Ren Bergman è un giocatore dei Kings, squadra professionista di hockey sul ghiaccio: alto, fisico prestante, rosso di capelli, occhi azzurri come il cielo, sorriso che scioglie. L’aspetto fisico non è la sua unica qualità poiché Ren è anche disponibile e sorridente nel rilasciare interviste, adora fare volontariato negli ospedali leggendo libri ai bambini, non è violento e non si lascia andare ad insulti agli avversari durante le partite. E, dulcis in fundo, è membro dello Shakespeare Club, dove può dare adito alla sua passione per la lettura e la recitazione. Praticamente un dodici su dieci, sia dentro che fuori. 

Frankie Zeferino si tiene lontana dalle relazioni poiché ha paura di non riuscire a trovare un uomo che la ami così com’è, e finisca per stufarsi di quelle che sono le sue “limitazioni”, di cui è venuta a conoscenza durante gli anni delle superiori: autismo e artrite reumatoide. Una madre oppressiva invasa dall’ansia che la faceva sentire fragile, danneggiata, debole e dalla quale tre anni fa Frankie ha deciso di allontanarsi, trasferendosi dall’altra parte del paese, a Los Angeles, per imparare ad essere autosufficiente e badare a sè stessa. Una vita modulata in base alle sue necessità, con determinazione e ottimismo , anche se qualche volta la tristezza prende il sopravvento, ed allora ecco che entrano in gioco due splendide amiche, Annie e Lorena, a tirarle su il morale.

Anche Ren ha i suoi piccoli segreti: timido, insicuro e follemente innamorato da ben tre anni di una bellissima ragazza dai lunghi capelli neri e dai sorrisi centellinati che quando, però, sono rivolti a lui, sanno farlo emozionare, facendogli perdere la testa. A trattenerlo dal dichiararsi, il dubbio di non essere corrisposto, oltre al fatto che Frankie sia la social manager della squadra e ogni possibile relazione tra loro sia fortemente sconsigliata. Fino al momento in cui non scoprirà che Frankie è in procinto di licenziarsi, dando così a Ren una speranza.

Dolcissimo il modo in cui Ren si prende cura di Frankie, abbattendo con pazienza tutte le sue difese, innalzate per paura di soffrire. Due splendidi protagonisti, seppur diversi all’apparenza, che sapranno farvi battere il cuore. Il libro della Liese è come sempre ben scritto, scorrevole, ironico e intrigante, con qualche scena spicy. L’autrice affronta i temi dello spettro autistico e dell’artrite reumatoide in maniera dettagliata, con sensibilità e cura, lasciando al lettore il modo di empatizzare con la protagonista e comprenderne le scelte.

Chi sarà il prossimo componente della famiglia  Bergman a deliziarci con la sua storia? Voci di corridoio sussurrano Freya..

A presto