Recensione - E se... ti spezzassi il cuore?, di Randi Cooley Wilson

by - febbraio 06, 2024


Dopo la disastrosa lettura che ha accompagnato il mio infinito mese di gennaio, febbraio inizia con il botto! A risollevare il mio morale è stato "E se... ti spezzassi il cuore?" di Randi Cooley Wilson edito Hope Edizioni.
 
 
 
 
 
Titolo: E se... ti spezzassi il cuore?
Autore: Randi Cooley Wilson
Genere: New adult, Contemporary romance
Casa Editrice: Hope edizioni
Data di uscita:  22 gennaio 2024
 

Emerson Shaw pensava di essersi lasciata alle spalle la sua vecchia vita, ma, quando torna a casa per il matrimonio della sua migliore amica, trova il suo passato che la sta aspettando per reclamarla.
Cupo e distrutto, Lincoln Daniels non era mai stato interessato alle relazioni, almeno fino a quando non aveva incontrato Emerson. Quella che era iniziata come una timida amicizia si era intensificata rapidamente, tuttavia neppure l’amore era bastato per costruire con lei qualcosa di duraturo.
Ci sono voluti anni affinché entrambi riuscissero a superare il loro passato intriso di rimpianti e dolore e, proprio quando Emerson è finalmente pronta ad andare avanti, ecco che Lincoln ritorna e sconvolge ancora la sua vita.
Troppi gli “e se...” rimasti sospesi tra di loro, troppi quelli che li hanno allontanati. Possibile che ora tutti quegli “e se…” non abbiano più alcun motivo di esistere? 
 
 
Chi ha avuto modo di leggere il mio precedente post lo sa: il libro che ho letto a gennaio non sono nemmeno riuscita a terminarlo. Con l'amaro ancora in bocca, mi sono detta che non tutti i libri sono così, che tra le milioni di uscite di ogni giorno avrei trovato il libro che mi avrebbe dato quella spensieratezza e quelle emozioni di cui ho tanto bisogno. Fin dal giorno dell'uscita avevo adocchiato questo romanzo, e sabato era arrivato il suo momento. Che ve lo dico a fare, in tre ore lo avevo finito. Avevo finalmente trovato il libro che mi avrebbe sbloccato dal trauma di "Per un attimo ancora".

Nonostante il trope forse appena accennato del second chance, con cui io vado a nozze, devo ammettere di non aver avuto grandi aspettative. S B A G L I A T I S S I M O.
La semplicità della storia, senza alti e bassi e senza grandi colpi di scena ma con un pizzico di angst che mai non guasta mi ha tenuta incollata, senza aver voglia di fare altro.
 
 
Ho la sensazione che, nel momento in cui entrerò nel suo mondo, 
tutto nel mio cambierà.
Per sempre.

 
Quando lo sguardo di Emerson incontra quello di Lincoln lei ne è certa: la sua vita sarebbe cambiata per sempre. Gli occhi grigi di Lincoln raccontano una storia che magari le altre ragazze non vogliono ascoltare, godendosi solo il suo fisico, ma nella quale Emerson vuole immergersi. Non avrebbe potuto sapere che quella storia era la loro. Un rapporto che nasce come amicizia, ma che ha sempre nascosto tutti gli “e se…” che vanno a complicare sempre le cose. Uno su tutti: “e se Emerson non avesse un ragazzo che la aspetta a casa?”.
Lincoln non ha mai avuto interesse per le storie serie, preferendo godersi gli anni del college, l’amore per il baseball e la sua cerchia di amici. Ma quando a quella festa incontra Emerson, tutto cambia. Piano piano il loro rapporto si consolida, e il bisogno di averla sempre al suo fianco, sempre addosso, sempre dentro, diventa per lui fondamentale. Sa di non essere il ragazzo adatto a lei, sa di non poterle dare quello che desidera. Eppure, con l’egoismo che crede lo caratterizzi, prende tutto quello che Emerson gli dà: amicizia, compagnia, amore. Siamo il risultato delle nostre esperienze, e non si può dire che il passato di questi due ragazzi sia facile. Dove Lincoln ha visto l’abbandono, che lo ha reso un ragazzo spezzato e senza aspettative, Emerson ha dovuto lottare contro l’apparenza, la superficialità e la falsità dei sorrisi imposti del suo status. La loro sarà una storia di tira e molla, ad ogni passo avanti fatto ce ne sono tre indietro di Lincoln, che poi torna, torna per restare, torna per essere tutto per Emerson. E poi basta, poi sparisce, poi non è abbastanza.
E poi è Emerson a lasciare la presa, facendolo cadere in uno stato di sconforto totale. Aveva toccato l’amore, Lincoln. Ma non aveva saputo dargli un nome. E quando questo amore è scappato oltreoceano, quel nome, quella sensazione che vibrava dentro di lui, di nome ne aveva uno solo, chiaro: Emerson.

«E se tu fossi destinata a essere mia?»

 
Se la storia parte nel presente, fino a pochi capitoli dalla fine ci viene raccontato quello che è stato il trascorso tra loro, fino al punto in cui, esattamente dopo un anno che non si vedono, Emerson e Lincoln si ritrovano al matrimonio della migliore amica di lei. Lo sguardo di Lincoln fa riaffiorare quello che Emerson ha cercato, invano, di lasciarsi alle spalle. Quello che ha provato a cercare nello sguardo di un altro. E lo trova tutto lì, nel brillante grigio degli occhi dell’unico ragazzo che abbia mai amato, ma che ha lasciato andare per garantirgli un futuro. Un futuro, che ora ha il suo nome. Lincoln.
Ci sarebbe qualcosa da dire a livello strutturale di questo testo, ad esempio dei salti temporali poco definiti, che non ti fanno veramente comprendere le tempistiche effettive della loro storia. Passando sopra questo concetto temporale, che ammetto mi ha un po’ disturbato perché sembrava non approfondire il sentimento che stava nascendo tra i due, credo che questo sia un libro che si odia o che si ama.
Non è neanche stato approfondito molto il passato dei due protagonisti, etichettandoli come “ragazza che viene da una buona ma falsa famiglia” e “ragazzo abbandonato che ha commesso parecchi errori e ne sta pagando le conseguenze”. Magari è vero, magari non è stata posta molta attenzione su chi erano prima di conoscersi, ma ogni loro azione – soprattutto quelle di Lincoln – erano dettate da quello che la vita passata gli aveva insegnato.
Mi sarebbe piaciuto viverli di più nel presente, ma nonostante questo il romanzo è riuscito a darmi le emozioni che mi servivano in quel momento. È riuscito a farmi battere il cuore, nonostante il suo ritmo veloce, il loro amore veloce, la loro separazione veloce. Ho assorbito tutto, e ho fatto tutto mio.
 

«Sei nelle mie vene, e io voglio essere nelle tue.»

 
 
 

 

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