Recensione - Perchè la notte appartiene a noi, di Amabile Giusti

by - agosto 27, 2018


Buongiorno Readers! Iniziamo la settimana con un libro della bravissima Amabile Giusti, “Perché la notte appartiene a noi”. Nel freddo dell’Alaska due anime si incontrano, si scontrano, sbagliano e amano. Venite a conoscere Kade e Mira!





Titolo: Perché la notte appartiene a noi
Autore: Amabile Giusti
Serie:  Autoconclusivo
Genere: Contemporary romance
Casa Editrice: Self-pubblishing
Data d’uscita:  22 Maggio 2018



Trama


La luce dell’aurora e il gelido buio dell’Alaska: sono Mira e Kade

L’inverno in Alaska è spietato: lo sa bene la giovane Mira Kendall che non si è mai allontanata da Noweetna, un villaggio di trecento anime. Per affrontare il buio perenne di quelle latitudini, la ragazza si è creata un piccolo mondo interiore ricco di luce: legge tantissimo, colleziona fiocchi di neve e sogna di vivere un grande amore romantico.
L’arrivo di Kade scuote ogni suo equilibrio. Lui è un trentenne tanto bello quanto inquietante: ha i capelli lunghi, un occhio verde e uno nero, strani tatuaggi perfino sul viso e sulle mani, e un pessimo carattere. Non socializza con nessuno, vive da solo su una vecchia barca arenata e nasconde di sicuro un terribile segreto.
Impossibile per loro non incontrarsi, così com’è impossibile per Mira non trovarsi combattuta fra due emozioni opposte. Una parte di sé disapprova Kade per i suoi modi sgarbati, e l’altra è irresistibilmente attratta dal suo fascino feroce e dal mistero che lo avvolge.
Lentamente, l’iniziale reciproca antipatia si trasforma in un sentimento inatteso, tanto profondo da travolgerli entrambi. Ma Kade ha troppe cose da nascondere. Quando il suo passato torna a minacciarlo, diventa necessario fare una scelta dolorosa che potrebbe separarli per sempre.
Una storia passionale e sensuale sullo sfondo di una terra selvaggia, fra due anime più affini del previsto, dapprima ostili, dubbiose, rabbiose, e poi follemente bisognose, gelose e affamate d’amore.

“Non aspetto nessuno di concreto: io aspetto un sogno”


Mira Kendall è una giovane ragazza che non ha mai lasciato il paese dove è nata. È buona e generosa, nonostante abbia conosciuto il dolore della perdita e la cattiveria di chi dovrebbe amarla. Da quando quel misterioso uomo è arrivato a Noweetna, Mira non riesce a non rimanerne attratta. Troppo timida per fare un passo verso Kade che non si dimostra affatto amichevole, si limita a seguirlo con lo sguardo. Fino al loro primo incontro che la sconvolgerà completamente. Perché, se è vero che lui è burbero e la ferisce come può, lei coltiva in segreto una romantica speranza fatta di passione e amore. Anche quando il passato di Kade lo troverà e sarà distruttivo, ciò che Mira prova non può essere cancellato e lei farà di tutto per salvare quell’amore che sa esistere anche in cuore arido come quello di Kade.


“In un ambiente in cui pochi conoscono il tuo vero nome, e chi lo conosce evita di usarlo, Drago era il mio soprannome. Ero un drago perché non ridevo mai, perché ero grosso e incazzato, e a mio modo squamoso non squame vere, sulla pelle: squame sull’anima.”



Kade è un uomo di trent’anni disilluso, burbero e sgarbato. Non è cattivo, ma essere “spregevole” è l’unica cosa che ha imparato nella sua vita. Si trova in Alaska per una promessa, perché in fondo anche lui un cuore ce l’ha, anche se tenta di nasconderlo. Mira all’inizio è nessuno. Poi diventa una bambina che può prendere in giro quando vuole. Poi sarà il suo sfogo. Poi la sua necessità, il suo bisogno, la sua vita. Uno come lui non la merita, ma non vuole darla a nessun altro. Uno come lui non può amarla, ma non vuole lasciarla. E se l’unico modo per dimostrarle quanto lei sia importante e quanto lui abbia smesso di essere egoista, fosse proprio allontanarsi da lei?


“Non gli dico di Mira però. Non gli racconto niente di questo amore imprevisto, del mio cuore prima in bianco e nero e poi sgargiante, delle notti in cui stavamo vicinissimi e non sapevamo ancora che quel poco era tutto, della luce che ha portato nel mio buio, di quanto mi manca quel suo sguardo generoso con le stelle dentro”.



Chi ha letto e amato “Tentare di non amarti”, non potrà non amare la storia di Mira e Kade. Se Marcus vi aveva conquistate (io sono tra di voi!), Kade vi sconvolgerà allo stesso modo. Lo odierete, vi verrà da sorridere, lo adorerete.
Mira esprime da subito una simpatia senza cadere nel patetico. La sua vita non è facile ma lei non se ne lamenta, ama la tranquillità, la neve, il buio della sua terra, e questo perché riesce a vedere i colori ovunque. Non ci sorprende affatto che la sognatrice che è in lei si innamori a prima vista dello stronzo di turno, solitario come un lupo, freddo come il ghiaccio. Un ghiaccio che però lei sa bene può incrinarsi e cambiare forma.
E la sua forma Kade la cambia, piano piano, impercettibilmente diventa sempre più ossessionato da quella semplice ragazzina, ne è geloso, la vuole per sé. Appena l’amore lo attraversa anche lui è invaso da quei colori, dalla paura di perdere ciò che ama, dal desiderio di trovare un posto suo e cambiare la sua vita.

“Essere te. Essere me.Essere noi. Ovunque sia.”


Un romanzo intenso, con un’ambientazione bellissima, personaggi complicati e talmente imperfetti da poter essere veri, una scrittura fluida, con un pizzico di mistero e tanta dolcezza. Assolutamente da leggere!






Alla prossima lettura,


Laura

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