Review Party - Il castello delle congiure, di Davide Cossu

by - marzo 08, 2024

Buongiorno miei  cari lettori. Oggi vorrei cominciare con il ringraziare la New Compton Editori per la copia in anteprima dello splendido Thriller storico di Davide Cossu, dal titolo "Il castello delle congiure" e a voi, ovviamente, consigliarne la lettura.





TITOLO: Il castello delle congiure
AUTORE : Davide Cossu
CASA EDITRICE: New Compton Editori
SERIE: Un'indagine di Leon Battista Alberti vol.2
DATA DI USCITA: 5 Marzo 2024  
PAGINE: 184




Ferrara, autunno 1442. Leon Battista Alberti è invitato a corte per partecipare, in qualità di giudice, a un concorso indetto dal marchese Leonello d’Este: al vincitore sarà commissionato un monumento in onore del suo defunto padre, Niccolò III. Nel frattempo, approfittando dell’antica amicizia che li lega, il marchese incarica Leon Battista di indagare su un fatto spinoso che sta turbando la città: la giovane Laura Pendaglia, erede del cittadino più ricco di Ferrara e promessa sposa di Folco Bonacossi, ha deciso di rinunciare alle nozze e rifugiarsi in convento per farsi monaca. Mentre Leon Battista cerca di orientarsi tra giochi di potere e trame ordite dalle famiglie dei mancati sposi, il giovane Folco muore in circostanze che rimandano alle pagine dei romanzi d’amor cortese. Con l’aiuto dei suoi fidati compagni, il dotto Parentucelli e l’avventuriero de’ Conti, e di Margherita, un’audace e bellissima nobildonna, l’Alberti, in una giostra di amori, tradimenti e rivelazioni inaspettate, tenta di far chiarezza sulla scia di sangue che macchia la corte di Ferrara. Una traccia che conduce a una tragedia confinata nel passato oscuro degli Este, la cui ombra minaccia il potere di Leonello e la sorte stessa del suo casato.

Lasciatevi condurre, miei cari lettori, in tempi lontani a ricordare il mito di Tristano e Isotta, una storia antichissima che ha origine nei racconti popolari e orali delle popolazioni celtiche, per poi lasciarvi affascinare da questo splendido racconto che dei due amanti ne ricalca la passione, la trasgressione e ovviamente, la tragedia.
Leon Battista Alberti si dirige a Ferrara, invitato dal marchese Leonello d’Este, suo caro amico, presso la sua dimora, per poter presenziare, in veste di giudice in quanto esperto d’arte, ad un concorso. Il vincitore avrà l’onore di erigere una statua equestre per commemorare il padre di quest’ultimo, Niccolò III, deceduto da circa un anno. Accompagnato anche in questa circostanza dai suoi inseparabili amici, Tommaso Parentucelli da Sarzana, segretario di Sue Eminenza il cardinale Albergati e il veneziano dall’indole avventuriera Niccolò dè Conti, Battista scoprirà presto che il concorso non è la sola priorità di Leonello.
Un altro fatto ben più importante sta turbando la città: Laura Pendaglia, giovane figlia di uno dei cittadini più ricchi di Ferrara e promessa sposa di Folco Bonacossi, si è rifugiata nel convento delle clarisse del Corpus Domini, con l’intenzione di farsi monaca e così sfuggire alle nozze. Altrettanta importanza verrà attribuita da Battista alla necessità di trovare una moglie a Leonello, attualmente vedovo, poiché figlio naturale di Niccolò, ma nato anch’egli fuori dal matrimonio e salito al potere solo grazie alle volontà testamentarie del padre, non viste di buon occhio dal resto della famiglia.
Leon Battista Alberti e i suoi prodi amici, cominceranno a carpire informazioni con l’intento di scoprire quali siano le vere ragioni che hanno costretto Laura a fuggire, addentrandosi nel convento, rifugio sicuro per quest’ultima, dove suor Caterina dè Vigri, detta legge ed elargisce frasi sprezzanti e sibilline intrise d’odio verso i potenti di Ferrara.  
Il mistero si infittisce nel momento in cui Folco viene ucciso durante quello che doveva essere a tutti gli effetti un finto duello, atto ad intrattenere il pubblico, durante un torneo indetto da Leonello, senza spargimento di sangue. Così non è stato, ahimè.
Da questo momento Battista, scoperta la vera “arma” che ha ucciso Folco, vaglierà ipotesi differenti, non considerate in precedenza e riceverà confidenze inaspettate in grado di guidarlo, non senza difficoltà, alla scoperta della verità e di conseguenza, della giustizia.
Non mancheranno a rendere questo libro altresì coinvolgente, una dama vestita d’azzurro dalla bellezza abbagliante, un castello che nasconde segreti inconfessabili, un amore clandestino dai risvolti tragici, un veleno mortale, tradimenti, arditi giochi di potere, morti atroci. Tutto questo porterà Battista a scoprire quali terribili segreti si celino nel passato degli Este, portando alla luce scomode certezze.
Il personaggio di Leon Battista Alberti ha catturato, in maniera costante, il mio interesse durante lo svolgersi della lettura, poiché uomo dotato di ingegno, calma e lungimiranza, che verranno a mancare, però, nel momento in cui non riuscirà a scindere tra cuore e cervello. Questo lo ha reso ai miei occhi più umano, meno artefatto, ricco di fascino.


“Ho visto il grande sapiente accecato dalla passione.
E’ il coraggio quel che serve con le femmine.
Quelle belle ovviamente”
                                                                     

Splendido thriller storico. La trama è incalzante, coinvolgente, capace di dirottare altrove le nostre conclusioni ogni qualvolta ci sentiamo vicini alla soluzione. Scritto molto bene, ricco di personaggi, ambientazioni, descrizioni accurate. I riferimenti ad un classico, Tristano e Isotta, spesso parafrasato per fare riferimento a ciò che accade ai personaggi durante la narrazione, e anche come monito di quanto certe letture romantiche e piene di fronzoli fossero, al tempo, considerate fuorvianti e poco attinenti alla realtà. Coloro che se ne appassionavano, finivano immancabilmente per sopperire.

"Chi butta il naso sui libri non trova né amore,
né fortuna, perché la vita non glielo permette. Con enorme ragione"

Numerosi colpi di scena che lascio a voi scoprire, a questo punto, con la speranza che Cossu non si attardi a stupirci con ulteriori intrighi di corte, per i tre intrepidi curati.
A presto





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