Recensione in anteprima - Deacon, di Veronica Scalmazzi

by - novembre 16, 2021

 
A un anno di distanza dall'uscita del primo romanzo della serie spin-off di "Gioco d'amore", torna il 15 novembre Veronica Scalmazzi con il secondo volume della serie "Morris Brothers" dal titolo "Deacon". 
 
 
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Titolo: Deacon
Autore: Veronica Scalmazzi
Serie: Morris Brothers, #2
Genere: Sport romance, second chance
Casa editrice: Self publishing
Data di uscita: 15 novembre 2021
 
 
TRAMA
 
Mi chiamo Deacon Morris, detto il Cobra, e sono uno dei giocatori più desiderati e strapagati di tutta l'NBA.
Quando scendo in campo niente può placare la mia sete di vittoria.
Perché il basket mi scorre nelle vene.
È passione.
Sacrificio.
Vita.
È il mio cuore a metà.
La metà che sopravvive a ogni 15 novembre di ogni maledetto anno senza di lei.
Avevo promesso di amarla.
Oltre la luna e ritorno.
E invece l'ho ferita nel peggiore dei modi.
Destiny Summers, la mia Autumn.  
Il mio passato.
Un passato che rivoglio a tutti i costi nella mia vita, e farò il possibile per fare in modo che accada, anche giocare sporco.
Perché sono un Morris, e i Morris non si fermano davanti a niente, specialmente quando c'è di mezzo la donna che amano.
E io sono fottutamente innamorato di Autumn.
È tempo che il Cobra scenda nuovamente in campo, a giocare la sua partita più importante: quella dell'amore.
 
Scrivere non è un mestiere facile. Scrivere di emozioni lo è ancora di meno. Scrivere di amori che resistono al tempo e allo spazio richiede coraggio, e un pizzico di vissuto. 
Immaginate me, che negli ultimi anni fatico a perdermi nelle pagine di un romanzo, avendo sempre paura, pagina dopo pagina, di non riuscire a cogliere le sfumature di ogni sensazione che l'autore/autrice vuole portare a galla. Come se vivessi in un limbo costante, come se l'elettrocardiogramma delle mie emozioni fosse piatto. Lo state facendo? State provando ad immaginarmi? 
E allora immaginate questo: un messaggio di Veronica, per chiedermi di leggere "Deacon" in anteprima. In quel fotogramma ci sono ancora io terrorizzata. Felice, preoccupata. Entusiasta. 


«Guardami come se fossi la persona che più ami al mondo.»
«Lo sto facendo dal primo scatto.»


 
Non avrei mai potuto dire di no, non a Veronica. Ci sono dei rapporti che vanno oltre il post di un blog, oltre una recensione, oltre i complimenti di rito - troppo spesso senza spessore. 
E quindi ho detto sì, l'ho urlato (anche perché il prologo lo avevo già letto tempo fa ed ero in trepidante attesa di conoscere Deacon e Destiny), e ho voluto far parte di questo nuovo viaggio di Veronica, con un biglietto in prima fila. 
Sono stata catapultata a Malibù, in un cottage sul mare. Un mare di ricordi, un mare di sofferenza, un mare d'amore. E poi di nuovo in una villa sulla spiaggia, dalle cui vetrate si può ammirare la vastità dell'oceano, del rimpianto, del rimorso. 

E lì, a raccontarmi dell'amore, c'erano Deacon e la sua Autumn. 
Terzo della banda dei Morris, Deacon è una stella del basket che ha appena firmato un contratto con i Falcons. La sua carriera negli ultimi sei anni gli ha concesso fama e successo, pagata a caro prezzo: l'amore. Ogni anno, il 15 novembre, Deacon si concede di essere debole, di ritornare dove tutto è iniziato e dove tutto è finito. Sotto il loro albero, appollaiato in quel ramo dal quale guardava la sua Autumn dall'alto, cogliendone ogni sua sfumatura. 


«Dal primo giorno che ti ho vista, sapevo che saresti stata la mia partita più importante, Autumn. 
Tu non sei una sfida, tu sei LA sfida. Sei tutto ciò che voglio nella mia vita.»
 

