INTERVISTA CON L'AUTORE - UN CAFFÈ SPECIALE CON Moloko Blaze.

by - novembre 01, 2021

 


Buongiorno Cuoricine,
Abbiamo avuto il piacere di avere con noi Moloko Blaze per una intervista.





Oltre alla scrittura, cosa fai nella vita?

Oltre alla scrittura di due generi diversi (il romance e l’erotic romance) sotto due pseudonimi non troppo segreti, mi occupo di sponsorizzazioni di manifestazioni culturali per una notissima banca italiana.



Cosa ti ha spinta ad intraprendere la carriera di scrittrice?


La mia passione per la scrittura risale alle scuole medie, quando una professoressa molto all’avanguardia, tra le tracce dei temi da svolgere, oltre ai soliti saggi e articoli di giornale, aveva inserito il primo paragrafo di un giallo di Lucarelli e ci aveva chiesto di andare avanti nella narrazione inventandoci il primo capitolo di un giallo. Fu una rivelazione per me, scoprii che immaginare storie, personaggi, scene e dialoghi mi divertiva parecchio. La professoressa mi spinse a continuare e alla fine dell’anno di capitoli ne avevo scritti dodici e nel tempo libero avevo cominciato a scrivere racconti giovanili, distopici e di fantascienza. Ho continuato per tutto il liceo, ma ho interrotto durante l’università, quando mi sono dedicata alla scrittura di brevi saggi sul cinema, la mia passione. Ho ripreso a scrivere narrativa a trent’anni, dopo la morte di mia madre, perché sentivo di dover tirare fuori qualcosa di intimo per superare quel trauma. Ora che di anni ne ho 39, ho all’attivo tre romanzi erotic romance come Moloko Blaze e otto romance come Elle Eloise. Ne vado orgogliosa, dovrei proprio ringraziare quella professoressa. 

 


Hai delle abitudini particolari durante la scrittura?

Mi piace scrivere sul divano e a volte ascoltare la colonna sonora che cito nel romanzo. Ogni personaggio ha i suoi gusti musicali, mi aiuta a inquadrarlo meglio.



Quando scrivi un nuovo libro hai già tutta la storia in mente o la elabori strada facendo?

La elaboro strada facendo. Ho provato più volte a scrivere la cosiddetta scaletta, ma mi ingabbiava troppo, scrivevo frettolosamente per arrivare al capitolo successivo. Preferisco lasciarmi trasportare dai personaggi, poi piuttosto tornare indietro, apportare modifiche, cancellare interi capitoli o aggiungerne altri. Sono i personaggi che mi guidano, una volta che riesco a vederli nella mia testa la storia la scrivono loro.



Secondo te qual è il libro più bello che hai scritto?

Sono tutti figli miei, non posso scegliere!! 😊 Scherzi a parte, non saprei, ognuno di loro mi ha dato qualcosa in quel particolare periodo della vita. Ogni volta che esce un libro nuovo mi dico “questo è il più bello che ho scritto” ma forse perché corrisponde alla “me” di quel momento, mi rispecchia. A posteriori potrei risponderti “Playing Love” per Moloko Blaze (non riesco ancora a lasciar andare Rhys e Jolene) e per Elle Eloise “Invisible Sun” o “Cosmic Love”.

 



Come hai coltivato la tua passione per la scrittura?


Mi piaceva scrivere, ma non sapevo farlo. Non che ora sappia farlo, ma penso di essere migliorata. Come? Leggendo. Tantissimo. Soprattutto il genere che poi ho cominciato a scrivere e a pubblicare, il romance e l’erotico. Poi ho frequentato un corso serale alla Scuola Holden, dove ho imparato molto. Sono molto critica, sia con i libri che leggo che con quelli che scrivo. Mi aiuta a migliorare.



Ti aspettavi così la tua carriera?

Carriera? Mi viene un po’ da ridere, non ho una carriera da scrittrice. Mi piace, mi appassiona e mi serve per respirare nelle ore in cui non lavoro. Per ritrovare un po’ me stessa. Mi diverte, ma è un hobby. Come Elle Eloise non sono molto conosciuta nel mondo del self publishing rosa, come Moloko Blaze ancora meno. Non ho un fandom che mi segue in tutte le pubblicazioni, non sono molto attiva sui social per cui è difficile conoscermi. Per ora mi va bene anche così. Il giorno che non avrò più un lavoro investirò sulla scrittura in maniera più seria e strutturata, come fanno tante brave autrici che seguo e ammiro.



Come è cambiata la tua vita scrivendo?

