Recensione - Amami adesso, di Pepper Winters

by - ottobre 20, 2017

Siamo al libro numero 4 di questa serie. Ho già terminato anche il quinto e mi sono fiondata e leggere il sesto, piano piano posterò tutti i miei pensieri. Mano a mano che si va avanti le domande sospese trovano risposte, l'odio si accumula, l'amore cresce. Piano piano scopriremo se ci sarà un lieto fine per i nostri protagonisti.




Titolo: Amami Adesso
Autore: Pepper Winters
Serie: Indebted Serie #4
Genere: Dark romance
Casa Editrice: Newton Compton Edizioni
Data di uscita: 2 luglio 2017
Il mio giudizio: 💓💓💓💓





«Lei mi ha guarito. Poi mi ha distrutto. L’ho lasciata libera. Ma siamo insieme. Saremo insieme fino in fondo. Le regole di questo gioco antico non possono essere infrante». Nila Weaver non si riconosce più. Ha lasciato il suo amante, il suo coraggio, e le sue promesse. Due debiti sono stati saldati. Ne mancano ancora troppi… Jethro Hawk non si riconosce più. Ha abbracciato tutto ciò da cui era sempre fuggito, e ora deve affrontare una punizione peggiore di quel che temeva. È quasi arrivato il momento. Bisogna pagare. Il terzo debito sarà la prova definitiva. 




Avevano trovato la pace. Avevano capito di essersi innamorati, e non solo per sconfiggere l’uno la famiglia dell’altro. Avevano dato l’uno il proprio cuore all’altro. Ma il destino li ha divisi di nuovo. Il destino, vestito con giubbotti di pelle, strafottenza e cattiveria. Cut Hawk.
Nila, contro la sua volontà, ha dovuto abbandonare Jethro, lasciandolo alla sua famiglia di farabutti il cui unico obiettivo è quello di distruggerne un’altra. La lotta tra Weaver e Hawk non è ancora finita. Ma la polizia, grazie all’aiuto del fratello di Nila e del sostegno dei social media, è riuscito dove nessuno sperava: ha sottratto Nila al potere degli Hawk. I giochi non si possono definire chiusi, non finché non sarà ripagato l’ultimo debito.
Nila torna a Londra, lontana da Hawksridge Hall, lontana da Jethro, lontana dal futuro che avevano sognato, troppo presto.



Mi irrigidii, aspettando di provare una sorta di rimorso nel distruggere la sicurezza che avevo sull’anima di Nila. La notte in cui l’aveva firmato, Nila aveva acconsentito a cedermi tutti i diritti su di lei e ad appartenermi. Ma non ci fu mai la speranza di un lieto fine, non per noi, non per me.



Cut, pur non avendo propriamente alcun diritto su Nila, sa dove colpire il figlio: è un qualcosa che ha già sperimentato, capisce le mosse di Nila come se riuscisse a leggerle il pensiero, ma in realtà sono le stesse mosse che aveva provato ad usare sua madre Emma con lui. Ogni Weaver che fosse stata condannata a portare a termine la tradizione dei debiti, aveva cercato di far innamorare un Hawk. Vedendo il cambiamento del figlio nei confronti della giovane stilista, lo mette di fronte ad una scelta: o la morte o la vita. La morte sarebbe stata devastante, Nila non lo avrebbe mai accettato, seppur ora al sicuro con la sua famiglia. La vita, per Jethro, sembrava più tollerabile: era assurdo vivere in un mondo dove l’amore della sua vita non esistesse, non più, ma la droga che gli aveva procurato suo padre lo avrebbe aiutato, lo avrebbe fatto tornare il figlio che gli era stato impartito di essere: quello che non ha pietà, quello che non ama, quello che avrebbe portato a termine quell’orribile tradizione di famiglia e stavolta, senza fallire. Le pastiglie prendono il controllo della vita e dei sentimenti di Kite, che piano piano torna a nascondersi dietro l’anima ghiacciata che gli ha fatto compagnia fino al quel giorno di qualche mese fa, quando gli occhi di Nila si sono incatenati ai suoi.



