Review party - Ogni cosa mi porta da te, di A. L. Jackson

by - giugno 23, 2020


Ecco qui la mia tappa per questo review party dedicato al terzo romanzo della serie Fight for me dal titolo Ogni cosa mi porta da te che mi ha fatto riscoprire la penna di A. L. Jackson.




Titolo: L'amore mi porta da te
Autore: A. L. Jackason
Serie: Fight for me, # 3
Genere: Contemporary romance
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Data di uscita: 22 giugno 2019



Quattordici anni fa, la mia vita è cambiata per sempre. Mia sorella è scomparsa. Quel giorno sono stato egoista. Quel giorno ho scelto me stesso. E quel giorno ho perso tutto. Compresa Nikki Walters, la ragazza che amo da tutta la vita. È fantastica. Premurosa. È tutto ciò che ho sempre voluto ma che non mi sono mai concesso. Era la migliore amica di mia sorella, e ho distrutto ogni possibilità di averla.
È passato molto tempo da allora. Ma adesso che Nikki si trova in pericolo, ho una seconda possibilità per fare la cosa giusta. Il problema è che non appena si trasferisce da me la desidero come non posso permettermi di fare. Mi basta che mi sfiori con la mano e perdo ogni controllo. Il fuoco tra di noi non accenna a spegnersi. Nessuno dei due sa cosa ci aspetta. E alla fine potrebbe essere proprio Nikki Walters a distruggermi.


Le emozioni umane sono complicate. A volte sono incostanti e fin troppo mutevoli. Ce ne dimentichiamo prima ancora di avere il tempo di rifletterci su.
Altre volte si scavano un posto dentro di noi, così in profondità che è impossibile immaginare di vivere senza.
Vanno e vengono.
Fuggono con un balzo prima di fare presa, o durano una vita intera.
Rabbia. Gioia. Odio. Speranza. Paura.
Attrazioni e cotte e ossessioni.
Chi mi conosceva davvero bene sapeva che quando si trattava di Oliver Preston, ognuna di quelle emozioni faceva parte di me.


Come avete potuto leggere, sono rimasta incantata dal libro precedente, che ci raccontava la storia di Kale e Hope. La recensione la trovate seguendo questo link, come sempre spoiler free. 
Mi aspettavo che anche questo romanzo mi trascinasse nel turbinio delle emozioni in cui ero letteralmente affondata con "L'amore mi porta da te" complice anche il fatto che si tratta di una specie di second chance. Non sono per niente rimasta delusa, ma mi ha lasciato dentro emozioni meno intense rispetto alla storia precedente. 


«Orso», lo provocai.
«Peste», ribatté.
«Bestia».
Avvertivo una stretta al cuore mentre ci prendevamo in giro, 
l’affetto finalmente libero di scorrere nell’aria.
«Raggio di sole».
Non appena mi chiamò a quel modo, sentii le lacrime pungermi gli occhi. 
Le repressi, inghiottii il groppo che avevo in gola e gli sorrisi come se fosse il mio più vecchio amico… e lo era.


I due personaggi, Nikki e Oliver, sono sensazionali. Due parti di una stessa anima, che ha solo un unico difetto: non sa capire quando è il suo tempo. Nikki lavora al ristorante di Rynna, e sta prendendo la laurea in psicologia: sapere di poter aiutare anche una sola persona al mondo, e renderla felice, è lasua più grande aspirazione. Nel gruppo di sostegno dove svolge il suo tirocinio come atto finale per prendere la specializzazione conosce Brenna, una ragazza madre in difficoltà: il suo ragazzo, Caleb, ha problemi di gestione della rabbia e con la droga, e ha perso l'anima buona di cui Brenna si era innamorata. 
Nikki ama da sempre Oliver, o Ollie per gli amici, fin dalla tenera età: la loro infanzia l'hanno vissuta mano nella mano fino a quando dopo anni passati a rincorrersi senza mai prendersi, l'amore è sbocciato. Un amore segreto, perché la terza punta del loro triangolo era rappresentata da Sydney, la sorella di Ollie e la migliroe amica di Nikki. Il loro trio era qualcosa di indissolubile, che si è spezzato quattordici anni fa quando Sydney è scomparsa. 