Non ci avevo mai pensato in effetti, ma scrivere ha completamente rivoluzionato la mia vita e il mio rapporto con il mondo. Sono rinata nel momento in cui ho cominciato il mio primo romanzo (un distopico di 1100 mai pubblicato). Ho conosciuto davvero me stessa con il mio primo romance che ho pubblicato da self publisher, “Vite di passaggio” (che poi ho re-intitolato “Cuore d’inverno”). E ho conosciuto un’altra me quando ho pubblicato la mia prima novella erotica “Undressed” come Moloko Blaze. È stato un esperimento, una sfida. Mi sono divertita da morire e sono andata avanti con le altre due novelle, che poi ho raccolto nel volume “The Undressed Series”. Ogni romanzo mi ha aiutata a capire un pezzo di me. Ogni pubblicazione era un passo in avanti verso una consapevolezza più ampia. Guardando indietro, a un tempo in cui non passavo le sere a inventare storie e a scrivere, mi domando come facessi a sopravvivere. Ora non potrei più farne a meno.



Dove trovi l’ispirazione per i tuoi libri?

Dalla vita, dalla cronaca a volte. Cerco di rimanere più aderente possibile alla realtà, anche con i romanzi di Moloko Blaze che sono sicuramente più fantasiosi e lontani dalla mia realtà rispetto a quelli di Elle Eloise. Le reazioni dei personaggi a ciò che avviene nei romanzi di Moloko sono comunque verosimili. La profondità psicologica dei personaggi è una costante di tutti i miei romanzi. O almeno ci provo!



Che sensazione si prova dopo aver scritto un libro?

Io provo sempre soddisfazione e tristezza. Soddisfazione per il lavoro portato a termine, tristezza perché devo dire addio a due personaggi che mi hanno accompagnata giorno e notte per mesi. Con Rhys e Jolene sto facendo veramente fatica, infatti sto rileggendo Playing Love per la ventesima volta.



I tuoi romanzi parlano di storie d’amore: c'è n'è uno in particolare in cui ritrovi la tua?

Per Moloko risponderei “Playing Love”, anche se la mia vita non potrebbe essere più diversa da quella di Jolene: la sua irrequietezza, la sua voglia di viaggiare e di conoscersi appartengono a me.                Per Elle invece credo di dover rispondere “Fino alle stelle”: è molto autobiografico, visto che mi sono laureata al DAMS, indirizzo cinema, come faranno i protagonisti.



Hai un rapporto molto stretto con i tuoi lettori. Quanto contano le loro opinioni? Ti sei mai lasciata influenzare?

Ho un rapporto molto stretto perché ho poche lettrici fedelissime, quindi le conosco personalmente. Non mi lascio influenzare, mi lascio aiutare a fare chiarezza sulle mie storie. Ci sono lettrici che sono in grado di capire le mie storie meglio di me, che trovano sfumature a cui non avevo nemmeno pensato.



Cosa ami fare nel tempo libero?

Camminare in collina, ascoltando musica. Mi aiutava a elaborare storie nuove o a sviluppare i romanzi che stavo scrivendo. Ora ho un pancione al nono mese di gravidanza e non riesco più, ma spero di riprendere presto, magari con mia figlia 😊



Progetti per il futuro?

Per ora mi prendo una pausa, proprio perché sono prossima al parto e non riesco a pensare ad altro. Spero di riprendere presto perché ho un paio di storie iniziate che vorrei proseguire.



Adesso qualche domanda sul tuo ultimo libro PLAYING LOVE
Ti va di raccontarmi come sono nati RHYS e JOLENE?

Rhys era uno dei protagonisti di “Playing Time”, un personaggio secondario affascinante, misterioso, a cui ho affibbiato qualche piccolo dettaglio descrittivo che stimolasse l’interesse delle lettrici. 
La sua origine da nativo americano ricco di famiglia, il suo problema con l’alcool, la storia con la sua ex fidanzata che aspettava un bambino non suo, il suo interesse verso il sesso promiscuo e la sua casa in Vermont. Tutti elementi a cui faccio cenno in Playing Time ma che non approfondisco molto. 
Sarà Jolene, in PLaying Love, a dare un senso alla sua storia, a coprire i buchi. Ma sarà anche colei che, pagina dopo pagina, si rivelerà essere la protagonista assoluta della storia. Nei romanzi che scrivo come Moloko Blaze mi piace lasciare sempre un alone di mistero intorno ai personaggi maschili, per non ridimensionare il loro sex appeal, fondamentale nell’erotic romance. 
Diversi sono i miei protagonisti maschili nei romance puri, dove inserisco anche il loro punto di vista. 



Com’è nata Jolene? 

Personalmente non lo so ma credo sia un’emanazione di Rhys. Mi piaceva l’idea che un fotografo di attori e modelli famosi, quindi esteticamente perfetti, in modo naturale o in modo artefatto, si innamorasse di una ragazza con una brutta cicatrice sulla faccia. Da quella cicatrice ho cominciato a pormi delle domande sul passato di Jolene e non mi sono più fermata. Il suo mondo, la sua storia, la sua voglia di riscatto mi hanno letteralmente fagocitata.



Come definiresti questo tuo ultimo romanzo?

Un viaggio nell’eros, un viaggio nei sentimenti, un viaggio alla scoperta di se stessi. 
Un viaggio per tornare a casa.



Ringraziamo Moloko Blaze per essere stata con noi!

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