SPILL THE TEA - Due chiacchiere con Sabrina

by - febbraio 02, 2024


Buongiorno cari lettori!!
Il venerdì con la rubrica “Spill the tea” mi piacerebbe condividere con voi sensazioni, emozioni, giudizi su letture "pink", "yellow"  varie ed eventuali, recenti e non, in maniera più breve, meno formale e un po’ più fuori dai denti rispetto ad una classica recensione.
Vorrei inaugurare il nuovo anno con la recentissima uscita, a Novembre 2023, dell’ultimo libro di Donato Carrisi “L’educazione delle farfalle”.





TRAMA

La casa di legno brucia nel cuore della notte. Lingue di fuoco illuminano la vallata fra le montagne. Nel silenzio della neve che cade si sente solo il ruggito del fuoco. E quando la casa di legno crolla, restano soltanto i sussurri impauriti di chi è riuscito a fuggire in tempo.
Ma qualcosa non è come dovrebbe essere. I conti non tornano. E il destino si rivela terribilmente crudele nei confronti di una madre: Serena.
Se c’è una parola con cui Serena non avrebbe mai pensato di identificarsi è proprio la parola «madre».
Lei è lo «squalo biondo», una broker agguerrita e di successo nel mondo dell’alta finanza. Lei è padrona del suo destino, e nessuno è suo padrone.
Ma dopo l’incendio allo chalet tutto cambia, e Serena inizia a precipitare nel peggiore dei sogni. E se l’istinto materno che lei ha sempre negato fosse più forte del fuoco, del destino, di qualsiasi cosa nell’universo?
E se davvero ci accorgessimo di amare profondamente qualcuno soltanto quando ci appare perduto per sempre?


Il bello dei  thriller o gialli, come tutti sappiamo, e’ il coinvolgimento a livello psicologico, la determinazione che poi tutti mettiamo  nel voler trovare il bandolo della matassa in aggiunta ad un’inevitabile , almeno per me, ansia emotiva per lo più costante, a volte crescente fino alla fine. Carrisi è uno scrittore che apprezzo molto, dalla trilogia di Marcus(che ho adorato), non ho potuto non leggere ogni suo libro.
Alcuni davvero brutali.
Anche nel libro "L’educazione delle farfalle" la scrittura di Carrisi è sempre inappuntabile e il coinvolgimento nella lettura è totale, costante. Mi sento però di affermare che questo libro ha qualcosa di diverso rispetto ai precedenti. Vi è una parte dedicata ai sentimenti della protagonista, alle difficili dinamiche che caratterizzano il suo rapporto con la figlia, al quale ne consegue una profonda introspezione che la porterà a cambiare totalmente la sua vita(in meglio, potendo esprimere il mio parere). Un innamoramento, momenti intimi, più suspense che crimine a mio avviso, una morale, un finale inquietante.
Tutto ciò è un po' il filo conduttore del racconto di pari passo però, con quelli che sono gli aspetti tipici del thriller.
Mi raccomando, da leggere assolutamente e aspetto i vostri feed- back.

Al prossimo venerdì.

SABRINA

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