Recensione - Il mistero del dipinto scomparso, di Iacopo Cellini

by - marzo 26, 2024

Buongiorno miei cari lettori. Se avete l'indole da detective e vi divertite nel risolvere enigmi, questo è il libro che fa per voi. Oggi, in uscita con New Compton Editori, che ringrazio per la copia in anteprima, l'intrigantissimo libro di Iacopo Cellini dal titolo "Il mistero del dipinto scomparso". Buona lettura




TITOLO: Il mistero del dipinto scomparso 
AUTORE: Iacopo Cellini
GENERE: Giallo enigma, Mistery romance
CASA EDITRICE: Newton Compton Editori
COLLANA: King
PAGINE: 192



Sperduto tra i borghi dell’Umbria, isolato in cima a una collina, si trova il castello della nobile casata dei Montefalco: un’imponente costruzione tardomedievale perennemente avvolta dalla nebbia. Al suo interno è custodito un quadro che è da generazioni oggetto di discordia: un’antica tradizione familiare, infatti, vuole che esso non debba mai lasciare il castello e che chiunque ne sia il possessore diventi anche il padrone della rocca. Il vecchio Guido Montefalco, l’attuale proprietario, è ormai in fin di vita, e l’erede designato dovrebbe essere Filippo, il maggiore dei suoi tre nipoti. Ma una sera d’estate il giovane Leandro, figlio di Filippo, scopre che qualcuno sta tramando per rubare il dipinto. I sospettati sono molti, ma il colpevole è uno solo. Il ragazzo è intenzionato a smascherarlo e impedirgli di portare a termine il suo diabolico piano. Ma per riuscirci dovrà spingersi nelle zone più inaccessibili del castello, raccogliere indizi e superare molte prove ed enigmi… Siete pronti ad aiutarlo?

Tutto questo per Leandro significava casa.
Ed era sicuro lo avrebbe significato per sempre.

Il nostro impavido protagonista e’ un quattordicenne di nome Leandro, che ha trascorso tutta la sua esistenza nel castello di famiglia, situato tra i borghi dell’Umbria. Corre l’anno 1994, durante le vacanze estive Leandro, amante dell’azione, della scoperta, dell’avventura trascorre il suo tempo con la cugina Isabella, riflessiva, razionale, propensa, al contrario, a trascorrere lunghi pomeriggi in biblioteca con il naso tra i numerosissimi tomi impolverati. Quello che entrambi finiscono sempre per fare, sollecitati da Leandro e contro il volere dei genitori, e’ allontanarsi dal maniero per dirigersi verso il villaggio e trascorrere il loro tempo ai ruderi, dove Leandro adora immedesimarsi nella figura di temuto condottiero della casata dei Montefalco per sconfiggere ogni possibile nemico. Il castello di Montefalco è un imponente maniero che appartiene alla famiglia di Leandro da secoli, il luogo dove sia lui che Isabella sono nati e cresciuti, e per Leandro significa “casa”, oltre che  motivo di orgoglio data la potenza che ha sempre evocato, soprattutto in tempi più remoti.
Numerosissime le persone che vi abitano, oltre a Leandro e ai suoi genitori Filippo e Beatrice: la famiglia di Isabella composta dal padre Alberto (fratello di Filippo) e la madre Tamara; Gerardo, fratello di Filippo e Alberto; Guido, fratello del nonno di Leandro e al momento il capostipite; il maggiordomo Ambrogio e la moglie Concetta. A seguito di una serata come tante, dopo l’ennesimo rimprovero rivolto ai due ragazzi per essersi allontanati e aver far fatto preoccupare i genitori, Guido viene colpito da un malore e perde conoscenza. Verranno convocati poi al castello la dottoressa Farnese, medico di famiglia affinchè si accerti  delle condizioni dell’anziano signore, il notaio Andrea Martini, padre di Tamara e Padre Emilio Moretti, ministro della Santa Sede. A seguito della ripresa di Guido, quello che lascerà tutti sconvolti sarà la decisione di quest’ultimo, dato il poco tempo di vita rimastogli, di voler modificare il testamento. La successione, invece che perseguire la suddivisione in tre parti uguali, cioè ai suoi tre nipoti, seguirà le leggi del Codex Montefalcus, le quali  prevedono che l’unico successore sia il membro più anziano ancora in vita. A Filippo, quindi, poiché primogenito, andrebbero il castello, le terre e anche il tanto adorato dipinto, posto in sala, alto più di quattro metri e largo due, il quale raffigura il maniero dei Montefalco avvolto da una fitta nebbia e intitolato “Il castello della nebbia”. Tutti in famiglia vi sono molto affezionati.
La decisione dello zio Guido porterà scompiglio e insoddisfazione in famiglia e non solo.  Leandro ascolterà, suo malgrado, una conversazione che renderà ben chiari gli intenti di un membro della famiglia di impossessarsi del quadro, che non posso non confessarvi, abbia un immenso valore economico.
Intrepidi Leandro e Isabella, i quali non si esimeranno dal raggruppare informazioni irrompendo nelle stanze, traducendo codici, spiando persone, rischiando anche in prima persona, (Leandro soprattutto), per salvare un importante cimelio di famiglia.

Sentì una stretta al cuore e provò la tentazione di distogliere lo sguardo.
Ma resistette. Prima, doveva fare una promessa.

Curiosi di sapere chi si nasconde dietro questo machiavellico piano? Chi è o chi sono i complici pronti a spartire l’ingente somma? A voi scoprirlo, ma non solo, poiché’ questo intrigante giallo interattivo di Cellini prevede una seconda parte in cui sarete coinvolti in prima persona, scegliendo il percorso da percorrere all’interno del castello, raccogliendo indizi e rispondendo a domande per capire quanto davvero siate vicini a scoprire il colpevole.
Storia ben scritta, ricca di suspense che sono sicura troverete coinvolgente e che non potrà che trascinarvi nelle ricerche. Un finale, inaspettato, per il quale, personalmente, non me ne farò mai una ragione. In bocca al lupo per l’indagine.
A presto








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