«Allora devi lasciarmi andare».
«Lo sai che non è possibile. Ucciderei per te, Nikki. Morirei per te».
Allora perché si rifiutava di vivere per me?


Da qual momento Oliver ha cambiato atteggiamento, allontanandosi da Nikki. Con il passare degli anni ha gettato anima e corpo nel suo pub che,  insieme alle auto d'epoca nel suo garage, è il suo più grande orgoglio. Ma Nikki è sempre lì, più forte di ogni cosa, e ammirarla da lontano, dopo quattordici anni passati a controllarla e distruggerle ogni nuovo sogno d'amore, non basta più. Vuole stringerla tra le braccia, e non toglierla da un abbraccio di un altro uomo. Vuole baciare le sue labbra, e non spintonare un tipo sconosciuto che tenta di avvicinarsi. Vuole abbracciarla nel sonno, e non saperla a vivere da solo in un quartiere malfamato. 
E sarà proprio quando qualcuno riesce ad entrare a casa di Nikki, che Ollie prende una decisione: lei si trasferirà da lui fino a quando non si saprà di più su qull'incursione. Nikki crede di sapere chi possa essere stato, ma non ne fa parola, tanta è la paura di una reazione esagerata da parte di Ollie. Lui, dal canto suo, vuole solo proteggerla e saperla la sicuro. La perdita della sorella lo ha gettato in uno stato di disperazione, e Nikki è diventata la cosa più preziosa che gli resta, da accudire e proteggere. Eppure, non riesce a non pensare che di lui non ci si debba fidare, che non è degno di essere nella vita della ragazza che ama da sempre. 


«È sempre stato compito mio, salvarti».


Le note che si percepiscono in questa storia sono cariche del dolore della perdita, resa amara dalla speranza che un giorno, Oliever riesca a ritrovare sua sorella. Il caos che si porta dentro è troppo da sopportare, e quella negatività verso sé stesso lo rendono ancora di più un personaggio che vorresti stringere tra le braccia, scuoterlo, fargli capire che lui è degno di essere amato, che si merita qualcuno che si prenda cura di lui, che non deve essere solo lui a badare agli altri. Ma il senso di colpa di Oliver non ha fatto che aumentare in questi lunghi quattordici anni, portandolo ad allontanarsi sempre di più da Nikki, che si accontenta delle briciole, amandolo da lontano. Mi piace molto questa espressione, perché rende davvero l'idea: avete mai provato un forte sentimento verso qualcuno che non potete avere, o che vi tiene a distanza, e non riuscire a scacciarlo via? Possono passare giorni, mesi, anni, ma quel sentimento non fa che aumentare in maniera vertiginosa. E allora non resta altro da fare che amare lo stesso, ma farlo dall'angolo nascosto del bancone di un pub del centro.
I sentimenti vengono soffocati, ma niente e nessuno può vietarci di provarli.


Ero così attratta da lui che mi chiedevo come facesse a non annusarla nell’aria, 
quell’emozione che sfrigolava e mi riempiva fino all’orlo e mi implorava.
C’era chimica tra noi.
Non avrei voluto, ma era innegabile.
Dolorosamente innegabile.


E la lentezza del romanzo, che non avevo riscontrato nel precedente libro, è proprio dovuta a questo: Oliver ha bisogno di prendere coscienza di questo, che non deve più trattenersi, la sua Raggio di Sole è lì ad attenderlo, a braccia aperte.
Una cosa che come sempre mi fa storcere il naso - ma ahimé indispensabile in questo contesto - sono i salti temporali. Alcuni capitoli raccontano infatti degli anni passati, spostandosi dal presente e dalla prima persona, per spostarsi indietro, quando Sydney era ancora con loro a spronarli a vivere, dove è un narratore esterno che ci racconta quando è accaduto. Ecco, questa è forse l'unica cosa che non mi è partocolarmente piaciuta del romanzo, ma non ne toglie la bellezza. 
La mancanza di Sydney si percepisce chiaramanete, non solo in Oliver che ha perso metà del suo cuore, ma anche in Nikki, che aveva trovato in lei un'altra sorella, l'amica della vita, quella che si butterebbe nel fuoco per salvarci. Quella che... vola, libellula... vola.



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