SPILL THE TEA - Due chiacchiere con Sabrina
Buongiorno mie splendide Romance Addicted! Oggi vi parlerò dell’ultimo libro di Rebecca Quasi, autrice della quale vi ho già accennato in precedenza, ma che, con ogni nuova lettura, fa sempre breccia nel mio cuore. Pubblicato in self il primo maggio 2024 “Non più di dieci parole”, è qualcosa di meraviglioso, che non posso che stra-consigliarvi…
TRAMA
L’esistenza dell’avvocato Nicola Maschieri scorre placida in serena monotonia e profonda dedizione al lavoro, fino al giorno in cui il posto di Procuratore Reggente viene assegnato alla dottoressa Francesca D’Aragona. Tra i due scatta da subito un’affinità che va oltre la rivalità professionale e che mette in discussione la vita di entrambi. Il matrimonio in crisi di Francesca si scontra ben presto con la prepotenza di un sentimento che solo la forza di volontà può tenere a bada. Provare a negarlo, nascondendo la testa sotto la sabbia, si rivela impossibile. Nicola si schiarì appena la voce, Francesca d’istinto si voltò dalla sua parte, lui le sorrise, lei attese una frazione di secondo e poi rispose mostrando la dentatura bianchissima. Sì, era lei, quella introvabile. In parte c’era già arrivato, ma in quel momento ne ebbe la conferma. Saperlo gli mise l’animo in pace. Ora poteva distruggerla in aula.
Ma quanto sono felice di aver ritrovato la famiglia Dalfiume-Maschieri? Molto, non c’è che dire…
“Il gigante con il violino” è stata una storia ricca di sentimenti, passione, amore tra un uomo e una donna ma anche tra un figlio, la sua mamma adottiva e quella naturale. Con il suo modo straordinario di scrivere, Rebecca ci ha fatto conoscere tre splendidi individui (Giovanni, Margherita e Diego) capaci di creare una grande famiglia unita e affiatata, seppur con qualcuno da rimettere in carreggiata e qualcun altro pronto sempre a dare una mano. E poi, ovviamente, l’amore tra Diego ed Elena.
Nicola è sempre stata una figura interessante e di rilievo, ma in “Non più di dieci parole” è il protagonista indiscusso. Avvocato penalista con una certa fama alle spalle, (tanto da essere definito “lo squalo bianco”), conoscerà Francesca, trasferitasi da poco con il marito Pietro e i due figli adolescenti, in quanto appena nominata Procuratore Reggente. Francesca è bella, impossibile non notarla, oltre ad essere davvero brava nel suo lavoro. Un primo scontro in aula li porterà a rendersi conto di che pasta siano fatti entrambi, e questo sembra già un motivo più che sufficiente per voler mantenere le distanze l’uno dall’altra. Non sarà l’unico pretesto, (scosse di terremoto a parte), che li porterà a cercare di ignorarsi il più possibile. Poi una circostanza, una decisione, il passare degli anni, un fil rouge ad unirli in sole 10 parole.
Nicola e Francesca sono stati due protagonisti meravigliosi, i quali hanno fatto le loro scelte, che mio malgrado, ho condiviso e apprezzato. Un sentimento profondo, una certezza, quella che ha Nicola inerente ai propri sentimenti, da lasciare sconcertati. Da parte sua nessun tipo di persuasione, un gran rispetto reciproco, la consapevolezza che il tempismo non sia dalla loro parte e il momento non sia quello giusto per poter pensare a sé stessi. Ma il sentimento rimane lì, vivo, profondo, ad attendere di poter essere vissuto. Francesca e Pietro genitori, obiettivi, complici, amici, prima di ogni altra cosa, per i figli. Tutti i personaggi, a mio avviso, hanno ricoperto un ruolo imprescindibile. Ironico, profondo, ben scritto, ovviamente adorato. Anche l'immagine di copertina!
Aspetto i vostri feedback.
Al prossimo venerdì.
SABRINA
0 Comments