Recensione in anteprima - Surrender, di Jenny Anastan
Buongiorno lettori! Online oggi la recensione del nuovo romanzo di Jenny Anastan da titolo "Surrender", primo volume di una nuova serie, la cui uscita era prevista per oggi ma Mr Amazon ha anticipato a ieri!
Titolo: Surrender
Autore: Jenny Anastan
Genere: Contemporary Romance
Serie: The Showdown Series #1
Casa editrice: Self publishing
Data di uscita: 30 marzo 2019
TRAMA
A volte fidarsi del prossimo è più facile che perdonare se stessi. Eppure Kian Sullivan, detective di Detroit, non riesce a fare nessuna delle due cose. Fuggito in Alabama per tentare di riconciliarsi con il mondo, dopo un caso particolarmente difficile e lacerante, è a malapena pronto a respirare.
Galleggia, naviga a vista, ma non vive.
Almeno finché non entra in rotta di collisione con la figlia del suo futuro cognato, una vera e propria spina nel fianco. Più giovane di lui di qualche anno, Ivy rappresenta quella spensieratezza che Kian forse non ha mai sperimentato. La ragazza è animata da un’innocenza che lo travolge e sconvolge. Ma il buio che il detective si porta dietro è troppo profondo, troppo logorante, così come i segreti del passato che sono sepolti nel suo cuore, al sicuro e lontani da chiunque.
Sapendo che l'uscita era prevista per oggi avevo già deciso di iniziare questa recensione con "ATTENZIONE, QUESTO NON E' UN PESCE D'APRILE". Ma niente, Amazon ha voluto fregarci sul tempo e quindi il romanzo è già online da ieri. Proprio non vuole farmi essere simpatica.
Vi ricordo solamente (piccolo OFF-TOPIC) che da oggi Google+ non esisterà più. Se volete continuare a seguirere il nostro Blog come lettori fissi dovete o creare un account nuovo andando sul sito www.blogger.com, oppure modificare le impostazioni del vostro account passando da Google+ a Blogger. Vi lascio qui la foto dove vedere le impostazioni! Sappiate che per un blog piccolino come questo il vostro supporto è super mega iper importante!💓
Detto ciò, procediamo con il mio pensiero su Surrender!
Innamorarsi significava arrendersi in modo incondizionato.
Innamorarmi di lui era stato folle e sconsiderato, ma inevitabile.
Ivy è una ragazza di ventiquattro anni che dopo la morte della madre ha abbandonato il college per dedicarsi al suo negozio di fiori, in un piccolo paesino dell'Alabama, Silverville. Il suo rapporto con il padre non è dei migliori, anche a causa della sua nuova compagna Charlotte. Per fortuna Ivy può contare sulle sue amiche Gaby e Abby, sopratutto dopo l'improvvisa rottura con Harry, suo fidanzato da otto anni. Abbandonata con una lettera di quattro righe, Ivy decide che è ora di viversi la vita da single che non ha mai avuto: quel locale a Mobile sembra essere il primo step verso la libertà. Un pochino alticcia e incoraggiata dal suo nuovo status sentimentale, si lascia sedurre da un uomo magnetico e apparentemente pericololso, che, invece che approfittarsi di lei, per deformazione professionale le fa pure la paternale su quanto sia pericoloso gettarsi tra le braccia di uno sconosciuto.
Certo non si sarebbe aspettata che il belloccio in questione non fosse altri che Kian, il fratello della compagna del padre, che scappato da una Detroit pericolosa e soffocante, cerca di rifarsi una vita vivendo nella dependance del padre di Ivy.
Detective trentaseienne, Kian sta cercando di rifarsi una vita in un posto che, così diverso dalla sua città natale, sembra apparentemente un piccolo paradiso. Lo scherzo del destino si presenta quando davanti ai suoi occhi trova quella stessa ragazzina impertinente incontrata la ser prima. Quante potevano essere le probabilità che fosse la figlia del compagno di sua sorella?
L'anima di Kian, macchiata dello sporco del suo passato, lo rende incapace di aprirsi agli altri, per paura di trascinare tutti nel suo passato. Con Ivy questa sensazione triplica, i suoi occhi sono lo specchio della sua anima pura e ingenua, ma Kian non è un paziente da psicanalizzare. Starle alla larga dovrebbe risulta molto più difficile di quanto non si fosse immaginato.
Per Ivy le cose non sono poi così diverse: Kian con il suo portamento, il suo profumo inebriante, e quella scia di mistero che si porta dietro sono un richiamo per lei.
