Recensione - Without you, di Veronica Scalmazzi
Eccola qui la prima recensione dell'anno nuovo! Si tratta del nuovo romanzo di Veronica Scalmazzi, dal titolo Without you, uscito lo scorso 20 dicembre. Ringrazio Veronica per avermi dato la possibilità di leggere in anteprima questo libro bellissimo.
Titolo: Without you
Autore: Veronica Scalmazzi
Serie: Non fa parte di una serie
Casa editrice: Self Publishing
Genere: Contemporary Romance
Formato: ebook (prezzo 2,99€), cartaceo
Casa editrice: Self Publishing
Genere: Contemporary Romance
Formato: ebook (prezzo 2,99€), cartaceo
Data di uscita: 20 dicembre 2018
TRAMA
Due bambini abbandonati. Una vita da "non voluti".
Una dispensa e un barattolo di miele.
Una promessa.
Un addio.
Questo è tutto ciò che lega Jase alla sua Honey.
Lei è la sua stella cadente.
Lui è il suo Superman.
Insieme sono una famiglia.
Separati sono l'uno la parte mancante dell'altra.
Ma cosa succede quando a spezzare quel legame indissolubile è proprio chi aveva promesso di restarti accanto per sempre?
All'improvviso, Jase si ritrova nuovamente abbandonato, sballottato da una famiglia all'altra.
Nessuna radice, nessun posto dove sentirsi a casa. Solo rabbia e un
odio che si porta dentro da quando aveva dieci anni. Da quando lei se
n'è andata lasciando Monterey e l'istituto S. Joseph senza di lui.
Da allora sono passati quasi undici anni e Jase è sopravvissuto,
vivendo di piccoli crimini e scelte sbagliate. Ma non c'è più tempo per
commettere altri errori, ora è tempo di prendere una decisione che
potrebbe cambiare per sempre la sua vita.
Un incontro sotto la pioggia.
Uno sguardo che scava nel profondo.
Una seconda chance.
Un'emozione che profuma di cocco.
Un solo nome: Sarah Morgan, figlia del Reverendo di Carmel.
Può l'amore salvarti? Restituirti un domani che credevi ormai perso?
Due anime affini.
Un passato che minaccia di distruggere tutto.
Un destino che non ha ancora finito di giocare.
Sono solo due bambini quando si autodichiarano una famiglia. Sono Sarah, la sua Honey, e Jase, il suo Superman. La vita da "non voluti" li unisce nel cuore e nell'anima. Ma quando Sarah viene adottata, Jase si sente abbandonato una seconda volta, forse questa più brutale delle prima.
Quel vasetto di miele che amavano condividere finisce per terra, frantumandosi come si è frantumato il suo cuore. Sono piccoli quando il destino li divide, ma Jase e Sarah saranno legati per sempre. Per sempre legati da uno sguardo che rovinerà le loro notti, giorno dopo giorno, anno dopo anno. Il cuore di Jase è carico di odio per la sua Honey, il senso di abbandono pesa così tanto da voler dimenticare un passato che lo ha segnato così tanto. Si sente svuotato da tutto quello che di buono provava, tutto l'amore che Honey, seppur piccina, con i suoi disegni e i suoi abbracci gli dava.
«Adesso chi è che se ne sta andando?»
In pochi secondi, mi ritrovo
travolta da una tempesta impetuosa che mi afferra per un braccio. Le sue
dita si stringono intorno alla mia pelle, bruciandomi, ogni fibra del
mio corpo è una burrasca che scuote il mio essere e vibra sotto il suo
tocco irruento.
«Non provocarmi» mi ordina incatenando nuovamente i suoi occhi furenti ai miei.
«Potresti farti male.»
«Voglio solo parlare.»
«E io no» ribadisce con tono
glaciale. «Il solo guardarti e toccarti mi fa venire il voltastomaco.
Parlarti mi ucciderebbe.»Ogni parola si infrange contro il mio petto,
trasformandosi in tanti coltelli affilati che tagliano il mio cuore a
fette fino a ridurlo in poltiglia.
