INTERVISTA CON LE AUTRICI - UN CAFFÈ SPECIALE CON RAFFAELLA V. POGGI E SAMANTHA PARMA.

by - settembre 23, 2021

 


Buongiorno Cuoricine, SORPRESA!!  
Abbiamo avuto il piacere di avere con noi Raffaella V. Poggi e Samantha Parma 
per una intervista sui loro grande dono ma in particolare sulla duologia che hanno scritto insieme: 
"Welcome to New Heavent Paradise" e "Back to New Heavent Paradise".




Oltre alla scrittura, cosa fate nella vita?

Raffaella: 
“Cosa facciamo questa sera, Prof?
Quello che facciamo tutte le sere, Mignolo: tentare di conquistare il mondo!” (cit.)

Samantha:
Sono impiegata amministrativa e operatrice in una cooperativa che si occupa di assistenza e riabilitazione disabili nell’area salute mentale. Abbiamo laboratori e attività commerciali dove i nostri ragazzi creano e socializzano, crescendo e imparando a costruire una propria autonomia.



Cosa vi ha spinto ad intraprendere la carriera di scrittrice?

Raffaella: 
Ho sempre avuto mille storie in testa e appena avuto un po’ di tempo a mia disposizione ho cominciato a raccontarle nell’unico modo che conosco: scrivendo.

Samantha:
Il mio sogno di bambina. Mentre le altre amiche che avevo giocavano con le bambole, io sognavo di scrivere romanzi e racconti.



Avete delle abitudini particolari durante la scrittura?

Raffaella: 
No. Nessuna abitudine, nessun rituale. Sono troppo confusionaria.

Samantha:
Spesso ascolto musica, che mi è molto utile per trovare l’ispirazione.



Quando scrivete un nuovo libro avete già tutta la storia in mente o la elaborate strada facendo?

Raffaella: 
Ho tante storie da raccontare, mi serve solo il tempo, per cui aspetto che una storia mi bussi, voglia farsi raccontare, e sì, è già tutta in testa, ma quando scrivo prende corpo, anima, struttura e quando accade, va da sé e assume altri connotati che non avevo previsto. Sono molto istintiva, anche quando scrivo, se arriva l’idea, io la cavalco.

Samantha:
Ho la storia tutta in mente e molto schematizzata, il mio lato lato “contabile e schematico” in questo caso prende il sopravvento… anche se qualche deviazione di percorso accade, ogni tanto.



Secondo te qual è il libro più bello che hai scritto?

Raffaella: 
Il prossimo, sempre il prossimo.
Quando metto giù la penna, quando finisco una storia – sia essa un romanzo, un racconto, a volte un articolo – ho la sensazione che sia la cosa migliore che ho scritto. Ovviamente non è così, ma se non ne fossi soddisfatta, non pubblicherei. Io metto tutto quello che ho, in ogni cosa che scrivo.
Per risponderti più dettagliatamente, posso dirti quelli che piacciono di più a me: io amo Westbury e i Black Kiss, ma credo che il meglio strutturato sia Uptown Girl.

Samantha:
Ho un pari merito, in realtà. Ho due libri che non considero più belli, ma li sento come i miei preferiti perchè fondamentalmente rispecchiano molto il mio stile, più di altri. Sono “Scelgo te”, il secondo volume della serie Chicago, e “Guardami”, secondo volume di una dilogia, la serie Emme Erre.



Come avete scoperto la passione per la scrittura?

Raffaella: 
Non è che io abbia la passione per la scrittura, non in senso stretto: la scrittura fa parte di me, del mio percorso di studi. Non è una passione, ma una necessità, perché è il solo modo che ho trovato per comunicare in modo efficace quello che ho da raccontare.

Samantha:
Come dicevo prima, è stato il mio sogno fin da bambina. Leggevo tanto e leggo ancora, sognando un giorno di essere io a scrivere quei bei romanzi e racconti. Ho sempre provato tanta ammirazione per gli scrittori.



Come l’avete coltivata?

Raffaella: 
Mi hanno da sempre messo in mano dei libri, proprio come semi, che sono maturati quando, leggendo, li ho piantati. L’ho coltivata, la scrittura, e continuo a coltivarla, dissotterrando zolle fatte di dubbi.

