SPILL THE TEA - Due chiacchiere con Sabrina
Buongiorno cari lettori!!
Il venerdì con la rubrica “Spill the tea” mi piacerebbe
condividere con voi sensazioni, emozioni, giudizi su letture "pink", "yellow" varie
ed eventuali, recenti e non, in maniera più breve, meno formale e un po’ più
fuori dai denti rispetto ad una classica recensione.
Vorrei inaugurare il nuovo anno con la recentissima uscita, a
Novembre 2023, dell’ultimo libro di Donato Carrisi “L’educazione delle
farfalle”.
TRAMA
La casa di legno brucia nel cuore della notte. Lingue di fuoco illuminano la vallata fra le montagne. Nel silenzio della neve che cade si sente solo il ruggito del fuoco. E quando la casa di legno crolla, restano soltanto i sussurri impauriti di chi è riuscito a fuggire in tempo.
Ma qualcosa non è come dovrebbe essere. I conti non tornano. E il destino si rivela terribilmente crudele nei confronti di una madre: Serena.
Se c’è una parola con cui Serena non avrebbe mai pensato di identificarsi è proprio la parola «madre».
Lei è lo «squalo biondo», una broker agguerrita e di successo nel mondo dell’alta finanza. Lei è padrona del suo destino, e nessuno è suo padrone.
Ma dopo l’incendio allo chalet tutto cambia, e Serena inizia a precipitare nel peggiore dei sogni. E se l’istinto materno che lei ha sempre negato fosse più forte del fuoco, del destino, di qualsiasi cosa nell’universo?
E se davvero ci accorgessimo di amare profondamente qualcuno soltanto quando ci appare perduto per sempre?
Il bello dei thriller o
gialli, come tutti sappiamo, e’ il coinvolgimento a livello psicologico, la
determinazione che poi tutti mettiamo
nel voler trovare il bandolo della matassa in aggiunta ad un’inevitabile
, almeno per me, ansia emotiva per lo più costante, a volte crescente fino alla
fine. Carrisi è uno scrittore che apprezzo molto, dalla
trilogia di Marcus(che ho adorato), non ho potuto non leggere ogni suo libro.
Alcuni davvero brutali.
Anche nel libro "L’educazione delle farfalle" la scrittura di
Carrisi è sempre inappuntabile e il coinvolgimento nella lettura è totale, costante. Mi sento però di affermare che
questo libro ha qualcosa di diverso rispetto ai precedenti. Vi è una parte
dedicata ai sentimenti della protagonista, alle difficili dinamiche che
caratterizzano il suo rapporto con la figlia, al quale ne consegue una profonda
introspezione che la porterà a cambiare totalmente la sua vita(in meglio,
potendo esprimere il mio parere). Un innamoramento, momenti intimi, più suspense che crimine a mio avviso, una morale, un finale inquietante.
Tutto ciò è un po' il filo conduttore del racconto di pari
passo però, con quelli che sono gli aspetti tipici del thriller.
Mi raccomando, da leggere assolutamente e aspetto i vostri feed- back.
Al prossimo venerdì.
SABRINA
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