Nella sua ingenuità, Ivy vuole stargli accanto in un momento piuttosto doloroso della sua vita, ma pare che ci sia un'altra donna all'orizzonte...
A ogni libro di Jenny noto sempre uno scalino in più, a livello di storia, di caratterizzazione, di profondità dello scritto, sempre maggiore. Un altro "non second chance" per lei, che in realtò ci regala una storia che si fa leggere davvero in un attimo. Come sempre, ma oramai ho imparato a comprendere che è proprio nel suo stile, i fatti lasciano spazio alle sensazioni: mi ripeto, ma è una grandissima capacità dell'autrice di arrivare al lettore. Quello che mi è mancato è un pò l'approfonimento del tema attorno al quale ruota la storia: è vero anche, e comprendo da un lato questo punto di vista, che potrebbe essere troppo pesante da affrontare in una storia d'amore, ma in alcuni momenti mi sarebbe piaciuto poter sapere come, questi tragici accadimenti, sono avvenuti per imporsi negli incubi e nei comportamenti del protagonista. Poco male comunque, è solo una considerazione personale.
Questa volta è il personaggio femminile ad aver primeggiato sulla scena: ingenua sì, ma non per questo una che si fa mettere i piedi in testa. Sa cosa vuole, e quello che vuole è lui con sfregi e difetti (Fedez docet!). Kian invece mi è sembrato un personaggio cupo, sfuggente come il suo carattere. Non primeggia in modo prepotente, nonostante a capitoli (quasi) alternati sia lui a raccontare la sua storia. Il fatto di non voler intaccare le persone che lo circondano con i suoi problemi e il suo dolore si riversa molto bene nella sua comparsa nella storia: c'è, ma è come se fosse un pò in disparte. Ma il riscatto con sé stessi è il vero protagonista di questa storia.
Iniziato mercoledì e poi per cause di forza maggiore "abbandonato" al 20% l'ho letto tutto d'un fiato sabato. Questa è anche la bravuta di Jenny: tenerti lì incollata alle pagine, spingendoti a chiederti "perché?" e svelandoti la risposta solo alla fine. Per forza di cose devi andare avanti!
Un uccellino (Annuccia ahaha) mi ha spoilerato quale sarà la prossima coppia di cui avremo il piacere di leggere le vicende... No, non ve lo dico.
Quante stelle? Quanti cuori? ↓
Avevo sempre pensato che l’amore fosse come una piccola pianta
Sapendo che l'uscita era prevista per oggi avevo già deciso di iniziare questa recensione con "ATTENZIONE, QUESTO NON E' UN PESCE D'APRILE". Ma niente, Amazon ha voluto fregarci sul tempo e quindi il romanzo è già online da ieri. Proprio non vuole farmi essere simpatica.
Vi ricordo solamente (piccolo OFF-TOPIC) che da oggi Google+ non esisterà più. Se volete continuare a seguirere il nostro Blog come lettori fissi dovete o creare un account nuovo andando sul sito www.blogger.com, oppure modificare le impostazioni del vostro account passando da Google+ a Blogger. Vi lascio qui la foto dove vedere le impostazioni! Sappiate che per un blog piccolino come questo il vostro supporto è super mega iper importante!💓
Detto ciò, procediamo con il mio pensiero su Surrender!
Innamorarsi significava arrendersi in modo incondizionato.
Innamorarmi di lui era stato folle e sconsiderato, ma inevitabile.
Ivy è una ragazza di ventiquattro anni che dopo la morte della madre ha abbandonato il college per dedicarsi al suo negozio di fiori, in un piccolo paesino dell'Alabama, Silverville. Il suo rapporto con il padre non è dei migliori, anche a causa della sua nuova compagna Charlotte. Per fortuna Ivy può contare sulle sue amiche Gaby e Abby, sopratutto dopo l'improvvisa rottura con Harry, suo fidanzato da otto anni. Abbandonata con una lettera di quattro righe, Ivy decide che è ora di viversi la vita da single che non ha mai avuto: quel locale a Mobile sembra essere il primo step verso la libertà. Un pochino alticcia e incoraggiata dal suo nuovo status sentimentale, si lascia sedurre da un uomo magnetico e apparentemente pericololso, che, invece che approfittarsi di lei, per deformazione professionale le fa pure la paternale su quanto sia pericoloso gettarsi tra le braccia di uno sconosciuto.
Certo non si sarebbe aspettata che il belloccio in questione non fosse altri che Kian, il fratello della compagna del padre, che scappato da una Detroit pericolosa e soffocante, cerca di rifarsi una vita vivendo nella dependance del padre di Ivy.
