INTERVISTA CON LE AUTRICI - UN CAFFÈ SPECIALE CON LORENA NIGRO E TERESA D.G.

by - ottobre 08, 2021

 


Buongiorno Cuoricine, SORPRESA!!  
Abbiamo avuto il piacere di avere con noi Lorena Nigro e Teresa D.G.  
per una intervista sui loro grande dono ma in particolare sulla duologia che hanno scritto insieme:  
"HEART UNDER SIEGE - DETENUTO 4587".




Oltre alla scrittura, cosa fai nella vita?

Lorena:

Sono un’impiegata amministrativa, ma anche moglie e mamma di un bambino di quattro anni e di una splendida gattina.

Teresa:
Nella vita sono moglie e casalinga.


Cosa ti ha spinto a intraprendere la carriera da scrittrice?

Lorena:
Ho sempre pensato che emozionarsi durante la lettura di un libro sia una delle esperienze più belle che possa esistere. È questo quello che accade ogni volta che leggo un buon romanzo, a prescindere dal genere. Spesso, grazie ad altre autrici, ho pianto, ho riso, mi sono arrabbiata e persino innamorata. Dopo anni di letture, ho voluto cimentarmi in questa sorta di sfida, una nuova avventura che mi ha permesso di pubblicare delle storie tutte mie.

Teresa:
Appena finito di scrivere il mio primo libro mi sono spinta a provarci, a contattare una casa editrice per capire se ciò che scrivevo valesse la pena di essere letto. Da allora non ho più smesso di riportare il frutto della mia fantasia su un foglio bianco.


Hai delle abitudini particolari durante la scrittura?

Lorena:
No, ho solo bisogno di trovare la concentrazione e visualizzare attraverso i miei occhi le scene che andrò a descrivere, come se stessi vedendo un film. Sembra facile ma non lo è, e quando ci riesco mi perdo tra i pensieri.

Teresa:
Il silenzio. Quando scrivo ho bisogno di pace e provo a estraniarmi da tutto ciò che mi circonda.


Quando scrivi un nuovo libro hai già tutta la storia in mente o la elabori strada facendo?

Lorena:
Spesso capita che i personaggi prendano una loro strada, mandando a monte ciò che mi era prefissata. Quindi, a volte, tralascio le scalette e mi arrendo a loro, lasciando che mi guidino nel percorso.

Teresa:
Dipende. Certe volte capita che si ha tutta la storia in mente ma poi la cambi durante il percorso, altre invece parti da un’idea e ti lasci trasportare dai personaggi.


Secondo te qual è il libro più bello che hai scritto?

Lorena:
Non sono in grado di esprimere un giudizio del genere sui miei libri, ogni storia è sentita, ma posso dire quale tra tutti mi sta più a cuore o in quale c’è stata una maggiore crescita personale. BREAK MY CHAINS – IL DOMANI APPARTIENE A NOI racconta un pezzo della mia vita, HEART UNDER SIEGE – DETENUTO 4587 invece mostra una scrittura più profonda, più matura.

Teresa:
Qualche settimana fa avrei detto Heart Under Siege – Detenuto 4587, ma oggi sono indecisa con l’ultimo che ho in stesura anche se sono storie completamente diverse.


Come hai scoperto la tua passione per la scrittura?

Lorena:
Ci ho impiegato tanto a compiere il primo passo, ma quando un pomeriggio d’estate ho iniziato a mettere giù la mia prima storia, non mi sono più fermata.

Teresa:
Un pomeriggio estivo mi frullava per la testa una storia d’amore, una di quelle che volevo andassero in un determinato modo così ho preso un quaderno e una penna e ho iniziato a scrivere a mano.


Come l’hai coltivata? Ti aspettavi così la tua carriera?

Lorena:
Mi sono impegnata ad apprendere ogni giorno di più, seguendo i suggerimenti delle persone che nel mondo della scrittura erano già delle veterane. La coltivo tutt’ora leggendo tantissimo, seguendo i consigli della mia editor e confrontandomi con autrici che stimo. Di certo non mi aspettavo tutto il calore delle lettrici e gli apprezzamenti rivolti ai miei libri, ogni volta è una soddisfazione immensa che ripaga tutti i sacrifici fatti.

Teresa:
La coltivo tutt’ora leggendo e cercando di imparare da chi ne sa più di me, tipo altre autrici o la mia editor. Provo costantemente a migliorarmi e ad alzare l’asticella per creare storie che appassionino le lettrici. Per quanto riguarda la mia “carriera” non mi aspettavo niente di tutto questo. Una ci spera ma poi subentra la razionalità, invece quando pubblico e tantissime lettrici mi inviano messaggi di apprezzamento mi sembra quasi di galleggiare in un’esistenza non mia. Dico: è impossibile, non ce l’hanno con me.


Com’è cambiata la tua vita scrivendo?

