Recensione - Una verità per ricominciare, di Ashley Munoz

by - gennaio 07, 2022

 
Ringraziando la Read and Love Publishing per la copia ARC, oggi vi parlo de "Una verità per ricominciare" di Ashley Munoz, uscito lo scorso 30 novembre.
 
 
 
Titolo: Una verità per ricominciare
Autore: Ashley Munoz
Serie: Autoconclusivo
Genere:  Contemporary romance, angst romance
Casa editrice: Read and Love Publishing
Data di uscita: 30 novembre 2021



Faith

La nostra storia era un classico, la tipica favola.
Due giovani ragazzi che si innamorano tra i banchi di scuola, facendo progetti di una vita insieme.
Lui era il mio sogno...e io ingenuamente pensavo di essere il suo.
Finché non ha barattato il nostro amore e mi ha scaricato con una bugia.
Ora, sto tornando alla vita che conoscevo... non come la patetica ragazza che l’ha lasciata cinque anni fa, ma sembra che io non sia stata l’unica a cambiare.
Indurito dalla vita, gli sguardi di Jace Walker ora mi trafiggono grondando calore e derisione.
Ha la guerra negli occhi e il veleno nelle vene.
Pensavo che tornando a casa sarei stata al sicuro, ma sembra che io sia scappata dal mio presente solo per essere travolta dal mio passato.


Jace

Ho barattato il mio futuro per salvarle la vita.
Sapevo a cosa andavo incontro quando ho fatto l’accordo, sapevo cosa avrei potuto perdere, ma sapevo anche che non avevo altra scelta.
Ho rischiato e ho perso.
Ora l'unica persona con cui avevo sognato di avere un futuro stava ritornando nella mia vita portando il cognome e l’anello di un altro uomo.
È stato come tornare indietro nel tempo, le sue labbra dipinte di rosso, i suoi capelli dello stesso oro miele e lì adagiata sul suo petto c’è la nostra promessa, che mi ricorda che forse io ho mentito, ma lei è scappata.
Io ero un bugiardo, lei una codarda.
Ora è a casa, e non è mia. 
 
Devo ammettere che terminare il vecchio anno tra le pagine di questo libro è stata quasi una benedizione. Il 2021 ci ha tolto tantissimo e credo che molti, come me, abbiano trovato nei libri un modo per fuggire da reclusioni, malattia, tristezza, e tutto quello che stiamo vivendo in questo periodo che ci sta segnando più di quanto noi stessi crediamo.
Faith e Jace sono stati per me, un modo per salutare il vecchio anno, godendo di una bella storia che è una delle poche che si annovera tra le letture che ho più apprezzato. 
Una lettura che vi consiglio assolutamente, capace di smuovere il cuore, lo stomaco, la testa. 

Erano solo al liceo quando Jace e Faith si sono innamorati. Un amore acerbo, nato inizialmente dalla cattiveria come unico modo per farsi notare. Jace ha infatti sofferto molto del fatto che Faith non lo degnasse di uno sguardo. Eppure, sono state le pagine dei libri ad avvicinarli, piccoli segreti a scritti a margine che li hanno avvicinati, fino a far incrociare le loro anime e i loro cuori. Dentro quei libri, in quelle note, c'è tutta la loro storia.
Una storia che niente e nessuno avrebbe potuto far finire. Fino al giorno prima della partenza per il college: il giorno che avrebbe dato inizio al loro per sempre, ai loro progetti, al loro futuro insieme. 
Un futuro che, per colpa di una bugia, non hanno potuto vivere. 


Il mio cuore tuonava nel mio petto, dicendomi di smettere di fare lo stronzo con lei, 
ma mi faceva così male, questa vita che aveva senza di me.
 

E cinque anni dopo ritroviamo una Faith che stenta a riconoscerci, sposata con un uomo che la tradisce e la picchia, accerchiata dall'oro e dai pregi che il ricco marito le concede, piuttosto del suo amore. 
Un uomo che Faith si è sforzata di amare, ma che non ha mai amato davvero. Perché l'unico degno di essere associato alla parola amore è il ragazzo che cinque anni prima l'ha abbandonata, di punto in bianco, per lasciarla per sempre. 
Aiutata dalla sua migliore amica Gemma, Faith fa ritorno a casa, da una famiglia che cerca in ogni modo di giustificare il comportamento violento del marito (cosa che in realtà ho trovato terrificante, invece che aiutare la figlia a salvarsi, gli stessi genitori la spingono a tornare da un uomo che la picchia), quando lei non cerca altro che scappare dalla sua stessa vita. 
Rivedere Jace, scatena in lei quel familiare senso di benessere, mescolato alla nostalgia del primo amore e dalla rabbia per come sia finito. Senza una spiegazione, senza un perché. 
Le uniche cosa che sa di Jace sono che ha passato sei mesi in prigione, che sua madre (a cui anche lei era molto legata) è mancata, e che sua sorella Jessy non ha mai smesso di volerle bene. 
Ma lui? Jace cosa prova per lei? 
Quel medaglione che ancora porta al collo, pegno del loro amore, brucia sulla sua pelle, ricordandole ogni attimo passato insieme. Lì, messo in mostra agli occhi di tutti. E a Jace questo non piace per niente. Che diritto ha di ritornare e di metterlo in ridicolo così? Strappandoglielo dal collo, Jace non sono si rimpossessa del suo medaglione, ma cerca anche di proteggere quell'amore che neanche lui - insieme a tutta la città - ha mai dimenticato. 


“Più grande del mare, più violento del vento, 
il tuo amore è l’unica cosa su questa terra che potrebbe rovinarmi”.

 
Tra di loro non mancheranno battute al vetriolo, dispetti, insulti, rabbia e delusione. Tutti brutti sentimenti il cui compito è solo quello di mascherare l'amore che provano ancora l'un l'altro,
Un sottile filo di angst accompagnerà la lettura, perché nessuno dei due riuscirà a cedere tanto facilmente ai propri sentimenti. La consapevolezza che il loro amore non è facile, non è leggero, ma è il famoso "per sempre" che entrambi hanno sempre desiderato, li mette in allerta. A complicare le cose, poi, il marito di Faith che utilizzerà tutte le armi a sua disposizione per riconquistare sua moglie. 
Quello che non ho amato in questo libro, se devo trovarci un difetto, sono il ruolo dei genitori di Faith e le loro azioni. Tutto quello che lei e Jace non hanno potuto vivere si nasconde dietro una bugia, di cui non conosceremo la verità che alla fine. Scopriremo il perché Jace è andato in prigione, perché non ha dimenticato Faith, capiremo perché Faith non ha mai smesso di amare Jace, e tiferemo (io di certo l'ho fatto) per loro fino alla parola fine.


Inspirai profondamente e, d’istinto, la tirai tra le braccia. 
Perché era mia. Perché di notte volevo far finta che il tempo non esistesse e che il nostro passato non fosse mai stato costretto a finire e che il nostro futuro non fosse mai stato concepito per iniziare senza l’altro.





You May Also Like

0 Comments