Recensione - Ancora noi, di Ruth Jones

by - marzo 11, 2019


Online questa mattina la recensione di "Ancora noi", di Ruth Jones, edito Sperling & Kupfer uscito lo scorso 12 febbraio.



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Titolo: Ancora noi
Autore: Ruth Jones
Genere: Contemporary Romance
Casa editrice: Speling & Kupfer
Data di uscita: 12 febbraio 2019


TRAMA
Kate è un'attrice famosa; divide il suo tempo tra il set, gli eventi mondani e l'appartamento di lusso in cui vive con marito e figlia a Londra. Callum fa il professore; conduce una vita tranquilla a Edimburgo con la sua famiglia numerosa. Quando la scuola in cui insegna decide di celebrare il proprio centenario invitando una ex alunna celebre, i mondi lontani di Kate e Callum entrano in contatto. Per la seconda volta. Perché Kate e Callum hanno un passato: segreto, passionale, struggente. Diciassette anni prima, quando lei aveva vent'anni e lui era già sposato, hanno vissuto una storia che ha sconvolto le certezze e le esistenze di entrambi. Una di quelle storie che ti segnano per sempre. Poi è finita, per un motivo che nessuno dei due vuole davvero ricordare. Ognuno è tornato alla propria vita, ha ricostruito la propria felicità. Ma il passato ci trova sempre, soprattutto quando meno ce lo aspettiamo. E a volte torna a regalarci quella seconda possibilità, tanto a lungo sognata, quando ormai non ci speravamo più, quando forse non è il momento giusto, quando diventa necessario fare una scelta che rimette tutto in discussione. La scelta che ora spetta a Kate e Callum, se vorranno scoprire come sarebbe andata se non si fossero mai lasciati. 

Probabilmente sono un pò la voce fuori dal coro per quanto riguarda il giudizio su questo libro. Le ultime cento pagine le ho sfogliate in velocità e mi hanno fatta un pò arrabbiare.
Questo libro fa capire come non sia tutto ora quello che luccica, come non sia facile accantonare un grande amore, un amore grande, che porta con sè rimpianti e desideri.
Quando Kate incontra Callum lui è già un uomo fatto e finito: sposato, innamorato della moglie, in attesa di poter conoscere il suo terzo figlio. Lei è solo una ragazza che vuole entrare nel mondo del cinema, e che cerca di mantenersi lavorando come cameriera nel locale del fratello di Callum. La scossa tra loro è immediata. Uno sguardo, basta solo quello, per mettere in discussione tutto e dare il via a un qualcosa di segreto, di sporco, di passionale.  
Eppure così reale.
Eppure destinato a finire. 

Diciassette anni dopo le cose sembrano cambiate: Kate è un'attrice di successo, ha un marito che la ama, una figlia che adora. Una bolla che sembra perfetta, se non fosse che la realtà è molto diversa da quello che l'autrice vuole farci credere. Si può dimenticare il primo amore? Si può andare oltre a quelle barriere imposte dalla nostra mente e da un contratto che ci vincola "finché morte non ci separi"?
Kate non ne è mai stata certa. E rivedere Callum, invecchiato eppure così bellissimo, non fa che stillare in lei quel senso di mancanza che ha provato per tutti quegli anni. Ama suo marito, ma non come ha amato Callum. Matt è solo un palliativo, qualcosa per rendere meno doloroso il ricordo di un umo che avrà per sempre un pezzo di lei.

Kate e Callum non sono mai stati più vicini di così, nonostante il tempo e i chilometri li abbiano, per moltissimo tempo, separati. I ricordi del loro amore segreto sono ancora vivi nei loro cuori. Niente li farà desistere dal ritrovarsi, ricominciando a tradire, a tradirsi, a nascondersi a mentire. A gettare al vento quello che in diciassette anni si è messo tra di loro. Abbandonare il presente, per rivivere un passato che vorrebbe avere un futuro. Ma è davvero giusto? Il tradimento, l'egoismo, la parvenza di un amore che - forse - non si può nemmeno definire come tale.
Belinda, la moglie di Callum, ha già dovuto sopportare tutto questo. E' già scesa a patti con il perdono, con il tradimento del marito, ed era riuscita a convivere con quel peso sul cuore che non l'avrebbe mai abbandonata. In cuore suo era come se sapesse che dopo Kate, Callum non sarebbe più stato suo.
Ma niente è mai come sembra. Questa non è solo una storia sulle seconde possibilità dell'amore, sul passare del tempo, sui rimpianti, sui desideri. Sono diverse le situazioni che si intrecciano, che mettono lo stesso lettore in discussione e - come nel mio caso - molte volte fanno perfino perdere le staffe. Perché l'egoismo, la voglia di poter riavere quello che ci si spetta di meritare, non è sempre quello che realmente ci si merita.
Poi ci sono quelle storie parallele, come quella di Matt ed Hetty, che a mio avviso appesantiscono un pochino il tutto, perché fanno sconcentrare il lettore sulla storia principale. Eppure loro sono parte costante delle vite degli effettivi protagonisti e da un lato sarebbe probabilmente risultato difficile comprendere l'intera situazione senza dar voce anche a chi, ad un certo punto, ha smesso di essere importante.
Una storia quindi, che credo vada letta con una sorta di distacco, ma soprattutto, nel mood corretto. Probabilmente io mi sono avvicinata a questa storia nel momento meno adatto, perché non sono riuscita ad apprezzarla come avrei voluto. Ho colto solo quell'egoismo che non sono certa l'autrice avesse intenzione di evidenziare.
Sono riuscita a vedere solo il lato negativo dell'intera faccenda, il male fatto agli altri solo per piccoli momenti di felicità che non sono stati comunque sufficienti a trasformarsi in per sempre. Un elogio all'egoismo, appunto, presentato però come ritorno al passato, a quell'unico, vecchio, primo grande amore.
La terza persona, poi, non mi ha aiutato. Non sono davvero riuscita ad andare a fondo, a capire i sentimenti di Kate, il perché abbia voluto distruggere quello che aveva trovato - un marito, una figlia, una sorta di stabilità - per qualche istante di  effimera felicità.

Probabilmente, rileggerò questo libro. Magari fra qualche anno, magari quando avrò la giusta spinta per andare più a fondo, per cercare di capire meglio. Per vedere se il tempo aiuta anche me ad approcciarmi ai fatti con una maturità e con una comprensione diverse.
Sì, non amo solo le storie sulle seconde possibilità, ma sono anche una persona che ne concede. E forse, non è mai tempo perso se ci permette di affacciarci al mondo con uno spirito diverso ogni volta.


Sandy

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