INTERVISTA CON L'AUTORE - UN CAFFÈ SPECIALE CON VIVIANA LEO.
Buongiorno Cuoricine,
Abbiamo avuto il piacere di ospitare per un caffè speciale Viviana Leo
per una intervista sul suo grande dono, sulla sua vita e qualche curiosità
sul suo ultimissimo libro "Amati sempre"
Viviana, oltre alla scrittura, cosa fai nella vita?
Oltre alla scrittura sono laureata in lettere moderne e sono un’insegnante (anche se precaria). Nel frattempo sono anche mamma di un bellissimo bimbo che, per ora, occupa le mie intere giornate.
Cosa ti ha spinta ad intraprendere la carriera di scrittrice?La vocazione. Per me la scrittura è come un fuoco che arde nelle vene, non posso farne a meno.
Cosa ti ha spinta ad intraprendere la carriera di scrittrice?
Ho sempre scritto, fin da bambina, finché alcune amiche mi hanno incoraggiata a pubblicare qualcosa.
Ed eccomi qua.
Hai delle abitudini particolari durante la scrittura?No, a volte ascolto musica, ma non c’è una regola fissa.
Hai delle abitudini particolari durante la scrittura?
L’importante è avere una pagina vuota di word sottomano e volare con la fantasia!
Quando scrivi un nuovo libro hai già tutta la storia in mente o la elabori strada facendo?
Quando scrivi un nuovo libro hai già tutta la storia in mente o la elabori strada facendo?
Un po’ e un po’. Di solito ho già la storia in mente ma può capitare che i miei protagonisti decidano di testa propria durante il percorso e cambino qualcosa. Ogni storia è un’avventura, non so mai con precisione assoluta dove mi porterà.
Secondo te qual è il libro più bello che hai scritto?
Secondo te qual è il libro più bello che hai scritto?
Il più bello non so, ma di sicuro il più impegnativo e importante: Cuore di cenere, perché tratta la violenza sulle donne; è un argomento che mi riguarda personalmente, quindi è il libro che di sicuro mi sta più a cuore e spero di averlo scritto al meglio.
Come hai scoperto la sua passione per la scrittura?
Come hai scoperto la sua passione per la scrittura?
Da bambina, mentre gli altri giocavano tra loro, io ero una solitaria. Leggevo o creavo dei mondi tutti miei, in cui amavo vivere. Era un modo tutto mio di estraniarmi e vivere una realtà diversa, più bella.
Il mio primo libro (anche se molto acerbo) l’ho scritto che ero solo alle elementari.
Come l’hai coltivata?
L’ho coltivata leggendo tantissimo e continuando a scrivere. Io credo che uno scrittore si possa definire tale se è anche un lettore.
Ti aspettavi così la tua carriera?
Uhmmm nì. Ho raggiunto tanti traguardi che non avrei mai immaginato (per esempio la libreria) ma lavoro sempre su me stessa per dare il meglio e tendo a non essere mai soddisfatta. Sono un po’ pessimista, lo ammetto, anche se sto provando a migliorare.
Come è cambiata la tua vita scrivendo?
In meglio e in peggio. In meglio perché la scrittura mi ha salvata. Amo definirla la mia terapeuta personale, perché mi basta scrivere per eliminare i miei demoni e sentirmi meglio. C’è sempre il rovescio della medaglia, però… Il mondo editoriale comincia a piacermi sempre meno. Vedo molte mele marce e non mi ci rispecchio. Ho pensato mille volte di abbandonarlo per questo motivo, ma ho sempre creduto nel Karma (anche se ormai ci spero poco). Staremo a vedere.
Dove trovi l’ispirazione per i tuoi libri?
Nella vita reale, quotidiana. Mi ispirano storie che conosco, libri che leggo, amici che conosco, musiche che ascolto… Ogni momento è buono per elaborare una nuova storia!
Che sensazione si prova dopo aver scritto un libro?
Una sensazione liberatoria, ma anche gioia mista ad ansia, perché so che dal momento in cui quella storia sarà pubblicata potrà essere amata ma anche odiata da chiunque. Un po’ esagerato come paragone, ma è come mandare un figlio in guerra. Non sai mai cosa aspettarti.
Come trovi l’ispirazione adatta per scrivere?
I tuoi romanzi parlano di storie d’amore: c'è n'è uno in particolare in cui ritrovi la tua?
No, ma ci sono alcune caratteristiche di mio marito in alcuni dei miei personaggi maschili .
Cosa ami fare nel tempo libero?
Leggere, guardare serie tv, stare con mio figlio e portare a passeggio i miei cani. Sono una donna molto fortunata, ho tutto ciò che si possa desiderare dalla vita dal punto di vista familiare. Non cambierei mai mio marito e mio figlio per nessuno al mondo.
Progetti per il futuro?
Non ancora… Non so cosa scriverò di preciso. Forse riprenderò un mio fantasy perché ho in progetto da tempo un sequel che non ho mai scritto.
Adesso qualche domanda sul tuo ultimo libro Amati sempre:
Ti va di raccontarmi come sono nati Jason e Jasmine? Cosa ti ha spinto a parlare di loro?
Jason è il professore che tutti vorremmo avere. Bello, colto, sensibile e giovane. Jasmine, invece… è una ragazza preda del bullismo, bersaglio delle cattiverie continue dei suoi compagni. L’idea è nata vedendo una famosa modella, che soffre di vitiligine proprio come la mia Jasmine.
Credo che la bellezza sia sempre relativa, anche se oggi tendiamo ad avere dei canon standard e guai a oltrepassarli. Con questo libro volevo dimostrare, e spero di esserci riuscita, che l’amore può vincere sulle cattiverie e le angherie e che tutti abbiamo diritto a una seconda possibilità, ma soprattutto che tutti dovremmo Amarci sempre, come dice il mio titolo. In passato ho sofferto anche io di bullismo, anche se per fortuna molto più leggero, e anche io avrei voluto un professore come Jason questo libro è per tutti coloro che ne hanno sofferto o che ne soffrono. Spero che imparino ad amarsi sempre, a dispetto di tutto.
Viviana ti ringraziamo per essere stata con noi.
Se vi va di leggere la recensione di "Amati sempre"
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