Recensione - Una passione inaspettata, di Lauren Layne

by - febbraio 06, 2019


Uscito il 31 gennaio, di questo libro sono stata fin da subito attratta dalla sua trama. E' una lettura dolce e romantica, che fa apprezzare uno dei cliché più classici degli ultimi tempi.: la convivenza di due amici. Apre la serie Love Love Unexpectedly, "Una passione inaspettata".




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Titolo: Una passione inaspettata
Autore: Lauren Layne
Serie: Love Unexpectedly, #1
Genere: Contemporary romance
Casa editrice: Newton Compton Editori
Data di uscita: 31 gennaio 2019


TRAMA 



Una splendida amicizia può trasformarsi in qualcos'altro?

Quando Parker incontra Ben durante il suo primo anno al college, la complicità tra loro è immediata… e platonica. Sei anni dopo sono ancora molto amici e condividono un appartamento in un quartiere trendy di Portland. Ma quando il ragazzo di Parker la lascia all'improvviso, qualcosa in lei cambia: comincia a fantasticare su Ben. Succederebbe qualcosa se non fossero così amici? E così – dato che per Parker sembra impossibile togliersi questo pensiero dalla testa – i due stabiliscono un accordo piuttosto bizzarro: faranno entrare il sesso nel loro rapporto, evitando però che qualsiasi coinvolgimento emotivo rovini quello che c'è tra di loro. Le cose sembrano funzionare alla perfezione… almeno all'inizio. Finché l'ex di Parker non si rifà vivo, deciso a tornare con lei, e Ben scopre di essere disperatamente geloso. Ma anche Parker mal sopporta l'idea di vederlo flirtare con una sua collega. E se si fossero spinti troppo oltre, senza accorgersene? 


Parker e Ben si sono incotrati al primo anno di college e sei anni dopo, sfidando le leggi dell'amicizia uomo-donna, sono ancora più uniti e migliori amici che mai. 
Lei, fidanzata da anni con Lance, lui, donnaiolo e play boy da sempre. Regole ferree - da Ben continuamente ignorate - portano pace nella loro convivenza, cercando, una fra tutte indossare una maglietta negli spazi comuni. Non ve lo devo di certo dire che io che lui è uno dei bellissimi per eccellenza, altrimenti la sua indole alla conquista facile non sarebbe giustificata. 
Eppure loro, così, da amici, funzionano. E funzionano bene. I loro movimenti sono sincroni, così come lo sono i loro pensieri, gli sguardi. Si conoscono, entrambi percepiscono se c'è qualcosa che non va solo con un'occhiata. 
Lui per Parks c'è sempre stato, nei momenti più bui della sua vita, uno tra tutti quando anni prima ha scoperto che alla mamma era stato diagnosticato un brutto tumore. 



Se piangevo, lo facevo di sera tardi, quando non c’era nessuno, né Lance, né Ben, anche se Ben sapeva che piangevo.
Sapevo che sapeva, perché certe mattine lo trovavo che dormiva appoggiato alla porta della mia camera, come se si fosse accampato lì per sorvegliare il mio dolore.


Ben non ha un rapporto bellissimo con i suoi genitori, complice il fatto che il ragazzo, attratto da altro, non ha inseguito le orme di famiglia. Lui, non ha niente a che fare con il Diritto, e non ha mai voluto diventare avvocato. Il suo lavoro, come product manager nel team dell’e-commerce lo soddisfa, e gli permette di essere a contatto con un mondo che attrae, quello dello sport. Tornare a casa ogni sera con Parker al suo fianco lo fa in un certo senso sentire completo. Ha tutto nella vita, se c'è lei al suo fianco. L'unica cosa di cui non sente il bisogno è un legame stabile con una persona, qualcosa che vada oltre al saluto sfuggente al mattino e la passeggiata della vergogna. 
Le cose si complicano quando Parker e Lance si lasciano, e lei decide di intraprendere le orme dell'amico, concedendosi il lusso di fare del buon sesso senza per forza essere sentimentalmente coinvolta. Eppure ben preso, anche grazie allo zampino della mamma, con la quale ha un bellissimo rapporto, capisce che per lei non funziona così. Ha bisogno che il legame con l'altro sesso la faccia sorridere, divertire, che le permeteta di parlare, di fare pazzie... insomma, il suo partner ideale sarebbe proprio il suo migliore amico Ben. 