«Sono stata così incredibilmente stupida. Su tutto».
Aprii la bocca per dire che ero d’accordo, per affondare ancora di più la lama nella sua infelicità. Ma… non ci riuscii.
Nessuna droga mi rendeva capace di farla precipitare in una sofferenza più profonda di quella che già provava.
Non sarei stato in grado di sopportare il contraccolpo, per non parlare dell’agonia che rapidamente si stava impossessando del mio cuore.
Pensavo che le pillole mi avrebbero salvato; Nila non era l’unica a essere stata stupida.
Siamo fottuti entrambi e sta a me nascondere i miei problemi, così Cut la lascerà stare.

Nila torna a Hawksridge, e il Jethro che si trova davanti non è l’uomo che credeva di amare: è uno che invece, recita molto bene. Recita la parte del figlio perfetto, lieto di sentirsi dire da suo padre quanto sia fiero di lui. Parole che non hanno importanza, ma che si mescolano all’effetto delle droghe che Jethro non smette di assumere. Sono parole di poco conto, perché non fanno altro che dimostrare quanto sia viscido Cut. Nila non molla un colpo, affronta l’amore per Jethro a testa alta, cercando di riconquistare i suoi ricordi, che non se ne sono mai andati né dalla testa, ma neanche dal cuore del primogenito Hawk. E in un momento di sconforto, Jethro cala il sipario. Toglie gli abiti di scena. Si spoglia dei suoi peccati, della sua malattia, si spoglia dei suoi sentimenti. E ammette finalmente quello che Nila sa già.





«Ho bisogno che tu sappia che ti adoro. Ti venero. Non ti amo soltanto, Nila Weaver. Ti custodisco come un tesoro. Non ho mai avuto niente di così maledettamente prezioso come te».



Ma non c’è più tempo. Il terzo debito è lì, che aspetta di essere saldato. Proveranno in tutti modi a estorcere Cut e Daniel, fratello di Jethro e alleato del padre. Kes sosterrà Kite in quella folle impresa, evitando così ti spezzare l’anima così forte e così allo stesso tempo tremendamente debole di Nila. Jethro non avrebbe mai permesso a nessuno di toccarla, di punirla costringendola a soffrire. Kes in questo sarà di aiuto, riuscirà, seppur per poco, a fingere di fare quello che gli è stato imposto dal padre. Jethro potrà contare sull’appoggio del fratello, e cercherà di evitare il peggiore dei mali: quello di veder svanire l’amore di Nila dai suoi occhi. Perché non può permettere che il terzo debito venga portato a termine.

È iniziato tutto con una partita di poker, e lui ha la mano migliore: quella di suo fratello. Ma non basta. Non basta se tuo padre è Cut Hawk e tiene più a una stupida tradizione che ai suoi figli. Scoperto l’inganno, non si fa scrupoli a uccidere due dei suoi figli. Alla fine la morte vince su tutto. Nila avrà la forza necessaria di porre fine a tutto questo: combatterà per vendicare l’uomo che ama.

Il finale è straordinario, ma prima, ho faticato un po’ nella lettura. Il Jethro che avevo imparato ad apprezzare nel terzo libro, quel Jethro di cui anche io mi sono innamorata, per tutta la storia, fino ai capitoli finali, non c’è. O per lo meno, non si mostra agli altri. I suoi pensieri, il suo amore per Nila, sono sempre lì, ma non possono essere mostrati. Quando si presenta nelle stanze di Nila e si mostra nei suoi pregi, nei suoi difetti, nei suoi peccati e nei suoi sogni, tutto quello che avevo letto prima aveva smesso di esistere. È così struggente ed emozionante che le quattro stelle vanno soprattutto per questo.


Sandy

 

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