#2024readingchallenge - Una ragazza come lei, di Marc Levy

by - aprile 18, 2024

 
 
Buongiorno lettori! Oggi arrivo in ritardo con il mio pensiero (non lo definisco una recensione, perché effettivamente non sono entrata molto nello specifico) del libro della #2024readingchallenge "Una ragazza come lei" di Marc Levy.
 
 
 

 
Titolo: Una ragazza come lei
Autore: Marc Levy
Editore: Rizzoli
Data di uscita: 6 Novembre 2018
 
 
Su Fifth Avenue c’è un palazzo speciale, con un ascensore ancora tutto manuale e un addetto discreto e premuroso sempre pronto ad accompagnare i suoi passeggeri in un favoloso salto nel tempo. Perché salire su quell’ascensore – pareti in legno laccato, una manovella d’ottone tanto lucida da potercisi specchiare, e sul soffitto un affresco rinascimentale – equivale a un breve viaggio su un vagone dell’Orient Express. Ma l’allegro tran tran che da trentanove anni scandisce le giornate del civico 12 viene irrimediabilmente compromesso quando la minaccia dell’installazione di un ascensore moderno si fa sempre più reale. Ma Deepak, il vecchio indiano che da sempre porta su e giù i condomini, non può andare in pensione ora: ha il sogno di una vita da realizzare, e per farlo gli servono ancora un anno, cinque mesi e tre settimane di servizio. A riaccendere le sue speranze è l’arrivo del nipote, Sanji, che si ritrova a fare uno stage come apprendista di Deepak. Nessuno, al 12 di Fifth Avenue, immagina che quel ragazzo sempre in ritardo e assonnato sia a capo di un’immensa fortuna a Mumbai. Neanche Chloé, “la signorina dell’ottavo piano”, a cui il destino ha tentato di cancellare, senza successo, il sorriso; quel sorriso radioso che ha stregato Sanji fin dal loro primo incontro.
 
Mi sono sbagliata tante di quelle volte che la cosa sta diventando patetica. Mi sono sbagliata sulle mie capacità di recupero, mi sono sbagliata pensando che potevamo ancora stare insieme come se niente fosse. Mi sono sbagliata su come rifarmi una vita, su quello che speravo dalla nostra storia, mi sono sbagliata a sentirmi in debito, mi sono sbagliata su di noi e ancora di più su di me. Però adesso non voglio più sbagliarmi, mai più.

A volte mi chiedo perché mi sono lanciata in questa avventura di voler a forza di cose recuperare vecchie letture. Finora non è stato un grande esperimento, perché nessuno dei tre libri che mi hanno tenuto compagnia nei primi mesi dell’anno mi ha piacevolmente colpita.
Questo, “Una ragazza come lei” era partito bene, nonostante la terza persona. Però più me lo trascinavo, più diventava ai miei occhi meno interessante. Non saprei nemmeno raccontarvi la trama, perché ho trovato che fossero un insieme di scene attaccate l’una all’altra, a volte senza – a mio avviso – senso.
Siamo a New York, e al numero 12 della Fifth Avenue Deepak fa il lift da trentanove anni. Il suo obiettivo è percorrere nel suo ascensore 23.447 chilometri, che corrispondono a tremila volte l’altezza del Nanda Devi. Ogni piano ha un inquilino tutt’altro che normale, fatta forse eccezione per la signorina Chloé, che vive all’ottavo piano di questa palazzina d’epoca.
L’arrivo inaspettato di Sanji, il nipote di cui Deepak non aveva nemmeno conoscenza, darà il via a una serie di più o meno fortunati eventi: l’incontro con la signorina Chloé, il sabotaggio dell’ascensore, l’infortunio del lift notturno, il Signor Rivera… E così Sanji si ritroverà a smettere i panni da imprenditore indiano nel campo dell’High Tech per diventare un lift, sapientemente incoraggiato dai burberi modi dello zio Deepak.
Quello che ne emerge però è che ciascuna coppia di cui narra questo libro, da Deepak e Lalì, alla Signora Collins e il vecchio Rivera, cercherà in ogni modo di far trionfare l’amore.


Sinceramente non so che altro dire se non raccontarvi a grandi linee questa trama: la quarta di copertina parlava di commedia romantica sulle differenze che uniscono le persone, ma se nessuno avesse specificato che Chloé è in sedia a rotelle e che Sanji è un ragazzo indiano, sinceramente non lo avrei trovato diverso dagli altri romanzi in circolazione. Parlare poi di commedia romantica è a dir poco esagerato: Sanji e Chloé non interagiscono “seriamente” (un grande parolone, ahimé) se non negli ultimi capitoli, e tutto tra di loro, dalle differenze all’amore, è concentrato in una manciata di pagine. Vero anche che questo libro non parla solo di loro, ma ciascuno degli inquilini del palazzo integra questa trama con problemi e differenze che però non hanno acceso in me quella scintilla che mi permettesse di dire che questo libro mi ha fatto riflettere su degli aspetti importanti. Semplicemente, non mi è piaciuto, e forse non ho voluto vedere oltre alla barriera che avevo messo tra me e le pagine che con difficoltà mi sono trovata a girare.
No, nemmeno “Una ragazza come lei” è stato un libro che mi ha lasciato un sorriso una volta girata l’ultima pagina.

Uno strano paradosso caratterizza gli esordi di una storia d’amore. Si ha timore di rivedersi, si esita prima di dire all'altra persona che non abbiamo fatto altro che pensare a lei. Si vorrebbe dare tutto invece ci si trattiene, si lesina sulla felicità come si potesse esaurirsi. L’amore appena nato è insieme folle e fragile.

 



 

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