Recensione "Last night", di Irene Viola

by - febbraio 27, 2018

Buon martedì anime! La neve ha devastato mezza Italia, ma da me solo vento e tanto, tanto freddo. Quale migliore occasione per accoccolarsi sotto il piumone e portare a termine una lettura? Vi parlo oggi di "Last Night", di Irene Viola, uscito self la scorsa settimana. Se l'ashtag #iostoconbecca è quello che più fa scalpore in questi giorni nel gruppo autrice di Irene io ne lancio un altro. #iovogliojulian! 😉😉









Titolo: Last night
Autore: Irene Viola
Serie: Non fa parte di una serie
Genere: Contemporary Romance
Casa Editrice: Self Publishing
Data di uscita: 21 Febbraio 2018
Il mio giudizio: 💓💓💓 e mezzo

https://www.goodreads.com/book/show/37542760-last-night?from_search=true

Affascinante.
Di successo.
Bellissimo.
Sono questi i segni particolari di uno degli avvocati più promettenti di tutta Los Angeles. 
È spietato nel lavoro e con le donne. Nessuna frequenta il suo letto troppo a lungo. Julian adora la sua vita e, ancor di più, il sesso senza impegni. È durante di uno di quegli incontri che si ritrova fra i piedi una ragazza che diventerà da subito la sua ossessione.
Alexandra non lo conosce e già lo odia. Julian rappresenta il prototipo di uomo che ha sempre evitato, ma come può tenerlo alla larga se le loro strade si intrecciano in continuazione?
Per entrambi, l’altro diventa una sfida.
Lui vuole portarla a letto.
Lei non vuole cedere.
Nessuno dei due però ha fatto i conti con l’amore. 



Cresciamo con la convinzione che: se è troppo bello per essere vero, allora non è vero. Sbagliato. Non ci si procura dolore se neppure proviamo ad afferrare qualcosa che è vicino a noi.



Julian è un avvocato di successo restio alle relazioni ma molto portato per le avventure da “una volta e via”. Odia dover rispondere alla domanda “Quando ci rivediamo?” così come odia perdere una causa. Ma questo non lo ha mai provato, perché è un vincitore nato. Incontrare Alexandra per lui si trasforma nell’ennesima sfida: un'altra preda da far crollare e ansimare nel suo letto. Lui, così dannatamente bello e schivo allo stesso tempo, è determinato a portarsi a letto Alex, quasi come lei fosse il suo premio ambito.

Alexandra invece vede in lui un “donatore di orgasmi multipli”, complice il fatto di averlo sentito svolgere piacevoli attività fisiche con la sua migliore amica Becca. Le sembra di tornare indietro, quando ancora andavano al college e le scene erano gemelle di quelle che Alex vive ora: uomini che sgattaiolano dai letti la mattina presto dopo un caffè e un “spero di incontrarti di nuovo”. L’unica cosa che viene memorizzata è un numero di telefono, seguito da uno scialbo “richiamami”. Probabilmente numeri salvati in rubrica come “Sconosciuto del bar”, “Sconosciuto del locale sulla spiaggia”, “Non richiamare assolutamente” e così via. Alex questo mondo non lo conosce, perché è sempre stata innamorata di Greg, il fidanzato con il quale sarebbe dovuta convolare a nozze, se non avesse scoperto il suo tradimento. Andarsene dalla casa che condividevano e raccogliere la sua vita in qualche scatolone è stata la decisione più semplice che Alex abbia mai preso in vita suo, così come quella di tornare a vivere con Rebecca. Di certo non si aspettata di trovare Julian nel suo cammino, che da subito ha messo in chiaro che avrebbe potuto concederle sesso fino allo sfinimento, ma nessun genere di sentimenti.
Come può una ragazza ligia all’amore vero, cedere e svendersi per del sesso? Ma lui è ovunque, i suoi baci, le sue labbra, sono ormai tatuati nella sua anima. Alex, forse non troppo convinta, decide di lasciarsi andare per una volta, e concedersi a lui per una sola notte. Last night, come la chiama lei. Una notte che si trasforma in due, e che poi diventano tre…


