Recensione - La strana morte di Sir Lawrence Linwood, di Christopher Huang
Buongiorno miei cari lettori. Ieri
3 Aprile, in uscita con Newton Compton
Editori, che ringrazio per la copia in anteprima, il primo romanzo pubblicato
in Italia di Christopher Huang dal titolo “ La strana morte di Sir Lawrence
Linwood”. Un giallo game coinvolgente che, ovviamente, non posso che
consigliarvi.
TITOLO: La strana morte di Sir Lawrence Linwood
AUTORE: Christopher Huang
GENERE: Mistery Romance
CASA EDITRICE: New Compton Editori
DATA DI USCITA: 3 Aprile 2024
TRADUZIONE: Enrico Bucci
PAGINE: 384
Yorkshire 1921. Sir Lawrence Linwood è morto. Più precisamente, è stato ucciso a colpi di mazza medievale nel suo studio. La necessità di presenziare al funerale spinge i figli adottivi di Sir Lawrence – Alan, Roger e Caroline – a tornare a casa. I tre scoprono presto che nell'ultima e più recente versione del suo testamento il padre ha fatto inserire una singolare clausola: l'intero patrimonio andrà a chi sarà in grado di chiarire il suo enigmatico omicidio. Mentre i loro sospetti crescono – l'uno verso l'altro, ma anche verso strani sconosciuti che abitano il paesino di Linwood Hollow – Alan, Roger e Caroline iniziano a pensare che l'autore del delitto si nasconda nel passato e nel mistero che ammanta la loro stessa nascita.
Impossibile non lasciarsi trasportare dalla sapiente penna
di Huang all’interno della misteriosa famiglia Linwood, dove quella che doveva
essere una comune morte risulterà, invece, una sfida senza esclusione di colpi,
frutto di una mente nequitosa.
I fratelli Linwood si vedono costretti ad un forzato ed improvviso rientro a casa, a Linwood Hall, nello Yorkshire, in seguito all’inaspettata morte del padre, Sir Lawrence.
Alan, il primogenito, fa ritorno alla residenza d’infanzia dopo due anni di ricerche archeologiche trascorse in Perù; Roger, accompagnato dalla minuta e graziosa Iris, che presto diventerà la sua promessa sposa, ha trascorso, invece, gli ultimi due anni a Londra, dove lavora presso la Hammond & Oakes Engineering; infine Caroline, la quale vive a Parigi e lavora provvisoriamente come giornalista per una testata francese nell’attesa di candidarsi al Parlamento, caldamente spronata dal padre.
Figli adottivi di Sir Lawrence, Alan, Roger e Caroline non rimarranno immuni dai ricordi che la vista del maniero dove sono cresciuti, le stanze dell’infanzia, lo studio del padre, la torre Camelot, (dove amavano impersonare i personaggi di Artù, Ginevra e Merlino), suscitano in loro.
“Ricordava di quando era tornato a Linwood Hall dopo la Grande
Guerra, quasi due anni prima.
Ricordava di aver respirato il profumo unico
delle brughiere, proprio come aveva appena fatto adesso ,
per cancellare la
memoria delle trincee.”
Ad attenderli troveranno, oltre
ad una madre devastata dal dolore e ancora sotto shock, l’avvocato James
Oglander Junior, dello studio legale di Sir Lawrence, e l’ispettore Clarence
Mowbray. Due saranno le notizie che creeranno disgusto e sconcerto nei giovani
ereditieri: il padre non è morto per cause naturali ma è stato brutalmente
assassinato; il testamento non rispetta le regole di primogenitura (secondo le
quali Alan avrebbe ereditato Linwood Hall in quanto primogenito), ma ha subito
delle modifiche. Le ultime volontà di Sir Lawrence prevedono che, se la sua
morte dovesse avvenire per cause non naturali, il patrimonio non sarà suddiviso
in tre parti uguali come precedentemente annunciato dall’avvocato, ma destinato
nella sua totalità a colui o colei che sarà d’aiuto alla polizia
nell’identificare il suo assassino. Un Mowbray titubante dovrà accettare, suo
malgrado, l’intrusione dei fratelli Linwood nello svolgimento delle indagini
poiché determinati a scoprire chi si nasconde dietro lo spietato delitto paterno.
Le ricerche sveleranno, ahimè, molto più di quanto gli ignari ragazzi si
sarebbero mai aspettati.
Questo Thriller psicologico è stato per certi aspetti
agghiacciante. La figura di Sir Lawrence, minimamente edulcorata dai racconti d' infanzia dei tre figli, si mostrerà nella sua interezza con lo scorrere
della narrazione e ne risulterà un uomo privo di scrupoli e morale, cinico,
egoista, completamente anaffettivo. Ha cresciuto i suoi figli alla stregua di
una competizione costante, dove l’importante è il fine, non i mezzi con il
quale lo si raggiunge. Una figura invadente, autoritaria, che non si fa remore
a imporsi costantemente sulle scelte della prole, a qualsiasi età. Molto triste
il personaggio di Rebecca, la moglie, la quale con il passare degli anni è
stata completamente assoggettata al marito, incapace di ribellarsi alle sue
imposizioni, completamente succube, sottomessa negli anni con metodi poco ortodossi, per usare un eufemismo.
Forse è l’unica cosa che
abbia mai amato.
È un ‘estensione di se, rappresenta la sua immortalità”
I personaggi sono ben definiti, e nonostante la narrazione
parta un po' a rilento, dopo i primi capitoli si entra nel vivo della trama e
il ritmo diventa man mano sempre più incalzante. Libro ben scritto, carico di
suspense. Ne ho apprezzato i riferimenti storici, i sentimenti inerenti le
trincee, i flash back ,la ricchezza di aneddoti e personaggi capaci di lasciare il lettore
senza fiato. Bellissimo il finale, a dimostrazione di come certi legami, nati e
vissuti negli anni, profondi e sinceri, siano più reali ed integri di
squallide macchinazioni create ad hoc da una personalità diabolica e crudele.
Vi lascio, quindi, a quella che spero sarà la vostra prossima lettura.
A presto
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