«Promozioni e champagne vanno di pari passo come… burro d’arachidi e marmellata».
«Bistecca e patate», dice lui riprendendo un nostro vecchio gioco di “cose che vanno insieme”.
«Spinaci e fragole».
Fa una faccia strana. «Piuttosto, margarita e nachos».
«Birra e alette di pollo?»
«Meglio», dice lui approvando con la testa. «Zuppa di pomodoro e formaggio alla griglia».
«Latte e biscotti».
«Uccelli e preservativi», dice lui.
«Orrido. Che ne dici invece…», stringo le labbra, pensando a qualcosa che non abbiamo già detto mille volte. «Ooh, lo so. Candele e bagnoschiuma».
Ben sembra scandalizzato. «Non so nemmeno che significa. Vada per le tue candele e bagnoschiuma, io rilancio con Bert ed Ernie».
«Uhm…», mentre penso, tamburello con le dita sul volante.
Io e te.
Quel pensiero mi fa un po’ sobbalzare per la sorpresa, cerco di respingerlo ma non si muove di un millimetro. Due cose che vanno bene insieme: io e te. Ben e Parker.
Mi acciglio.
Bene. Questa è nuova.



Iniziano così una relazione - non relazione, convinti che basti una sola parola per tornare indietro a quello che erano prima: complici, amici. Migliori amici. 
Quello che non avevano previsto è che le loro anime fossero molto più che connesse solo fisicamente, e che qualcosa oltre il sesso li legasse in modo indissolubile. E non è un bacio contro un muro, tinto di pura passione, a farlo capire ad entrambi. Ma è la quotidianità delle cose, la mancanza che provano quando una decisione  - sbagliata - li allontana di nuovo, forse per sempre. 



«E questo significherebbe la fine di… noi.».



Dolce, romantico, un cliché che porta con sé quel di più - come le lacrime, nel mio caso - che lo rende, magari non indimenticabile, ma un libro che non si scorda. Ho detto lacrime, sì. Ci sono stati dei punti nel libro, due in particolare, che mi hanno costretta a fare scorte di fazzolettini. Lo stomaco in subbuglio, stretto in una morsa. Uno, come ho già accennato sopra, è il ritorno del tumore della madre di Parker. Chi mi conosce lo sa, alle mie spalle ho una storia simile. Leggere della disperazione di una ragazza così giovane mi ha riportata in un momento della mia vita che se posso, evito di farmi tornare alla mente, perché mi ricorda solo quello che non ho più. Ma le altre lacrime, quelle che mi hanno segnata maggiormente, sono quelle che mettono in mostra i sentimenti contrastanti dei due protagonisti, nel momento in cui capiscono che quello che hanno loro è molto più speciale di un rapporto di "migliori amici". Scegliere di fare un passo indietro, di prendere una decisione apparentemente importante ma troppo affrettata, porta alla luce veri sentimenti, vere mancanze, veri bisogni e necessità. E in questo l'autrice è stata bravissima ad arrivare al lettore, altrimenti non sarei finita con il bagnare il cuscino di lacrime. 
Tra i momenti più belli, quelli di "muto o voce", che li uniscono in un modo ancora più profondo, diventando trasparenti non solo agli occhi del lettore, ma al loro "reale" interlocutore.
Una cosa che non mi è piaciuta moltissimo in realtà è stata lei, la protagonista: ho interpretato i suoi gesti, magari sbagliando, un pò come ripicca nei confronti del suo amico, del suo amante, del suo tutto. Penso che se si ama davvero una persona, per quanto difficile possa essere la situazione, agire nel modo in cui ha agito Parks non sia una delle migliori soluzioni. Ma devo poi ricordarmi che è comunque una storia, che è un romanzo rosa, e come tale ci si auspica il lieto fine. Che non mancherà. 




Sandy

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3 Comments

  1. Dici bene Sandy , il comportamento di Parker porta ha delle conseguenze inequivocabili, soprattutto a delle sofferenze che avrebbero potuto risparmiarsi entrambi. Bastava che lei mettesse a nudo il suo cuore in sede di trasloco e dicesse chiaramente all'amico di sempre che non aveva voglia di andare a intraprendere la convivenza con Lance, perché era di lui innamorata, e tutto ciò avrebbe risparmiato la sofferenza che è seguita dopo. Sofferenza per entrambi i protagonisti, ma, come dici tu, è un romanzo e il lieto fine anche se in ritardo, arriva

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    1. Nel complesso ti è piaciuto? :) a rileggere questa parte finale della mia recensione mi viene voglia di risfogliare questo libro! 🙈

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