«Allora accetta» concluse, come se quella fosse la soluzione a ogni mio problema. E io non ne ero molto sicura, qualcosa mi diceva che sarebbe stata la causa di altro che ancora non conoscevo. Ma davanti ai suoi occhi chiari, e a quelle labbra su cui avrei tanto voluto posare le mie, non potei non pensare alle parole di Becca. Forse era vero che mi serviva un uomo come lui, di quelli che fanno dimenticare i problemi. Eppure ero davvero sicura che non ne creasse di nuovi? Come facevano gli altri a non innamorarsi? Io ne sarei stata capace?



Ma il cuore fino a che punto può nascondere i sentimenti? E soprattutto, Julian riuscirà a mantenere la facciata di uomo disinteressato alle relazioni? Alex è l’unica che non gli chiede niente, l’unica che però torna sempre da lui. Questo gli piace, ma in un modo diverso, un modo che gli permette di guardarla negli occhi e vederla davvero. Vedere che lei si sta innamorando, e che lui inizia a provare qualcosa, che va oltre all’atto fisico dell’amarsi tra le lenzuola. Ma il pregiudizio di Alex, che lo ritiene capace solo di balzare da un letto all’altro, lo feriscono più di una causa persa. Questo fa nascere in lui la volontà di dimostrarle che si sbaglia, che non è vero che lui non è in grado di amare.


Tu mi respingi mentre io ho sempre più voglia di afferrarti.


Dietro l’angolo però compare Greg, intenzionato a tornare nella vita di Alexandra, a ricostruire quello che avevano prima del tradimento, ad essere di nuovo il suo porto sicuro. Prova in tutti i modi a fare capire ad Alex che tra loro non è mai cambiato niente, che quel tradimento è servito come pausa tra di loro per capire che non avrebbero potuto esistere l’uno senza l’altro.

Quello che trionfa è l’amore, quello maturo, che traspare dagli occhi e batte nel cuore.


Era cominciata con l’arrivo sotto il portico di Becca e poi era terminata con il fracasso della porta chiusa. Cosa avevano in comune l’inizio e la fine? Julian.


Trovo che la scrittura di Irene sia delicata ed elegante, nonostante qualche periodo sia di dubbia comprensione, ma niente che intralci la storia in sé. Ho iniziato a conoscerla leggendo il suo “Racconterai di noi”, che potete trovare recensito qui, e il suo stile leggiadro mi aveva incantata. Traspare il suo essere, ne sono certa, anche se non la conosco bene. La storia che ha cucito è delicata, nonostante si basi su indecisioni e voglia di abbandonarsi il passato alle spalle. Per Alexandra, Julian è il diversivo per non pensare al tradimento del suo ex fidanzato, per non pensare di non essere mai la prima scelta, di essere sempre quella che resta a guardare. Quando in realtà, lei è la scelta di qualcuno, è lei che qualcuno guarda con ardore. Di qualcuno che la vuole e la ama da subito, ma troppo preso da sé stesso non è in grado di comprenderlo. Julian non ha mai affrontato sentimenti così importanti come l’amore, perché sempre accantonato per la mera passione di una notte. E se fosse lui ad avere bisogno di una last night? Se fosse lui ad avere bisogno di Alex in un modo che non ha mai ritenuto possibile? Se fosse lui ad essersi innamorato di lei? Come si combatte contro un amore che apparentemente non è corrisposto? Alex è determinata a lasciarsi alle spalle i sentimenti, ma il luccicare degli occhi di Julian e i battiti del suo cuore tradiscono questa sua volontà. Greg è la sicurezza di un amore costruito nel tempo, diventato ormai semplice quotidianità. Ma non è forse più facile tornare indietro verso qualcosa che già si conosce piuttosto che rischiare di perdere tutto per un amore totalizzante?


I sentimenti facevano troppo male e non capivo perché avevo voluto rischiare. Qual è il lato positivo di affidare il proprio cuore a qualcuno che potrebbe distruggerlo?

Sandy 

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