Destiny, con un bagaglio vuoto e il cuore spezzato, ha sperato per molto tempo che scappare da Sausalito e girare l'Europa per lavoro fosse una soluzione che potesse mettere a tacere momentaneamente il suo cuore. Dedicarsi alla fotografia, la sua passione diventata lavoro, l'ha resa un celebre volto nell'ambiente. I suoi scatti non sono solo fermo immagini di un momento, sono attimi e anime catturate e impregnate nella pellicola. Sono tumulti che vengono a galla quando ci si posa gli occhi addosso. Sono anime che sono libere, seppur intrappolate in uno scatto. Ed è proprio grazie al suo lavoro che incontra Patrick Williams, che le offre di lavorare come fotografa ufficiale per una squadra di basket. Destiny non avrebbe mai accettato se avesse saputo che la prima persona con cui si sarebbe - letteralmente - scontrata era Deacon. Il suo primo, grande, immenso... unico amore. 
Tra di loro, sguardi, ricordi, emozioni chiuse in gabbia per molto, troppo tempo. 
 

All'improvviso, una forza invisibile, simile a un richiamo, mi spinge a voltare l'obiettivo in direzione dell'uomo che tormenta il mio tutto da quando ero solo una ragazzina inesperta.
Altro click.
Un altro attimo.
Più intenso.
Fra nostalgia e rimorso.
Velato di passione e abbracciato da un luccichio unico e indimenticabile.



Sei anni prima il loro per sempre aveva raggiunto il punto di svolta, la fine. 
La fine di noi e l'inizio di me e te, anime distinte, destinate a rincorrersi per sempre. 
Fino ad oggi. Fino a quando il destino gioca loro un brutto scherzo e li mette nella stessa stanza, nello stesso momento, con le stesse identiche emozioni dipinte addosso. E se Deacon non riesce a mascherare l'amore che ancora prova per la sua Autumn, Destiny si nasconde dietro quella patina d'odio nel quale ha avvolto il suo cuore, incapace di amare qualcun altro con la stessa intensità. 
Ritrovarsi davanti il suo passato, vestito di presente, le fa sperare in un futuro. Un futuro a cui non è pronta. Neanche quando Deacon le fa capire che ha imparato dai propri errori, e che non smetterà mai di rincorrerla, riprendersela, riamarla. 
Ad ogni passo avanti di Deacon, ce n'è stato uno indietro di Destiny, ancora troppo impaurita da questo amore. Una scelta la sua, quella di tenerlo a distanza, che ha avuto degli spiragli di cedimento. E ad ogni cedimento, ad ogni crollo, è sempre caduta tra le braccia di quel ragazzo che anni prima era tutto il suo mondo.

Questo è un libro sulle seconde possibilità, sulla forza di comprendere i propri errori, sulla possibilità di redenzione. Non è un libro che ha bisogno di altre presentazioni se non questa: ad ogni ricordo che verrà narrato dai protagonisti, vi sembrerà di sfogliare il diario della loro storia, l'album del loro amore, immortalato in attimi. Coglierete le anime di due personaggi che hanno sofferto, e che meritano di non farlo più. Non c'è bisogno di alimentare ulteriormente il dolore, non quando hai fatto di quel dolore stesso parte di te. 
Ogni emozione era impressa nei loro sguardi, che parlavano molto più che delle parole che si scambiavano tra loro. Si dicevano tutto, senza dirsi niente. Deacon ha chiesto scusa, Destiny lo ha allontanato urlandogli addosso di guardare il suo cuore spezzato, di comprendere che sarebbe stato difficile riconsegnarglielo, poiché non le apparteneva più. La più bella parte di lei era in lui, la più bella parte di lui era in lei. Non è stato necessario descrivere tutto questo a parole, perché Deacon è un romanzo che richiede empatia, sensibilità, comprensione emotiva. 
La trama di questo libro sono loro, nella purezza del loro essere, nelle loro imperfezioni, nel loro amore. Ciò che li circonda, la famiglia, gli eventi, le partite... sono un contorno, un di più che serve come incentivo a guardarsi negli occhi ancora un'altra volta, prima di prendere la decisione che cambierà - stavolta per sempre - le loro vite. 
Immancabili gli altri fratelli Morris, dei quali vi garantisco che non ci si può stancare. E non ci resta che aspettare il prossimo... il giocherellone Cam, o il maggiore, il cupo e tenebrosolo Liam?


«Allora odiami, Autumn. Odiami, mentre io ti amo.»*
 
 
 

 
 
 


 
*la mia frase preferita del romanzo!

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