REVIEW PARTY - Il Gioco Degli Inganni, di Antonella Maggio.

by - dicembre 07, 2021

 


Buonasera Cuoricine!
Con immenso piacere partecipo,
anche se con qualche giorno di ritardo,
al Review Party per il nuovissimo libro di Antonella Maggio
intitolato Il Gioco Degli Inganni.


Titolo: Il Gioco Degli Inganni
Autore: Antonella Maggio
Casa editrice: More Stories
Genere: Contemporary romance
Pagine: 406
Formato: ebook €2,99
Formato: cartaceo €14,99

Romanzo Autoconclusivo

DISPONIBILE ANCHE SU KINDLE UNLIMITED





Non è facile accettare di arrivare ogni volta secondi e provare a spiccare in mezzo agli altri quando c’è sempre qualcuno migliore di te, o qualcosa che prova a impedirtelo, Landon Bradley e Katherine Moon lo sanno bene.

Lui, irresistibile e sexy con i suoi occhi di ghiaccio, e figlio di due eccellenti poliziotti, è un agente speciale investigativo, intrappolato in una relazione clandestina con una donna più grande, il suo capo.


Lei, con una famiglia incasinata e un carattere algido, due gambe chilometriche e una forte allergia al romanticismo, è un tecnico della Scientifica che ha sempre fatto sacrifici per guadagnarsi anche la più piccola soddisfazione.

Ma una rimpatriata con i compagni del liceo, la piacevole sensazione di riscoprirsi simili, il bisogno di sentirsi compresi sembrano compiere la magia. E quella che doveva essere solo l’avventura di una notte, tra Landon e Kat, rischia di diventare molto di più.

Ma l’amore è un sentimento fragile, soprattutto quando di mezzo ci si mettono bugie e inganni.

E quando diventa chiaro che all’interno del Distretto c’è anche una pericolosa talpa, non saranno solo i sentimenti a essere a rischio, ma anche la vita.




Come vi anticipavo, oggi vi parlo del libro "Il Gioco Degli Inganni" di Antonella Maggio e per primissima cosa, ci tengo a ringraziare l'autrice e la More Stories per la copia in anteprima.

Attendevo questo libro con impazienza, dovete sapere che quando a gennaio ho letto il primo libro intitolato "Il gioco delle colpe", dove si parla della sorella del protagonista, Landon si vede solo in qualche scena, ed ero curiosa di conoscerlo un po' meglio ma, ancor di più, mi sono letteralmente innamorata della mano della nostra autrice e ho dovuto recuperare con "Black Jack" e "Chasing Love", la storia di come si sono messi insieme Gwen e Mike (i genitori di Landon) e anche la storia degli zii Olly e Ryan nel romanzo "Beyond", si possono leggere anche in un secondo momento come ho fatto io, aiuta ad avere un visione più ampia della loro vita.

Inizio con presentarvi i nostri protagonisti:
Landon Bradley
figlio di due poliziotti, è molto protettivo con la famiglia come gli ha sempre insegnato il grande Capitano Bradley (Suo padre) ma ha deciso di prendere un'altra strada e diventare è un agente speciale TBI, ha una relazione sbagliata ma, stufo della situazione, decide di uscire con dei compagni del liceo e incontra Kat.

Katherine Moon
è cresciuta troppo presto per prendersi cura della madre affetta da bipolarismo, si è sempre data da fare a scuola, per evitare che i professori chiamassero a casa, guadagnando il nomignolo di "secchiona".
La nostra Kat si è data sempre da fare per assicurare un buon ambiente alla madre, rinunciando al college dei suoi sogni ma è comunque riuscita a laurearsi nell'università locale a pieni voti.

Tutto inizia quando Kat viene convinta a uscire con la sua migliore amica Julia per la rimpatriata del Liceo, tra i suoi compagni incontra anche Landon, la sua cotta del liceo, e attenzione attenzione "è anche un agente TBI", lo stesso distretto dove Kat ha fatto domanda anche se lo tiene nascosto per il momento. Grazie a una corsa in ospedale dei loro ex compagni per la nascita del bambino di una di loro, i nostri protagonisti restano soli e durante il passaggio succede molto di più.