Samantha:
Leggendo tanto. Studiando. Imparando a seguire il mio istinto e cercando di mettere su carta quello che provo.



Vi aspettavate così la vostra carriera?

Raffaella: 
Una carriera da scrittore è il mio grande sogno nel cassetto, che un giorno, se lavorerò bene, si avvererà. Per ora continuo a impegnarmi.

Samantha:
A dir la verità non mi aspettavo nemmeno di avere una carriera… la prima volta che ho scritto qualcosa e l’ho inviato si trattava di un racconto da pubblicare su un sito, senza aspettative e consapevole del fatto che probabilmente non mi avrebbero nemmeno preso in considerazione. Invece non è andata così e da allora, oltre ai racconti, sono arrivati anche i romanzi.



Come è cambiata la tua vita scrivendo?

Raffaella: 
La mia vita non è cambiata, sono cambiata io e la mia casa: io, perché quando scrivo prendo una valanga di chili che non smaltisco più, e la mia casa, che praticamente crolla, abbandonata a se stessa quando sto scrivendo una storia.

Samantha:
In meglio, sicuramente. Ho certo dovuto amministrare meglio il mio tempo, ritagliando porzioni di vita alla famiglia, al lavoro e al tempo libero, ma sono stata ripagata dal veder realizzato un sogno - che non è poco - e dalla conoscenza di moltissime persone che sono poi diventate amiche e pilastri importanti della mia vita.



Dove trovate l’ispirazione per i vostri libri?

Raffaella: 
Da tutto, tutto quello che mi circonda, una mosca che vola, un aneddoto, un fatto storico, la strofa di una canzone, un articolo, un quadro, un viaggio, un servizio alla tv, un film il cui finale non mi soddisfa.
L’ispirazione arriva da un’immagine che nella mia testa prende altre forme, altri colori, si aggrappa a quello che so, che conosco ed esce fuori a modo mio. Tutto è idea e ispirazione, tutto è punto di partenza.

Samantha:
Sembra strano, ma tutte le mie storie sono nate in auto. Passo abbastanza tempo al volante per motivi di lavoro e ascolto musica mentre guido. E la mente viaggia, crea, inventa… e lì nascono situazioni, personaggi, storie. Ma giuro… sto attenta alla strada!



Che sensazione si prova dopo aver scritto un libro?

Raffaella: 
All’inizio mi sembra impossibile riuscire a portare a termine una storia: comincio lenta, mi fermo, mi distraggo, poi arrivo a un punto in cui non i fermo più, fino alla fine, uso tutte le energie, rinuncio al sonno, e corro come un’auto in discesa senza freni.

Samantha:
Io provo una sensazione di pienezza e di vuoto insieme, non è facile da descrivere. La pienezza perché ho creato qualcosa, perché lo vedo davanti a me compiuto, finito e ricolmo di idee ed emozioni. Il vuoto lo provo perché ho riversato dentro a quelle parole tutta me stessa… ed è una bella sensazione. Molto bella.



Come trovi l’ispirazione adatta per scrivere?

Raffaella: 
Mi sdraio e ascolto musica, a palla, chiudo gli occhi e viaggio con la fantasia, magari al mare, su un lettino sulla spiaggia.
Ma le idee migliori mi vengono nella vasca da bagno: proprio lì riesco a sciogliere tutti i nodi. Anche Agatha Christie, la mia scrittrice preferita, ammazzava gente e trovava soluzioni immersa nell’acqua.

Samantha:
Isolandomi dal mondo reale e andando nel “mio” mondo. So che sembra una frase fatta, ma in fondo è così. Vivo talmente tanto i miei personaggi che come dice mia figlia, quando scrivo, sono nella “mia bolla”.



Quando hai capito di essere portata per la scrittura?

Raffaella: 
Scrivendo necrologi.

Samantha:
Sicuramente la scuola mi ha fatto capire tanto. I miei temi erano sempre molto apprezzati dai professori e adoravo scrivere… non l’ho mai nascosto.



I Vostri romanzi parlano di storie d’amore: ce n'è uno in particolare in cui ritrovi la tua?