Detective trentaseienne, Kian sta cercando di rifarsi una vita in un posto che, così diverso dalla sua città natale, sembra apparentemente un piccolo paradiso. Lo scherzo del destino si presenta quando davanti ai suoi occhi trova quella stessa ragazzina impertinente incontrata la ser prima. Quante potevano essere le probabilità che fosse la figlia del compagno di sua sorella?
Ivy mi guardava come se fossi importante, i suoi occhi sinceri riuscivano ad accendermi,
rinfocolando una speranza spenta ormai da anni.
Al suo fianco, dentro di lei, sopra di lei.
Mi ero sentito vivo.
E volevo provare tutto quel benessere ancora, ancora e ancora.
L'anima di Kian, macchiata dello sporco del suo passato, lo rende incapace di aprirsi agli altri, per paura di trascinare tutti nel suo passato. Con Ivy questa sensazione triplica, i suoi occhi sono lo specchio della sua anima pura e ingenua, ma Kian non è un paziente da psicanalizzare. Starle alla larga dovrebbe risulta molto più difficile di quanto non si fosse immaginato.
parlava senza sapere l’effetto che mi faceva, senza sapere che
ogni volta toccava un punto ferito del mio animo.
Per Ivy le cose non sono poi così diverse: Kian con il suo portamento, il suo profumo inebriante, e quella scia di mistero che si porta dietro sono un richiamo per lei.
Più mi respingeva e più mi affascinava.
Ero attratta da lui come non lo ero stata mai da nulla
Nella sua ingenuità, Ivy vuole stargli accanto in un momento piuttosto doloroso della sua vita, ma pare che ci sia un'altra donna all'orizzonte...
Avevo nuotato con la corrente avversa e, nonostante la fatica, alla fine stavo annegando.
Non solo per la mancanza di forza, ma soprattutto perché Kian mi stava spingendo sul fondo.
A ogni libro di Jenny noto sempre uno scalino in più, a livello di storia, di caratterizzazione, di profondità dello scritto, sempre maggiore. Un altro "non second chance" per lei, che in realtò ci regala una storia che si fa leggere davvero in un attimo. Come sempre, ma oramai ho imparato a comprendere che è proprio nel suo stile, i fatti lasciano spazio alle sensazioni: mi ripeto, ma è una grandissima capacità dell'autrice di arrivare al lettore. Quello che mi è mancato è un pò l'approfonimento del tema attorno al quale ruota la storia: è vero anche, e comprendo da un lato questo punto di vista, che potrebbe essere troppo pesante da affrontare in una storia d'amore, ma in alcuni momenti mi sarebbe piaciuto poter sapere come, questi tragici accadimenti, sono avvenuti per imporsi negli incubi e nei comportamenti del protagonista. Poco male comunque, è solo una considerazione personale.
Questa volta è il personaggio femminile ad aver primeggiato sulla scena: ingenua sì, ma non per questo una che si fa mettere i piedi in testa. Sa cosa vuole, e quello che vuole è lui con sfregi e difetti (Fedez docet!). Kian invece mi è sembrato un personaggio cupo, sfuggente come il suo carattere. Non primeggia in modo prepotente, nonostante a capitoli (quasi) alternati sia lui a raccontare la sua storia. Il fatto di non voler intaccare le persone che lo circondano con i suoi problemi e il suo dolore si riversa molto bene nella sua comparsa nella storia: c'è, ma è come se fosse un pò in disparte. Ma il riscatto con sé stessi è il vero protagonista di questa storia.
Iniziato mercoledì e poi per cause di forza maggiore "abbandonato" al 20% l'ho letto tutto d'un fiato sabato. Questa è anche la bravuta di Jenny: tenerti lì incollata alle pagine, spingendoti a chiederti "perché?" e svelandoti la risposta solo alla fine. Per forza di cose devi andare avanti!
Un uccellino (Annuccia ahaha) mi ha spoilerato quale sarà la prossima coppia di cui avremo il piacere di leggere le vicende... No, non ve lo dico.
Quante stelle? Quanti cuori? ↓
Avevo sempre pensato che l’amore fosse come una piccola pianta
bisognosa di essere curata e nutrita.
Una pianta che se trascurata, sarebbe avvizzita e poi morta.
Una pianta che se sradicata e ricollocata dal suo terreno a un altro,
rischiava di scoprire che fino ad allora si era sola adattata.
Sandy
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