Recensione - Scritto sulla neve, di Jenny Anastan

by - dicembre 06, 2018

Eccolo qui il nuovo romanzo di Jenny, uscito il 4 dicembre per Amazon Publishing. Un romanzo natalizio, sulle seconde possibilità, in pieno stile Anastan. Una coperta calda, una tazza di cioccolato, il salotto buio, illuminato solo dalle lucine dell'albero e perché no pure Michael Bublé in sottofondo che canta "It's beginning to look a lot like Christmas..." sono elementi del kit del lettore per questa lettura dolce dolce che si legge in un baleno.

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Titolo: Scritto sulla neve
Autore: Jenny Anastan
Serie: Autoconclusivo
Genere: Contemporary romance
Casa editrice: Amazon Publishing
Data di uscita: 4 dicembre 2018 

TRAMA

Possono le parole di un testamento far diventare realtà ciò che era scritto sulla neve?

Elisa è figlia di un importante notaio di Trento ma la vita che il padre ha pensato per lei non è quella che vuole vivere. Quella l’aveva trovata ad Andalo, nella magia dei paesaggi innevati delle Dolomiti, dove aveva incontrato Matteo e l’amore vero. Ma proprio quando sta per sposarsi, la sua famiglia la fa rientrare a casa facendo leva sui suoi sensi di colpa. Così da tre anni vive in gabbia: ha perso le adorate montagne, ma soprattutto l’amore del suo ragazzo e l’amicizia di una donna speciale, Anna, la zia di Matteo.
Un giorno, però, nello studio di un notaio deve confrontarsi con due novità sconvolgenti: Anna non c’è più, portata via da un tumore, e le ha lasciato in eredità il negozio e la sua casa ad Andalo. Elisa capisce che deve seguire la volontà della zia di Matteo anche se questo significa andare contro tutto e tutti. La scelta di Anna le darà la forza di lottare per una seconda possibilità, di fronteggiare momenti bui e scoperte sconvolgenti per fare in modo che la sua vita segua la strada che era scritta indelebilmente sulla neve.

Io non sono amante della montagna, la neve mi piace solo in foto (e ho sempre gli occhi a cuore), patisco il freddo da morire, non so sciare (ma so pattinare e scendere di sedere con le palette) eppure questo romanzo mi è piaciuto davvero tanto. Essendo un'esclusiva di Amazon, e io avendo un Kobo, ho dovuto leggerlo dall'app Kindle sul cellulare. Tenendo conto che l'ho iniziato martedì sera, e mercoledì a mezzogiorno era già finito, considerando che ho dormito otto ore... Ci ho messo poco meno di cinque ore per leggerlo.


Ma io avevo solo una debolezza, ed era lui.


Il testamento di Anna, la zia del suo ex fidanzato parla chiaro: il negozio di souvenir e l'appartamento nella stessa palazzina sono suoi. E una semplice lettera, scritta di pugno con la sua calligrafia riconoscibile desta non poco i pensieri di Elisa. Anna è stata per lei, negli anni passati ad Andalo, quel piccolo paesino immerso nelle montagne trenitine, come una madre. Abbandonata Trento dopo gli studi per seguire il grande amore Matteo, aveva fatto di quella comunità la sua casa. Solo anni dopo, costretta dai genitori, Elisa ha dovuto abbandonare Matteo, i suoi genitori, la zia Anna, quel lavoro in quel negozio e tutta la comunità di Andalo per passare il resto dei suoi giorni dietro una scrivania e al braccio di un uomo che non era quello giusto per lei, ma quello giusto per i suoi. 
Quando Matteo si presenta fuori dall'ufficio del notaio pretendendo che Elisa venda tutto a lui per restare fuori dalla sua vita, Eli capisce che è ora di prendere in mano le redini e smettere di essere la marionetta dei suoi genitori. Ma soprattutto capisce che l'amore profondo che prova per il suo ex è ancora lì, radicato nel suo cuore. Il volere di Anna è molto chiaro: Elisa deve tornare "a casa". In quel piccolo paesino che l'ha accolta e amata, e che non ha preso di buon occhio la sua partenza improvvisa, quattro anni prima. 


Non avevo bisogno di voltarmi per capire chi fosse, lo avrei riconosciuto fra mille… 
lo avrei riconosciuto sempre.


Matteo fa il maestro di sci per gli impianti sportivi di Andalo, e tutto quello che vuole è tenere Elisa lontana dalla sua vita: quattro anni fa, dopo una romantica proposta di matrimonio, lei si è volatilizzata. Un semplice bigliettino, sul quale vi era appoggiato l'anello che le aveva regalato, è stato l'ultimo contatto che Matteo ha avuto con lei. Sapere, anni dopo, che parte ell'eredità della zia finirà nelle sue mani lo manda letteralmente in bestia. Perché lui sa che gli sarebbe bastato uno sguardo, perdersi di nuovo in quegli occhi che ha tanto amato, per far riaffiorare tutto l'amore che la separazione non è stata capace di cancellare. 
Odiarla, non accettarla, sminuirla e accusarla di essere quella che in realtà non è, sono gli unici modi che Matteo crede possibili per tenerla lontana dal suo cuore, che ora appartiene alla rivale di Elisa, Angelica, sua promessa sposa. 

