Recensione - Ogni tuo desiderio, di Meredith Wild

by - luglio 16, 2018


E' uscito il 3 luglio per Newton Compton il nuovo romanzo della nuova serie di Meredith Wild, già famosa per la sua Hacker Series. Questo primo volume si intitola "Ogni tuo desiderio", e apre la serie The Bridge, che ci parlerà di tre fratelli, a cominciare da Cameron. Seguiranno Darren e Olivia, dai titoli "Tra le fiamme" e "Oltre i confini".





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Titolo: Ogni tuo desiderio
Autore: Meredith Wild 
Serie: The Bridge Serie #1
Genere: Contemporary Romance
Casa Editrice: Newton Compton
Data di uscita: 3 luglio 2018
Il mio giudizio: 💓💓💓



Trama


Maya Jacobs ha detto di no. Quando Cameron le ha chiesto di sposarlo, lei ha scelto di rinunciare all’amore per prendersi cura della sua famiglia. Per anni ha rimpianto quella decisione, ma ora la sua vita è tutta incentrata sulla carriera. Non soffrirà mai più per un uomo. Cameron Bridge ha trascorso gli ultimi cinque anni nell’esercito, lottando contro il dolore che il ricordo di Maya gli provocava. Ma dopo aver combattuto la sua guerra personale nel deserto, è pronto a cominciare una nuova vita a New York. Quando il destino li farà incontrare nel cuore della città che custodisce le loro speranze e i fantasmi del passato, Cameron saprà riconoscere la ragazza che ha amato nella donna che Maya è diventata?


Attendevo il ritorno di Meredith Wild da quando ho letto l’ultima pagina della sua serie precedente (The Hacker Series – la storia di Blake ed Erica). Credevo fosse un ritorno con il botto, che potesse eguagliare quanto già letto gli scorsi anni ma purtroppo non è stato così. Ho letto questo libro in un solo giorno (siano lodate le giornate al mare) ma a fine lettura mi sono ritrovata a pensare: cosa mi ha lasciato? Non sono riuscita a darmi una risposta. La trama prometteva bene, benissimo. Non posso criticare la scrittura (o nel nostro caso la traduzione) perché è impeccabile. È la storia che è… insipida.



Quel semplice tocco era l’unico contatto tra noi ma era significativo, come un filo che collegava i nostri cuori e che era sempre esistito, anche negli anni della distanza. Ora, con il nostro nuovo incontro, quel filo tirava – dava strattoni forti e dolorosi che diventavano sempre più difficili da ignorare ed erano il risultato dei ricordi latenti. Erano un misto tra i nuovi sentimenti e quelli vecchi.


Dopo aver risposto “no” alla proposta di matrimonio di Cameron, Maya si concentra sul raggiungere i propri obiettivi: lavorare e studiare duramente per soccombere a tutte le mancanze che ha avuto in passato a causa della madre, di cui non ha notizie da anni. Vivere nella penombra, priva di agi, la rendeva così diversa da Cam, ma non esistevano l’uno senza l’altra. Non c’era modi di sopravvivere se non stare insieme. Il lavoro di Cam, al tempo militare, complicava le cose, perché non permetteva loro di vivere il loro amore fino in fondo. Tutti, credo, di fronte ad una domanda come “Vuoi sposarmi?” ci aspettiamo di ricevere un bel “sì!” come risposta. Ma non è quello che Maya dice a Cam. Il “no” urlato a gran voce li terrà separati per cinque anni, quando il caso li farà rincontrare a New York. Maya fa l’analista a Wall Street, Cam possiede una palestra. Eppure quello che non è cambiato è il modo in cui si guardano. Maya è cambiata, non è più la ragazzina di cinque anni fa: cerca distrazione nell’alcool, nelle serate in discoteca, e in qualche nottata di sesso occasionale. Il lavoro che fa non le piace, ma le permette di comprarsi abiti griffati e di vivere in centro con il suo migliore amico Eli, spalla su cui piangere ogni domenica mattina post sbornia. Un personaggio che vi dico già, non mi ha fatto impazzire. Getta sempre il sasso, e tira sempre indietro la mano. Vorrebbe, ma non può. Prima sì, dopo no. Prima no, dopo sì. Insomma ragazza mia, deciditi!



Ma tutto ciò non diminuiva il mio desiderio. In fondo, volevo perdermi in quell’amore. Lo vedevo: era una massa tangibile che potevo tenere in mano nonostante i bordi affilati e irregolari dei pezzi dei nostri cuori. Non potevo negarne la forza irresistibile, anche sapendo che avrei sanguinato se l’avessi fatto entrare e mi avesse ferita di nuovo. «Ho paura anch’io, ma il desiderio è più forte della paura».


Lui, Cameron Bridges, è il classico ragazzo innamorato cotto che per la sua bella andrebbe sulla Luna anche a piedi. Troppo paziente, troppo disponibile, troppo incline ad aspettare i comodi della Madama Maya. Ottimo personali trainer, ma forse un po’ scialbo. Quasi rasente alla perfezione, e… ci piace ma non troppo. Dove lei è capricciosa, lui è permissivo. Sta al suo gioco senza provare a combattere. È vero, la guerra dei sentimenti non ha motivo di esistere per lui, perché fin da subito palesa le sue intenzioni di riprendersi la sua fidanzata che non ha mai smesso di amare. Per Maya invece la questione è un attimo più complicata perché appunto lei… vorrebbe, sì, ma. C’è sempre quel ma che sbuca fuori. La paura di innamorarsi di nuovo di lui è tanta, perché è tanta la paura di un’eventuale rottura che la distruggerebbe emotivamente, per la seconda volta. Cameron si incolpa di aver sbagliato con lei in passato ma in realtà io incolpo lei: non ha voluto sposarlo, ma non ha nemmeno cercato di trovare un compromesso con lui. Tutto per amore di una madre che non sapeva nemmeno di avere una figlia. Altra cosa che non ho compreso è la comparsa di personaggi extra, ai quali secondo me l’autrice voleva dare una maggiore importanza, ad esempio la nonna di Maya. Ho trovato che la narrazione mancava di un qualcosa che amalgamasse i capitoli tra di loro. Infatti, più che come storia l'ho vista come un insieme di eventi che non avevano continuità... Nonostante alcuni capitoli fossero il continuo del precedente. Episodi sporadici che non danno una continuazione alla storia. Però tre stelline le merita, per lo più perché mi ha tenuto compagnia in una giornata di pioggia, perché di per sé non mi ha coinvolta con tutto il cuore. Se Maya non mi è piaciuta granché, Cameron è San Romantico e Paziente. Ti trovi a tifare per loro fin dalle prime pagine, perché si capisce benissimo come il loro amore sia sopravvissuto allo scorrere dei giorni. 


«Prenderò il tuo corpo, ma voglio il tuo cuore». 


Sandy
 

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