Waiting for RARE 2018 - Recensione Non mi piaci ma ti amo, di Cecile Bertod

by - febbraio 01, 2018

Eccoci qui con una nuova rubrica! In vista del RARE di Roma del 23 giugno mi sono ripromessa di leggere alcuni libro di autrici tradotte in italiano. Non sapete cosa sia il RARE? Poco (beh insomma...) male! Vediamo se possiamo fare un bel paragone... Avere presente le Comicon? Dove andate a incontrare gli attori preferiti delle vostre serie? Ecco, il RARE è una Comicon delle autrici romance, con l'aggiunta di megafusti da copertina niente male. Ma torniamo alla rubrica... Ho già letto molti libri di autrici del RARE che sono tra le mie preferite, ma ho pensato di leggere buona pare anche di quelle a me sconosciute. Ho iniziato con Cecile Bertod (non avevo mai letto nulla di suo ma gli scaffali delle librerie sono pieni dei suoi libri!) leggendo "Non mi piaci ma ti amo". Perché? Perché Sandy, la protagonista, si chiama come me... 

 




Titolo: Non mi piaci ma ti amo
Autore: Cecile Bertod
Serie: Non fa parte di una serie
Genere: Contemporary romance
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Data di uscita: 19 febbraio 2015
Il mio giudizio: 💓💓💓💓


Thomas e Sandy: lui nobile, ricchissimo, lei di una comune famiglia londinese. I genitori di Sandy sono molto amici del nonno di Thomas, per questo trascorrono sempre le vacanze estive a Canterbury, in una favolosa residenza, ma Sandy odia andarci, perché detesta Thomas. I due si perdono di vista finché… un giorno il nonno di Thomas muore, il suo testamento viene aperto, così il ragazzo si trova di fronte a un annuncio sconvolgente: il nonno gli lascia tutto, ma a patto che lui metta la testa a posto e si sposi. E con chi? Con la ragazza che secondo il nonno fa per lui, proprio quella Sandy Price che non vede da almeno dieci anni. Nel testamento il ricco signore ha previsto tutto nei minimi dettagli. Chi dei due rifiuterà, perderà l’eredità. E se nessuno dei due accetterà, l’intero patrimonio andrà in beneficenza. Sandy si trova in una strana situazione: è disoccupata e sta per comprare un bistrot da ristrutturare con le sue amiche. Ma la banca all’ultimo momento non le concede il finanziamento. Perciò, di fronte all’ipotesi di avere i soldi necessari al suo progetto, accetta la proposta di Thomas. Viene celebrato un finto fidanzamento per aggirare le rigide regole fissate dal nonno, finché qualcosa di inatteso sembra accadere tra i due. Ma l’happy ending è lontano, perché quando il sogno del nonno sta per essere coronato, ecco che sul più bello, proprio in una chiesa, scoppia il putiferio. E non sarà facile, per Thomas, riacciuffare il perduto amore…



«Sai qual è il tuo problema?»
 «Tu», mi risponde secco.


In guerra e un amore, tutto è lecito. E questo, Sandy e Thomas lo sanno bene. E complice il vecchio Sir Roger, che li tormenta dall'aldilà, si troveranno a dover passare molto tempo assieme...
Dieci anni. Sono passati dieci anni da quando Sandy, giovane adolescente tutt'altro che femminile, non vede Thomas, rampollo di una famiglia londinese amica dei suoi genitori. Anni e anni di estati passate insieme a lui, e per questo odiate, sono state abbandonate nei ricordi più reconditi. Dieci anni dove tra gli studi, il master e le esperienze all'estero... Sandy è rimasta al verde. Ha un sogno però: aprire un bistrot con le sue amiche. Ma come fare se la banca non le concede il prestito?

Thomas ha perso i genitori appena adolescente, vivendo così con il nonno. Garden House era l’unica occasione che aveva per incontrare Sandy durante le estati. Dopo il loro primo bacio, mai dimenticato, Thomas ha capito che Sandy era l’unica che lo capisse davvero. Ma impacciati e troppo orgogliosi, non si sono mai dati l’occasione per parlarne. Così, anno dopo anno, Sandy non è mai tornata a Canterbury…

Dieci anni dopo un invito inaspettato proprio da Thomas la mette un po’ in allarme. Cosa potrebbe spingere il giovane a volerla rincontrare? E soprattutto cosa ci fa un avvocato con lui? La questione è semplice: Sir Roger, in punto di morte, ha espressamente dichiarato che Thomas avrebbe ereditato tutto a una condizione: si sarebbe dovuto sposare con Sandy. Il che è assurdo, perché quei due si odiano e si sopportano a stento. Perciò con un raggiro Thomas riesce a convincerla… D’altronde a Sandy servono i soldi per aprire il suo nuovo bistrot e a Thomas serve solo che lei lo pianti prima del matrimonio… sarebbe stato tutto incredibilmente perfetto se lei non avesse scoperto il suo gioco. Una convivenza forzata che si trasforma in una vera e propria guerra all’ultimo dispetto.


Allora perché non riesco ad allontanarmi? L’orgoglio, ecco cosa mi trattiene. Il mio orgoglio ferito. Quella piccola parte di me che reclama vendetta. Da qualche parte, nel profondo, c’è ancora quella ragazzina ingenua che sognava il suo principe azzurro a occhi aperti. Perché in fondo siamo fatte così, non c’è nulla da fare. Vogliamo realizzarci, fare carriera, renderci indipendenti, ma non c’è nulla che ci faccia battere il cuore più di un bacio e cresciamo aspettando il momento in cui incontreremo l’anima gemella, come se da questo dipendesse il nostro destino.



Cosa succede se poi le cose si complicano e quella che può sembrare un’apparente messa in scena ha del vero? Cosa succede se durante la festa di fidanzamento, un bacio sancisce la fine della guerra e l’inizio dell’amore? Perché è questo che accade… almeno, per Thomas. Il suo atteggiamento cambia nei confronti di Sandy, che cerca di nascondere il suo palese interessamento continuando con la sua strategia di guerra. Però poi lui con la scusa del lavoro la porta a fare una piccola crociera su uno yatch… siamo ancora in guerra?



Lo vedi? Sei così bella che non riesco più neanche a controllarmi!
Cerca di essere paziente. Non mi ero mai innamorato prima d’ora.



Bugia o verità? Sono davvero destinati a passare il resto della loro vita assieme come aveva previsto Nonno Roger? Oppure Sandy si rende conto di non poter andare più avanti con questa messa in scena perché ormai troppo coinvolta?



«Mi sei mancata tantissimo», gli sento mormorare tra i miei capelli.
«Credevo non volessi più vedermi».
«È vero», ammette ridendo. «Ed è durata per ben otto minuti. Il tempo di rientrare in casa e di accorgermi che eri partita».



Occhi a cuoricino per me, che non ho fatto altro che ridere a crepapelle e sorridere di felicità di fronte ai gesti romantici e non premeditati di Thomas. Una commedia frizzantissima, simpaticissima e molto romantica sul finale, che riuscirà a sciogliere anche i cuori più freddi. Ah, questa Sandy non mi somiglia per niente… lei è molto più simpatica!
Quattro cuori per questo libro! E sicuramente non sarà l’ultimo della Bertod che leggerò!





Sandy

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