UN CAFFÈ AL VOLO - #COFFEEBREAK - AFTER HIM, DI NAIKE ROR.

by - febbraio 03, 2022



Buon giorno cuoricine,
oggi per un caffè al volo torno da voi
con After Him di Naike Ror.



Titolo: AFTER HIM
Autore: Naike Ror
Genere: sport romance
self-publishing su Amazon
Data di uscita: 3 Gennaio 2022




Un ascensore che improvvisamente si blocca.
Due ragazzi obbligati a stare insieme.
Una notte di passione e promesse infrante.
Prudence Harrods ha ventidue anni e un sogno nel cassetto: diventare una stilista. Nel frattempo, deve accontentarsi di fare la cameriera in un fast-food.
Nonostante tutto, Prudence è convinta che prima o poi la fortuna busserà alla sua porta e ha ragione perché, grazie a un colloquio, viene assunta come assistente alla Debut & Partner, l’agenzia di moda più famosa del Paese. Il suo nuovo impiego? Entrare a far parte di un team di stilisti che vestiranno i Ravens, la squadra di football di Baltimora.
La sua vita prende finalmente la direzione giusta: ha il lavoro dei suoi sogni, un appartamento meraviglioso e le prospettive di un futuro migliore.
Peccato, però, che nello spogliatoio più virile di Baltimora si ritrovi a vestire il ragazzo conosciuto in quel maledetto ascensore. Quel ragazzo che le ha mentito nei peggiori dei modi e che, malgrado le bugie, ha abitato i suoi pensieri negli ultimi cinque anni.




E' stata la mia primissima lettura di Naike Ror e l'ho adorata.
L'ho letto in due giorni e mi sono lasciata talmente trasportare che ho dormito pochissimo la notte scorsa!

Hardy un ragazzone con due occhi azzurri che incantano, ama la sua grande famiglia ed è felice di fare il lavoro dei suoi sogni, il suo nome di battaglia è Dinamite ed è il difensore della squadra di Football di Baltimora.

Prudence è una brava ragazza, ha un animo gentile e nonostante la sua infanzia non ha mai perso il sorriso e con grande determinazione insegue il suo sogno di diventare stilista.
Studia di giorno e lavora di notte come cameriera nella caotica New York.

I nostri protagonisti si incontrano 5 anni prima nella magica Las Vegas, complice il destino, l'ascensore si ferma e restano bloccati per diverse ore, hanno modo di parlare di tutto e una volta usciti, non resistono a starsi lontano. Passano insieme una notte di passione piena di tante promesse.


«Io mi chiamo Hardy» si presentò, sorridendomi di nuovo. 
Cacchio, cacchio, ero rinchiusa in due metri quadrati con uno sconosciuto fichissimo, 
ma era inutile fare la preziosa. 
«Io mi chiamo Prudence» risposi. 
«Speriamo che ci liberino davvero presto, Prudence» commentò guardandomi. 
«Lo spero anche io» convenni. «Sei qui in vacanza?» domandò. 
«Più o meno» risposi in maniera spicciola. Lui ridacchiò. 
«Hai ragione, ti chiedo scusa, non volevo essere invadente. 
È che siamo chiusi qui dentro e io, come un coglione, 
sono vestito solo con un accappatoio. 
Speravo di metterti a tuo agio chiacchierando del più e del meno.» 
Finalmente lo guardai; 
nonostante la stazza aveva lineamenti delicati, occhi celesti e un sorriso sincero. 
«Sono io a dovermi scusare, in genere non do molta confidenza agli estranei e… 
e insomma, sono vestita come la versione porno di Britney Spears e, 
credimi, non metto mai né i tacchi né i top. Ho solo perso una scommessa.» 
Lui rise divertito. 
«Vorrei offrirti il mio accappatoio per coprirti, 
però forse non farebbe sentire a proprio agio nessuno dei due. 
E visto che sto optando per la sincerità, è inutile nascondere quella bottiglia di vodka, 
siamo circondati da specchi.» 
Ridacchiai. 
«Sono una completa cretina, vero?» mi biasimai. 
«No, affatto, anche le fragole sono il mio frutto preferito.»


Prudence finalmente ottiene il lavoro dei suoi sogni e parte per Baltimora.
Il primo giorno di lavoro, si ritrova a faccia a faccia con il ragazzo dell'ascensore che le ha spezzato il cuore diversi anni prima.

E in quel preciso istante, mentre tutto attorno a me si svolgeva in un vorticoso caos,
il mio mondo si fermò; 
ero occhi negli occhi con Hardy. 
Lui, il mio Hardy .
«Svegliarsi!» lo rimproverò O’, che con la sua voce squillante riportò alla realtà anche me. 
«Scusami, O’» rispose Dinamite, continuando a fissarmi. 
«Pollyanna, i calzini.» Glieli passai e Hardy, senza mai lasciare i miei occhi, si vestì. 
Indossò i pantaloni, la camicia e poi la giacca. 
«Pensaci tu alla cravatta» aggiunse 
«io vado a controllare gli attaccanti.» 
Mi avvicinai a lui e posizionai la cravatta attorno al suo collo. 
Era incredibile, il suo profumo era sempre lo stesso: inebriante.

Non voglio dirvi di più perché merita di essere letto!

Davvero bellissimo! 
Sono destinata ad innamorarmi dei personaggi ma, davvero mi sono entrati nel cuore.
Una storia fatta anche di verità non dette e un grosso malinteso ma, non si può non leggere questa storia perché ti lascerà dentro qualcosa di incredibile.














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