L'amicizia con Marta, aiuterà Elisa a uscire dal negozio e riprendersi la fiducia della comunità di Andalo. A riprendersi il rispetto di tutti, ma in particolar modo quello di Matteo, che sembra avvero restio ad accettare il suo ritorno. Le vacanze di Natale sono alle porte, il paese brullica di turisti, ed Elisa non sente troppo la mancanza di Oliver, il suo fidanzato, così diverso da lei. Un uomo a cui vuole bene ma che non ama. Non sente la mancanza di Trento e della sua vita da impiegata. Non sente la mancanza della sua famiglia. Eppure Ginevra, la sorella, busserà alla sua porta per chiedere il suo aiuto. Un aiuto che Elisa non le negherà, nonostante il loro non sia un vero e proprio rapporto fraterno. 


Noi non siamo la strada che scegliamo di percorrere, quella serve a forgiare il nostro carattere; ogni ostacolo, buca, interruzione, ci aiuta a crescere. Ma solo noi possiamo dire chi siamo, e mostrare a tutti che non importa quanti bivi sbaglieremo o quante volte cadremo. Noi arriveremo alla meta. Acciaccati, con i lividi ed esausti… ma arriveremo dove ci siamo prefissati di arrivare. Perché non c’è nulla di peggio che perdersi e non trovare più la direzione: vagare per tutta la vita senza sapere dove si è davvero… è la peggiore delle torture.


Quella che ha scritto Jenny è una storia sulle seconde possibilità. In questo lei è regina! Ma non è la semplice storia di due ragazzi che si sono amati, si sono persi, e si innamorano di nuovo. No, qui si parla di seconde possibilità dell'amore in tutte le sua sfumature. L'amicizia, quella della gente di Andalo. L'amore di Matteo, l'affetto della cominutà, l'amore di una sorella che non è poi così diversa da Elisa. La manipolazione dei genitori e il loro controllo sulle loro vite hanno reso le due ragazze incapaci di compiere sbagli da cui imparare e scelte dettate dal cuore. Abbandonare Andalo anni prima non era nei piani di Elisa: solo in pochi, tra i quali Anna, avevano capito che dietro la sua fuga c'era di più. L'amore che provava al tempo per Matteo ha continuato a scandire i battiti del suo cuore, giorno dopo giorno, senza dimenticarsi mai di lui. Abbandonando l'idea dell'amore vero, ma ricordando sempre di avere avuto la fortuna di viverlo. 
Il tema della malattia trattata in questo libro non essendo parte determinante della storia non è stato approfondito in modo minuzioso, ma è giusto che sia così: si tratta dello sfondo di uno scenario che determinerà nuove scelte per Elisa. Leggendo questo libro si capisce molto bene quanto ci sia dell'animo di Jenny: l'amore per le montagne, per lo sci... Non è un romanzo studiato a tavolino, ma un romanzo che parla di posti che si porta nel cuore. Le descrizioni e le sensazioni, ne sono certa, sono quelle che lei stessa prova o ha provato passeggiando per Andalo o venendo giù in picchiata da quella pista da sci che descrive così bene. 
La cosa che mi è dispiaciuta è il fatto che Jenny non ci abbia spiegato, o almeno, non abbia spiegato a Matteo, il perché dell'abbandono di Elisa. Viene citato dal padre il fatto che già una volta li aveva divisi, ma non ci è dato sapere come Matteo - a parte lo stranimento per le parole dell'ex suocero - prenda la situazione una volta conosciuta la verità. 
Ma questa storia sapra scaldarvi il cuore, in questi giorni prefestivi, tra una decorazione e l'altra, tra un jingle di Natale e l'altro. 
Un bel regalo per gli amanti dei second chances: Jenny anche questa volte mette ero su bianco una delle più antiche dicerie: l'amore - in qualunque sua forma - vince sempre su tutto


Sandy


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6 Comments

  1. Io adoro la montagna sia in estate che in inverno anche se non so sciare! Questa storia sembra davvero carina e adatta al periodo!

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    1. Lo è decisamente! una coccola che ti tiene compagnia per qualche ora, perché non è nemmeno lunghissimo! :)

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    1. Te lo consiglio caldamente. E' una storia semplice ma capace di scaldarti il cuore in queste giornate fredde e festose! Poi fammi sapere :)

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