Jase mi odia davvero.
Il mio Jase non esiste più.
Superman ha tolto il suo mantello e non vuole più avere niente a che fare con me.
«Ti è chiaro?»
Mi scrollo dalla sua presa e faccio un passo indietro.
Dentro di me sto sanguinando,
l'oscurità del suo sguardo è una corda di filo spinato che mi si avvolge
addosso nell'invisibilità della sera, fra i rumori chiassosi di un
divertimento che per me è solo un caos fastidioso.
Anni dopo, rovinato dalla vita e dai casini nei quali si è infilato, Jase ha due scelte. Finire in carcere, o provare a redimere la sua anima aiutando la comunità del Reverendo Morgan a Carmel.
Quello che trova in quel piccolo paesino è il pezzo mancante del suo cuore, perché tra tutti, non si sarebbe mai sognato di cogliere in flagrante proprio lei, Sarah, la sua Honey, in quella casa. La rabbia e il doloresono amplificati dalla presenza della ragazza, e vanno a coprire quegli strati d'affetto che un tempo li legava.
Ma i guai del suo passato sono lì, pronti a distruggere il futuro di Jase, colpendo chi più ama.
«Odiarti era il solo e unico modo per smettere di amarti. Ma è stato inutile.
Il tuo ricordo mi ha tormentato per tutti questi anni.
Sei un tatuaggio inciso sulla mia anima, Sarah Morgan.»
Veronica questa volta ci ha regalato una bellissima storia di rinascita, non solo personale, ma anche di un rapporto che era destinato ad essere fin dalla giovane età. Un romanzo sulle seconde possibilità, sulle nuove occasioni, sul riscatto di una vita grigia, sulla possibilità di dargli un tocco di colore. Quello che mi ha piacevolmente colpita è la semplicità di questa storia, senza grossi colpi di scena che avrebbero richiesto di appesantire il tutto. Invece no, così il romanzo descrive un rapporto dolce e tenero, scalfito dal passato crudele. Si legge in un baleno, perché ti spinge a continuare, pagina dopo pagina, per capire che cosa si celi sotto così tanta bontà e, allo stesso tempo, crudeltà. Le parole di Veronica danno voce ai sentimenti innocenti di due ragazzi molto giovani. La passione e l'amore tra i protagonisti è vivo e vero, le parole ti amo non sono, come vengono spesso definite dai "grandi" una debole imitazione dell'amore maturo e sincero. Sì amano, prima come amici, poi come fratelli, e infine come amanti. Il loro amore non può essere debole, se li ha spinti ad autoproclamarsi una famiglia.
Leggo sempre di gente che dice "si torna sempre dove si è stati felici". Vi posso assicurare, che è questo che ci insegna questo romanzo. Che sia una nostra volontà o che sia il destino... Si torna sempre dove (e da chi) si è stati felici.
Leggo sempre di gente che dice "si torna sempre dove si è stati felici". Vi posso assicurare, che è questo che ci insegna questo romanzo. Che sia una nostra volontà o che sia il destino... Si torna sempre dove (e da chi) si è stati felici.
Amare è non smettere mai di lottare, di sperare.
Trovare te stesso negli occhi dell'altro.
E io vedo me in quelli di Jase.
Vedo noi.
E io vedo me in quelli di Jase.
Vedo noi.
Sandy
3 Comments
Ciao, sembra interessante; ottima recensione
RispondiEliminaGrazie. spero possa piacere anche a te!
Eliminameravigliosa recensione la tua, Sandy
RispondiEliminaHai toccato le corde giuste è stata una storia che ho letto senza alcuna difficoltà si è presentata scorrevole anche se la trama all'inizio sembrava volersi inerpicare mostrandoci scenari un po' più complicate così invece non è stato la scrittrice ha continuato il suo percorso narrativo su un terreno pianeggiante e il rapporto di questi due ragazzi nato in tenera età è cresciuto e si è fortificato gettando le basi per la creazione di quella famiglia di sani principi che difficilmente esiste più nella realtà