Recensione "Come una farfalla", di Monica James
Nuova recensione negativa per me! Riuscirò a trovare un libro che mi faccia impazzire da tanto bello è? Non è il caso di "Come una farfalla", scritto da Monica James ed edito Corbaccio e uscito in anteprima mondiale per il Rare di Roma il 21 giugno 2018.
Titolo: Come una farfalla
Autore: Monica James
Serie: Non fa parte di una serie
Genere: Contemporary – Paranormal Romance
Casa Editrice: Corbaccio
Data di uscita: 21 giugno 2018
Il mio giudizio: 💓💓
Trama
In un bosco romantico ai margini
della città, Tori ha appena ricevuto un anello di fidanzamento quando viene
aggredita da un uomo che tenta di derubarla e violentarla dopo aver messo fuori
combattimento il compagno. Uno sconosciuto mette in fuga l’aggressore, ma non
riesce a evitare che lei venga gravemente ferita. Tori fatica a riprendersi dal
trauma e durante la convalescenza scopre che il fidanzato la tradisce. Decisa a
cambiare drasticamente vita e fare affidamento solo su stessa, si trasferisce
in un'altra città dove incontra un misterioso vicino dai nostalgici occhi
azzurri, Jude, di cui diventa amica. La sincerità del loro rapporto porta con
sé l’inevitabile attrazione e l’intesa che nasce fra i due non fa altro che
accrescere il reciproco desiderio. Jude cerca in tutti i modi di allontanarla
da sé, ma l’alchimia di questo legame è speciale e va oltre l’umana
comprensione: è la forza di un sentimento che ha il potere di riscrivere la
storia di due persone destinate ad amarsi e a cambiare il proprio passato per
poter vivere il futuro insieme.
R E C E N S I O N E C O N T E N E N T E S P O I L E R
Ennesimo NO da
parte mia. La trama era promettente, confonde molto sul quello che la storia è
in realtà: un romanzo paranormal. A
fine lettura mi sono resa conto che quello che avevo letto era in realtà una
bugia, e che se devo decidere se sognare un protagonista perfettamente perfetto
o vivere un solo giorno come ha vissuto Tori, preferisco di gran lunga
illudermi che tutti gli uomini del mondo siano bellissimi, ricchissimi e che si
innamorino della ragazza della porta accanto. Sembra surreale, ma è molto più
vero della storia che ho letto.
Non so se sono in grado di parlarne senza fare spoiler, perciò
se volete leggere questo libro e mantenere viva la sorpresa, abbandonate questa
pagina.
Tori a soli ventisette anni, apparentemente ha tutto quello
che desidera: un lavoro di insegnante, un fidanzato che ama, una famiglia che
la sostiene. Il giorno più bello della sua vita diventa però il suo più grande
incubo: alla proposta di matrimonio di Bryan segue un mancato stupro aggravato
da una sparatoria che fa di Tori una… sopravvissuta.
Nove mesi dopo, lascia la sua casa perché nido di ricordi
che non rispecchiano la realtà: a fare da collante a questi ricordi c’è il
tradimento del fidanzato con la sorella Matilde. Questo spinge Tori a
rifugiarsi in un posto di cui non si conosce nome (tenete bene a mente questo
dettaglio, che mi era parso agli occhi subito ma non ci ho dato molta
importanza), dove tutti sembrano vivere tranquilli e beati. Quei paesini che
sono un’utopia. Ciliegina sulla torta, il bel vicino di casa, sexy e fuggiasco.
Il legame che si instaura tra Tori e Jude è qualcosa che va oltra la logica
umana: lui infatti (si capirà solo verso la fine) è morto. È un angelo. Ed è lo
stesso uomo che nove mesi prima ha salvato Tori dall’aggressione che l’ha
indotta in coma. Quindi lei non se ne è realmente andata di casa, ma vive
situazioni extracorporee in un limbo dove la persona più normale è Angus, il
bimbo di otto anni figlio di Jude e… vivo,
che riesce a percepire la presenza dei defunti. L’unico protagonista che nell’assurdo
della storia mi è piaciuto, e che mi ha straziata nelle sue ultime apparizioni
(sono una debole quando si tratta di rapporti padre-figlio). Finale della
storia… lei deve decidere se “Morire
vivendo”, tornando dalla sua famiglia e vivere una vita che non le
appartiene più, o “Vivere morendo”, lasciandosi andare alla vita nel mondo
reale, per essere felice con Jude in quel posto che di reale ha ben poco.
Decisione che non è così scontata, se qualcuno sceglie per te… e che farà
impazzire il lettore fino alla fine.
Insomma… Non so cosa dire se non che non mi è piaciuto. Ho
trovato la scrittura (incolpiamo la traduzione?) infantile e… la trama manca di
qualche buco che andava riempito in modo più sapiente. Mi sono ritrovata più
volte a dover rileggere lo stesso passaggio per capire il capo e la coda del
discorso. La storia ha dell’irreale, questo lo abbiamo compreso, ma non mi ha
nemmeno permesso di abbattere le barriere che dividono la realtà dalla fantasia
per permettermi di vivere come i personaggi, come mi capita in altri libri.
Perciò, no, per me non è stato un bel libro. E mi dispiace molto, perché
incontrando l’autrice al Rare ho potuto vedere come sia simpatica e frizzante.
Ho pensato ingenuamente che ci fosse questo brio in questa storia che il più
delle volte mi ha vista sbuffare alle mille paranoie di Tori e ai suoi
comportamenti infantili. Che ne dite, mi butto sulla prossima lettura e vediamo
se va meglio? Se voi lo avete letto, ditemi i vostri pareri. Sono aperta al
dialogo e a comprendere cosa vi sia piaciuto che io non ho compreso.
Sandy
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