SPILL THE TEA - Due chiacchiere con Sabrina
Bentrovate mie romance addicted!
Questo venerdì parleremo per la prima volta di Regency (genere che apprezzo particolarmente), e quale migliore occasione per farlo, se non l'ultimo libro di Virginia Dellamore? "Una zitella geniale", non dubito, saprà far breccia nel vostro cuore..
TRAMA
Betsabea Allen sta per compiere
venticinque anni ed è considerata da tutti una zitella irrecuperabile. Non che
le interessi, è una donna intelligente e vivace, ben lontana dal dare
importanza a quel che gli altri pensano di lei. La sua vera passione è lo
studio della natura umana: adora osservare le persone, intuirne i pensieri,
capire chi sono veramente e cosa nascondono. In più di un’occasione l’intuito
di Betsy ha risolto dei veri e propri misteri. Perché lei non si fida dell’apparenza,
mai.
E per fortuna che è così, altrimenti non dedicherebbe a Lord
Everett Stafford, marchese di Rude, più di uno sguardo. D’accordo, lui è
bellissimo, con quei capelli biondo miele, quel fisico aitante, quel sorriso
incantatore, quella voce seducente, ma, insomma, sembra così superficiale…Sembra, appunto.
Betsabea capisce fin da subito che l’affascinante marchese
non è un frivolo egoista, come vuol far credere a tutti. Anzi, è un uomo colto
e profondo, con una ragione più che valida per atteggiarsi a damerino
inconcludente.
Durante una movimentata Stagione londinese che, secondo le
speranze dei suoi genitori, dovrebbe portarle finalmente un marito, Betsy trova
invece un buon amico.
Ma è davvero una semplice amicizia, la loro? O c’è qualcosa
di più?
Con quale coraggio si potrebbe definire Betsabea Allen una
zitella irrecuperabile?
Forse la bellezza non è la sua dote preponderante, ma
l’arguzia, l’intelligenza, l’ironia, la caparbietà, la rendono indubbiamente
una donna intrigante, seppur sopra le righe.
Non le si addicono le serate dettate dal Ton, che prevedono
incontri con giovani scapoli ben intenzionati, durante la stagione a Londra. Il
matrimonio per lei non è una priorità, poiché il suo temperamento spesso
ribelle non la rende tra le dame più ambite e corteggiate durante le suddette
serate.
La stessa avversione per il matrimonio caratterizza anche
Lord Everett Stafford, marchese di Rude, ma, neanche a dirlo, per ben
altri motivi, poiché la fama da libertino lo precede. La bellezza, in questo
caso, non possiamo certo non dire che sia la sua dote migliore (pantaloni che
calzano bene davanti e dietro a parte, ovviamente).
Betsy, per fortuna, è una donna che ha la capacità di
guardare ben oltre le apparenze, scorgere tratti caratteriali e inclinazioni che,
generalmente, ad un osservatore meno attento sfuggirebbero. Una Londra mondana,
invidiosa e, permettetemi di dire, un po' pettegola, li farà incontrare e il
loro volersi ignorare a tutti i costi farà il resto.
Intrighi di corte, sotterfugi e un mistero da scoprire come
preludio a questa dolcissima storia d’amore, scritta dall’inappuntabile penna
di Virginia Dellamore, la quale, permettetemi di dire, fa dei Regency dei
piccoli capolavori grazie ad una scrittura forbita, la giusta dose di ironia, riferimenti e linguaggio
storici attinenti, ambientazione perfetta, una trama accattivante e dei
personaggi con delle peculiarità sempre ricche di fascino. Coinvolgimento ed
emozioni costanti durante la lettura. Atteso e divorato, bravissima Virginia.
A voi mie splendide lettrici, se ancora non avete scoperto questo genere, direi che è il momento di cominciare e Virginia ne ha in serbo per voi
parecchi, uno più bello dell’altro.
Aspetto i vostri feedback
Al prossimo venerdì.
SABRINA
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