimproveri quando Cristian esagera al modo rassicurante in cui lo aiuta ogni volta che lui cede al panico.
Insieme scherzano sulla famosa saga, “odiando” la cara E.L.James, dando al carro funebre il nome di Charlie Tango e al cane quello di Taylor, si scambiano delle e-mail esilaranti e hanno anche una loro safe word.
La loro empatia è perfetta finchè degli equivoci li allontanano. E allora il romanzo senza perdere la sua vena ironica diventa anche riflessivo, ci fa scoprire cosa si nasconde dietro le paure di Cristian, e alla fine ci regala un finale “tutto cuori e fiori”.
 
«Mr Grei è pronto a riceverla»


Questa frase che fu l’inizio per i protagonisti di Cinquanta sfumature, diventa l’inizio per una nuova vita anche per Tony e Cristian.
Un romanzo leggero, forse con troppi salti temporali non segnalati, ma che regala sorrisi e coccola il cuore. E per me, scettica sul bel Grey, lascia la convinzione che di questi Cristian Grei umani, ne dovrebbero esistere di più.




Laura



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