Raffaella: 
La mia storia d’amore?
Mannaggia, sì, l’ho infilata – ma solo un pezzetto – dentro a Black Kiss e mio marito, che non legge quello che scrivo manco se si tratta di un messaggio per comprare il pane, ha letto proprio quel pezzo… Non mi ha detto nulla, a parte “ho letto il racconto”, ma non dimenticherò mai il suo sguardo.

Samantha:
In ognuno dei miei romanzi c’è un po’ di me. Piccoli pezzettini di vita e di anima sparsi qua e là, sicuramente… ma non ne ho uno che mi rispecchia completamente.



Avete un rapporto molto stretto con i tuoi lettori. 
Quanto contano le loro opinioni? Vi siete mai lasciate influenzare?

Raffaella: 
È il bello di scrivere al tempo dei social, avere un rapporto stretto con chi mi legge, con chi apprezza ciò che scrivo.
Ed è meraviglioso incontrarsi. Nascono amicizie e legami bellissimi.
Per quanto riguarda la scrittura, ascolto tutto e tengo sempre in gran conto di ogni singola cosa che mi viene detta, ogni commento e osservazione. Sono le osservazioni che mi permettono di orientarmi e spesso correggere il tiro e migliorarmi. Le osservazioni si basano sui fatti, sulle conoscenze, per cui le ascolto tutte, belle e brutte, aggiusto e cambio dove devo. Le opinioni, invece, sono personali quindi le accolgo – e se sono belle gioisco come una bambina – ma non mi faccio influenzare.
Spiego: se mi viene detto che qualcosa non funziona, io limo o cerco di limare il testo, perché è un’osservazione e se un passaggio non è chiaro per un lettore, potrebbe non essere chiaro per molti. Se invece, ad esempio, non piace un personaggio perché è antipatico, quella è un’opinione, e non posso farci nulla.

Samantha:
Le loro opinioni contano moltissimo, per me. Di conseguenza, sì… mi lascio influenzare. Per esempio quando mi chiedono a gran voce uno spin off non posso non accontentarli!



Cosa amate fare nel tempo libero?

Raffaella: 
Ecco un altro sogno nel cassetto, avere un po’ di tempo libero.

Samantha:
Leggere, guardare film e serie tv - adoro il cinema - e sicuramente stare con gli amici.



Progetti per il futuro?

Raffaella: 
Avere un po’ di tempo libero per aprire quel famoso cassetto.
Scherzi a parte, devo finire ciò che ho lasciato in sospeso, per cui mi sa che tornerò allo storico: dopo otto anni non sarà semplicissimo.

Samantha:
Tanti, troppi… e al momento un po’ mischiati tra loro, lo ammetto. Il periodo che stiamo passando non aiuta nessuno e le certezze che avevamo sono un po’ crollate… per me come per tutti. Le idee ci sono, ma hanno bisogno di maturare ancora un po’.



Adesso le ultimissime domanda sull'ultima uscita 
"Welcome to New Heaven Paradise" e "Back to New Heaven Paradise", 
come è nata l'idea di questa storia? Vi va di raccontarci?

Raffaella: 
Lascio la parola a Samantha, dico solo che è stato tanto divertente ed è stato un processo molto stimolante. Samantha ha dovuto fare i conti con la mia confusione e con un periodaccio che mi ha impedito di essere presente come avrei voluto e dovuto. Per il resto è stato bellissimo vivere a New Heaven insieme a Sam.

Samantha:
Una sera al telefono. Io e Raffaella ci siamo sentite e durante una telefonata lunga un’ora è nata l’idea dell’Universo New Heaven.



Come sono nati i personaggi?

Samantha:
Io e Raffaella siamo partite da Jeb e Amy, fratello e sorella. Da lì abbiamo creato un mondo intorno a loro, insieme.



Chi gli ha dato vita?

Samantha:
Ognuna ha dato vita ai suoi personaggi, le storie sono intrecciate e parallele, ma ognuna di loro segue la sua strada.



Ultimissima domanda, quando uscirà il seguito? Le premesse sono ottime.

Samantha:
Ancora non sappiamo, speriamo presto!





Ringrazio di vero cuore
Raffaella e Samantha per tutto!



se avete il tempo di un caffè, leggete la mia recensione su questa bellissima serie 







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