Lorena:
Seppur comporta impegno, costanza e sacrificio, posso confermare che è cambiata in positivo. Attraverso le parole, i miei sogni prendono vita e ciò mi rende felice. Sono molto fortunata perché ho sempre un posto dove rifugiarmi quando non sto bene e ho bisogno di evadere da una realtà opprimente.

Teresa:
È più impegnativa e caotica. Sembrerebbe facile, ma scrivere un libro ti impegna mentalmente per mesi e quindi in qualsiasi momento ti ritrovi a pensare alla trama, alle scene, ai personaggi e ai dialoghi. Anche quando metti la parola “fine” sai che ti stai imbarcando nella parte più complicata come l’editing, la correzione di bozze, la parte grafica e la pubblicità. È un processo infinito.


Dove trovi l’ispirazione per i tuoi libri?

Lorena:
Ovunque: sui social, in tv, per strada, molte volte frulla anche nella mia mente.

Teresa:
Tutto può portare l’ispirazione. Da un programma televisivo ai social, da un aeroporto a una canzone. Basta cogliere la magia di quel momento.


Che sensazione si prova dopo aver scritto un libro?

Lorena:
È soddisfacente ma anche frustrante. Si gioisce per aver portato a termine un progetto, ma si è consapevoli di aver lasciato andare una parte di se stessi.

Teresa:
Soddisfazione e angoscia. Nonostante sai di aver fatto qualcosa di bello continui a pensare che forse alla fine solo tu lo vedi tale.


Come trovi l’ispirazione adatta per scrivere?

Lorena:
L’ispirazione è come un flusso intermittente: c’è, non c’è, ma quando la trovi e ti focalizzi su di essa, scrivi di getto.

Teresa:
È istintivo. Se un giorno non sono concentrata e inizio a distrarmi capisco che non è il momento buono per scrivere così lascio perdere.


Quando hai capito di essere portata per la scrittura?

Lorena:
In realtà non l’ho ancora capito. So solo che grazie alle mie storie molte lettrici si emozionano, e questo è tutto ciò che conta.

Teresa:
Tecnicamente non l’ho ancora capito. Scherzo. Non lo so, forse non ci ho mai pensato e ho continuato a scrivere o forse l’ho appurato quando in tante hanno acquistato i miei romanzi e gli sono piaciuti.


I tuoi romanzi parlano di storie d’amore: ce n’è uno in particolare in cui ritrovi la tua?

Lorena:
Sì, in BREAK MY CHAINS. Non proprio la mia storia d’amore, ma un pezzo importante della mia vita.

Teresa:
No, solitamente tengo lontano la mia vita privata dalla scrittura, ma se proprio dovessi dire un titolo sarebbe Never let me go.


Hai un rapporto molto stretto con i tuoi lettori. Quanto contano le loro opinioni? 
Ti sei mai lasciata influenzare?

Lorena:
Amo il confronto con i lettori, ascolto le loro impressioni, le sensazioni che hanno provato durante la lettura, ma non mi lascio influenzare. È importante il loro parere, è anche grazie a loro se i nostri romanzi hanno successo, ma ciò che metto nero su bianco rimane mio e se riesco ad arrivare ai cuori, allora ho centrato l’obiettivo.

Teresa:
Le opinioni dei miei lettori contano tantissimo ma non mi lascio mai influenzare. L’autrice della storia sono io e ogni lettore che la leggerà vorrebbe cambiare qualcosa, ma così si perderebbe la magia.


Cosa ami fare nel tempo libero?

Lorena:
Mi piace molto leggere.

Teresa:
Preparare dolci e viaggiare.


Progetti per il futuro?

Lorena:
Attualmente sono impegnata sull’editing della prossima pubblicazione e nella stesura di un altro romanzo che pubblicherò nel 2022.

Teresa:
Dal punto di vista della scrittura ho un romanzo in stesura che pubblicherò nel 2022 e uno in fase di editing scritto con Lorena Nigro che uscirà a fine 2021. Dal punto di vista personale: viaggiare.


Adesso qualche domanda sul tuo ultimo libro Heart Under Siege. 
Ti va di raccontarmi come sono nati Colin e Tate?

Lorena:
Come ho detto in precedenza, l’ispirazione arriva da qualsiasi cosa, nel caso di HEART UNDER SIEGE l’illuminazione è venuta dal sito www.writeaprisoner.com. Sulla base di molte ricerche, Teresa e io abbiamo caratterizzato il nostro Colin e creato una Tate che potesse completarlo. Sono due anime in cerca di pace e riscatto dalla vita e speriamo di aver reso loro giustizia.

Teresa:
La storia di Colin e Tate è nata da un’idea di Lorena Nigro che poi abbiamo sviluppato insieme. Volevamo raccontare la storia di questo detenuto e dell’insegnante che oggettivamente non hanno nulla in comune. È stato il romanzo paradossalmente più facile e più difficile da scrivere, non solo per il contesto del carcere ma per le emozioni che ci sono in ballo.


Ringrazio tantissimo Lorena e Teresa per tutto!




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