Review Party - Una proposta conveniente, di Mimi Matthews
Buongiorno cari lettori. Vi aspetto a Londra, questa volta però a metà Ottocento, per potervi raccontare questa bellissima storia d'amore, dal titolo "Una proposta conveniente" di Mimi Matthews , primo volume della serie "Parish Orphan of Devon", in uscita oggi grazie alla Queen Edizioni.
TITOLO: Una proposta conveniente
AUTORE : Mimi Matthews
TRADUTTORE: Francesca Rosa Ravallese
CASA EDITRICE: Qeen Edizioni
SERIE: Parish Orphans of Devon Vol. 1
DATA DI USCITA: 16 febbraio 2024
PAGINE: 380
Helena Reynolds farebbe di tutto per scappare dalla sua vita a Londra, anche se ciò comporta raggiungere una remota tenuta sulle scogliere del North Devon e sposare un perfetto sconosciuto. Greyfriar's Abbey, però, non è il tipo di rifugio che aveva immaginato. E l'ex capitano dell'esercito Justin Thornill per quanto sia alto, tenebroso e bello in modo devastante è tutto fuorché un eroe romantico.
Justin ha trascorso gli ultimi due decenni a costruire la propria fortuna, a farla pagare agli altri e a patire un periodo prolungato di tortura in una prigione indiana. Adesso, gli serve qualcuno che gli spiani la strada verso gli abitanti del villaggio. Qualcuno che amministri la sua tenuta e, occasionalmente, gli riscaldi il letto. In breve, ciò che gli serve è una moglie, e un annuncio matrimoniale sembra il modo perfetto per procacciarsene una.
Il loro matrimonio avrebbe dovuto essere un accordo d'affari e niente di più. Un'unione calcolata, libera dai vincoli dell'amore e dell'affetto. Quando il passato di Helena torna a minacciarla, però, i sentimenti sempre più forti di Justin lo spingeranno a correre in suo soccorso? O i suoi stessi oscuri segreti lo costringeranno a lasciarla andare?
Il giorno dopo, quello sconosciuto sarebbe stato suo marito.
Nel bene e nel male, sarebbe stato dotato dalla legge di
tutti i diritti
che sono il privilegio di un uomo su sua moglie.
E lui avrebbe potuto esercitare quei diritti in qualsiasi
modo avesse preferito.
Helena Reynolds, giovane donna spaventata e costretta a sfuggire, si ritrova al momento in attesa di conoscere l’uomo che potrebbe presto diventare suo marito, in seguito ad un annuncio di matrimonio pubblicato da quest’ultimo, al quale sono susseguite lettere che potremmo definire conoscitive da parte di entrambi.
L’aspetto burbero e un po' rude dell’uomo che le è seduto davanti, oltre alla presenza di cicatrici ad indicare vecchie bruciature atte a deturpare una piccola parte del viso dalla mascella al collo, non sembrano però scoraggiare Helena, che non potrà non notare invece, quanto Justin Thornhill sia avvenente e intriso di fascino. Non è però fascino, né pecunia, né amore ciò che cerca Helena: il suo matrimonio deve essere con un uomo che sia gentile, capace di proteggerla e che la faccia sentire al sicuro. E chi meglio di un ex soldato potrebbe adempiere a questo ruolo?
La percezione che Helena nasconda un segreto è palese a Justin dal primo istante, ma non lascia trasparire il suo disappunto poiché affascinato e attratto dalla donna che ha di fronte e dalla determinazione di quest’ultima nell’affermare di volersi sposare proprio con lui, lasciare Londra e trasferirsi nella desolata campagna nel Devon, a Greyfriar Abbey, (casa costruita sulle rovine di un monastero del dodicesimo secolo raggiungibile solo attraverso una strada di scogliera), dove egli risiede, pur venendo a conoscenza di come necessiti di una parziale ristrutturazione.
Durante quella che dovrebbe essere la prima notte di nozze dei novelli sposi, vi sarà una visita inaspettata in grado di alterare i già precari equilibri della coppia. Justin scoprirà che Helena è la figlia di un duca, deceduto, e che in seguito alla morte in battaglia del fratello, ha acquisito un’ingente somma di denaro. Omissione ancora del tutto accettabile, se non fosse che lo zio di Helena vorrebbe riportarla a casa a Londra e persuaderla a farsi rinchiudere in un centro di cura per malati mentali ed entrare così in possesso dell’eredità. Le esortazioni nei confronti di Helena non sono state solo verbali, ma anche fisiche con percosse, minacce e intimazioni che avrebbero avuto fine solo nel momento in cui lei avesse firmato le varie scartoffie preparate dallo zio.
Da questo momento la situazione “matrimonio” verrà messa in secondo piano poiché l’intento di Justin e del suo avvocato e miglior amico Tom Finchley è quella di far sì che Helena si liberi dalle mire dello zio e possa finalmente decidere, senza più scappare o nascondersi o avere paura, se la sua vita debba essere con Justin perché è davvero ciò che vuole e non un ripiego inevitabile.
Justin è un personaggio che è stato impossibile non amare: orfano, allevato in una parrocchia dalle discutibili condizioni, per usare un eufemismo; il vero padre che non perde occasione per deriderlo e offenderlo; la guerra in India con la prigionia, le percosse, le ustioni; la strage di Cawnpore della quale si sente tutt’ora in parte responsabile senza riuscire a concedersi il perdono. Il suo costante desiderio di riscatto verso la vita per tutti i torti subiti non gli permette comunque di approfittare della situazione di Helena poiché non si ritiene abbastanza per lei, non si sente all’altezza, non pensa di meritarla, non vuole vincolarla a sé per nessun motivo al mondo.
Helena, dolcissima, ingenua e forte al contempo per la determinazione con la quale ha tenuto testa allo zio per amore del fratello, con Justin saprà farsi valere e lottare per realizzare i suoi desideri grazie al profondo sentimento che si farà strada in lei. Una donna che si ritroverà, suo malgrado, in una Londra di metà Ottocento a lottare contro sfaccettature di un sistema subdolo e misogino dal quale ne uscirà, non senza difficoltà, soprattutto grazie all’aiuto di due gentiluomini dal cuore d'oro.
“Pensi che io non ti voglia? Pensi che non mi uccida,
ogni volta che ti vedo, il desiderio di baciarti?
Di prenderti fra le braccia?”
Questo regency è stato una splendida lettura e la Matthews
un’imperdibile scoperta. Lo consiglio vivamente. E’ un genere che personalmente
apprezzo molto, poiché adoro perdermi nei riferimenti storici del tempo( qui ne
sono presenti due), nel linguaggio obsoleto, nella delicatezza degli approcci
tra uomo e donna, nel desiderio e la passione che arrivano al cuore del lettore
senza essere resi espliciti a parole.
Scritto in terza persona con POV alternato dei protagonisti, la trama è ben strutturata, i dialoghi spesso intriganti, la scrittura della Matthews inappuntabile. Il sentimento tra i protagonisti cresce con il progredire della relazione, con un
finale che si farà attendere ma per cui l’attesa ne sarà valsa la pena.
Miei cari lettori, pronti anche voi a perdervi ad Abbot's Holcombe , tra storie di fantasmi ,credenze popolari e morti sospette?
A presto
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