«A cosa stai pensando?» mi chiede Landon.
«Cosa succederà adesso?» gli chiedo.
Abbasso il viso e mi mordo nervosamente un labbro.
Servirà pregare affinché pronunci la risposta corretta? 
Ammesso che esista una risposta giusta o, addirittura,
una risposta qualsiasi a questa domanda.
«Fammici pensare» inizia parlando con fare spensierato.
«Se utilizzassi parole romantiche a te non piacerebbe 
e correrei il rischio di essere messo alla porta e dover tornare a casa senza mutande e vestiti, 
visto che sono ostaggi della tua asciugatrice.» 
Mi fa ridere e sento il peso sul cuore farsi più leggero. 
«Okay, dimmelo come vuoi ma non essere troppo crudele.»
«Mi piaci, Kat» esclama parlandomi sopra. 
«Non posso dire di aver avuto come te una cotta ai tempi del liceo 
perché sarebbe una bugia e bugie non voglio raccontartene, però quello che sento adesso … 
non lo so, non voglio essere crudele, 
non voglio essere nemmeno romantico da fare schifo o troppo precipitoso, 
ma penso a te da quella sera. Mi piace pensarti, mi piace l’idea di averti attorno, 
di abbracciarti e baciare le tue labbra, di annusarti il collo e scompigliarti questi adorabili capelli corti che ti stanno divinamente, di prenderti in giro, chiamarti stellina anche se non ti piace o vederti saltare sul posto se dico di aver visto un topo» aggiunge e sobbalzo tra le sue braccia. 
Ride e sorrido anche io. 
«Non è del tutto vero che non mi piace il romanticismo» 
ammetto e mi mordo le labbra. 
«Mi piace anche quando mi chiami stellina ma non farlo sempre.» 
«Lo sapevo già» mi rivela. 
«Sì?» 
«Sì.» Torna ad accarezzarmi una guancia e io inclino la testa per averne di più. 
«Quando sei nervosa o vuoi rifilarmi una menzogna ti mordi sempre le labbra 
e l’hai sempre fatto quando ti ho chiamato stellina.» 
Sono sorpresa. Sono sorpresa in positivo. 
«Okay» tentenno. 
«Quindi adesso come funziona?» 
Mi sento stupida per aver bisogno di sapere chiaramente cosa siamo. 
Così, mi nascondo il viso con entrambe le mani. 
«Direi che potremmo approfondire meglio la nostra conoscenza» propone. 
«Fare tutte quelle cose che fanno due persone quando … 
stanno insieme o quando escono insieme?» 
azzarda mentre mi allontana le mani dal viso per guardarmi. 
«Oh, be’…» 
«No?» chiede confuso. 
«S-sì» balbetto. 
«Sì, va bene, okay.» 
«Perfetto» mormora avvicinando il suo viso al mio. 
Mi bacia sulla punta del naso, subito dopo le sue labbra si accaniscono 
sulle mie fino a lasciarmi senza fiato. 
«E al lavoro?»
L’idea di finire già sulla bocca di tutti e far credere loro che sia una facilina, 
che l’ho data al primo agente del distretto subito dopo essere stata assunta, 
non mi entusiasma per niente ma Landon sembra intuirlo 
senza che io debba dirlo a voce alta. 
«Continueremo a rinfacciarci il posto auto, Moon» sentenzia divertito. 
Non c’è bisogno di aggiungere altro. 
Le parole a un certo punto sono troppe e superflue, perdono persino di significato, 
sono semplici accostamenti di lettere che nulla possono contro due persone 
che hanno solo bisogno di recuperare il tempo perso, 
stringendosi nel calore di un abbraccio o perdendosi nella magia antica di un bacio.



Continuo a guardare il telefono tra le mie mani e non so se quello che mi ha appena suggerito la mia amica sia la scelta giusta. 
Tuttavia, mi ritrovo a cercare il numero di Landon in rubrica e il mio indice, 
con non poca indecisione, scivola sul display e fa partire la chiamata. 
Squilla. 
A quest’ora, di sicuro, starà lavorando. 
Squilla. 
Magari è sulla scena di un crimine a raccogliere delle prove o a interrogare i testimoni, 
oppure in tribunale, lui stesso come testimone. 
Squilla di nuovo. 
Forse sta facendo pace con Owen e insieme consumano il caffè davanti 
al distributore nel corridoio del distretto, oppure è in pausa con qualche altro suo collega. 
Squilla. 
E se invece fosse nell’ufficio della Baker?
«Kat» risponde. 
La sua voce è esattamente come ricordavo, calda e profonda. 
In sottofondo non ci sono voci, sembra piuttosto che sia per strada e che stia guidando. 
«Ti disturbo?» gli chiedo con un filo di voce. 
«Tu non mi disturbi mai» risponde e mi costringe a tirare su col naso. 
«Mi sei mancata, mi è mancata la tua voce. Ti prego, dimmi qualsiasi cosa.» 
Sorrido mentre mi asciugo una lacrima che lui, per fortuna, non può vedere. 
«Ciao» gli dico. 
«Dio, stellina, ho creduto sul serio che non avrei mai più visto il tuo nome lampeggiare sul display del mio telefono!» 
Il mio cuore manca un battito, poi riprende la sua attività andando quasi sotto sforzo.


Ragazze! ho appena terminato questo romanzo con il cuore un po' più caldo e con un' altro bellissimo ricordo, perché per noi lettrici, leggere è come vivere un viaggio, vivere altre vite e conservare ricordi che ti fanno sorridere al solo pensiero.

Da leggere ❤️




Se avete piacere di leggere la recensione del primo libro: 

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