Recensione "L'incastro (im)perfetto", di Colleen Hoover

by - febbraio 22, 2018

Le mie riletture continuano. Sentivo il bisogno e la necessità di rileggere questo romanzo da tanto tempo. Uno di quelli che ti entra dentro, e che non ti lascia più. Che ti fa ridere, ti fa soffrire, ti fa amare, ti spezza il cuore e ti fa amare ancora. Un romanzo da leggere almeno una volta nella vita...






Titolo: L’incastro (im)perfetto
Autore: Colleen Hoover
Serie: Non fa parte di una serie
Genere: Contemporary romance
Casa Editrice: Leggereditore
Data di uscita: 27 agosto 2015
Il mio giudizio:💓💓💓💓💓



Quando Tate Collins trova il pilota Miles Archer svenuto davanti alla sua porta di casa, non è decisamente amore a prima vista. Non si considerano neanche amici. Ciò che loro hanno, però, è un’innegabile reciproca attrazione.
Lui non cerca l’amore e lei non ha tempo per una relazione, ma la chimica tra loro non può essere ignorata. Una volta messi in chiaro i propri desideri, i due si rendono conto di aver trovato un accordo, almeno finchè Tate rispetterà due semplici regole: mai fare domande sul passato e non aspettarsi un futuro.
Tate cerca di convincersi che va tutto bene, ma presto si rende conto che è più difficile di quanto pensasse. Sarà in grado di dire di no a quel sexy pilota che abita proprio accanto a lei?

I cuori si spezzeranno, le promesse saranno rotte, le regole infrante…



Colleen Hoover è la regina del romance. Devo ancora trovare qualcuno che non sia appassionato ad almeno una delle sue storie. Ringraziando ancora Audible, mi sono sentita in dovere (no, non è vero, è un desiderio che avevo da tempo) di rileggere uno dei libri che più mi sono piaciuti. Ho iniziato con “Uno splendido disastro” che è un libro che amo (o amo il protagonista? Mah…) e mi sono gettata a capofitto in questo. L’incastro (im)perfetto, Ugly Love nel suo titolo originale, saprà spezzare i vostri cuori e rimettere insieme i cocci, rendendoli più forti di prima.

Tate Collins ha ventitré anni e ha deciso di rimettersi sui libri per poter diventare infermiera anestesista. Per farlo è costretta a spostarsi da San Diego, città natale, a San Francisco, dove vive il fratello pilota. Da sempre hanno un legame stupendo, e per Tate sarà una gioia poter passare del tempo con lui tra un viaggio e l’altro. Il suo arrivo in città prevede che Cap (il portiere) la aspetti all’ingresso e che di fronte la porta di casa di suo fratello ci sia un uomo completamente sbronzo che le blocca l’entrata. Quell’uomo, altri non è che Miler Archer, amico e vicino di casa di Corbin, fratello di Tate.

Miles, come Corbin, fa il pilota per una piccola compagnia commerciale. Il suo passato ci verrà raccontato mano a mano che sfogliamo le pagine, e ci farà capire un po’ alla volta il perché delle sue scelte. Un tempo felice, c’è stato un attimo nella sua vita che ha distrutto tutto. Che lo ha reso il guscio di un uomo senza sentimenti, incapace di provare emozioni vere. Solo la paura, il terrore e il senso di colpa sono ammessi. Ed è così da sei anni. Sei anni nei quali non si è concesso il lusso di innamorarsi come quando aveva diciotto anni, perché ogni cosa bella, lui la distrugge.
L’arrivo di Tate, e l’attrazione che prova nei suoi confronti non lo aiuteranno a mantenere salde queste decisioni, al punto che si spingerà a volerla per il mero piacere fisico. Nessun coinvolgimento, solo tanta tanta tanta passione. E solo due regole da rispettare.



«Non chiedere del mio passato» dice fermamente «e non aspettarti mai un futuro.»


Tate si convince di potercela fare, nonostante voglia con tutta sé stessa abbattere non solo queste stupide regole, inondando Miles di domande, ma anche i muri che non le permettono di vederlo per l’uomo straordinario che in realtà è. Miles non si lascia andare, non permette a Tate di vederlo davvero. Le sue regole le rispetta alla perfezione, senza mai illudere Tate promettendole un futuro che non avrebbe, e un amore che in realtà non prova. C’è troppo dolore dentro di lui per permettersi di amare ancora. Non avrebbe amato mai nessuno dopo Rachel. Non può più amare nessuno come aveva amato Rachel.


«Sono io che non vuoi amare, o è con l’amore in generale che non vuoi aver più a che fare?»
Mi allontana dal petto così da potermi guardare mentre mi risponde. «È l’amore in generale che non voglio, Tate. Mai più. Mentre sei tu in particolare che...
voglio
M’innamoro e mi disinnamoro e m’innamoro di nuovo di questa risposta.



Per Tate è in grado di fare di andare oltre i limiti che si è imposto? Riuscirà a permettersi di annegare, ma questa volta in un amore diverso e… indispensabile?

I personaggi di Colleen Hoover hanno sempre qualcosa di speciale. Tate ha la “sindrome da crocerossina”, perché vorrebbe salvare Miles ad ogni costo con il so amore puro. Perché lei non è in grado di mantenere separate le due cose, non riesce a non farsi coinvolgere da Miles. Non quando lui la reputa così fondamentale. La loro relazione basata solo sul sesso incontra non pochi ostacoli. Lei è l’unica che lo vede, e questo terrorizza Miles. Un uomo spezzato dentro, complice il passato che gli ha portato via la forma più pura dell’amore. Un uomo che merita di essere amato, e di amare a sua volta. Un uomo che proverà a resistere con tutto sé stesso…



«Il dolore non andrà mai via, Miles. Mai. Ma se ti concederai di amarla lo sentirai solo qualche volta, invece di permettergli di consumare tutta la tua vita.»


Indimenticabile. Voi lo avete letto?


Sandy

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