UN CAFFÈ AL VOLO - #COFFEEBREAK - IMPREVEDIBILE, DI Natasha Madison.

by - settembre 28, 2021


Buonsera cuoricine, 
in questi giorni sono stata assorbita completamente da questo bellissimo libro 
intitolato "Imprevedibile" di Natasha Madison.



Titolo: IMPREVEDIBILE
Titolo originale: Something so Unscripted
Serie: Something so #4
Autore: Natasha Madison
Editore: Quixote Edizioni
Genere: Sport Romance



Zack
Trovare il mio compagno di squadra a letto con mia moglie ha reso più facile la decisione con cui stavo lottando da anni.
È il momento di andare avanti.
Un nuovo inizio e una nuova squadra nella NHL in una grande città. Ma, ancora più importante, questa è la migliore opportunità per mio figlio Jack.
È per entrambi una delle nostre migliori occasioni.


Denise
Dopo un’infanzia terribile, ho fatto in modo di avere successo come medico.
Il problema è che muoio un po’ anche io a ogni paziente che perdo. Fa tutto parte della mia carriera all’Ospedale Oncologico Hudson Children, ma ciò non rende più facile il dolore della perdita.
Cercare qualcosa di diverso che non sia salvare vite non è mai stato nei miei programmi, fino a quando un giocatore della NHL non entra nel mio ospedale con suo figlio.
Abbiamo legato subito, dal momento in cui ci siamo incontrati, anche se in modo del tutto imprevedibile


💓💓💓


Per me non è la prima volta che leggo della nostra autrice, una bellissima serie sui giocatori di hockey con i loro amori e le loro incredibili storie.

Sotto vi indico l'elenco in base alle uscite, se desiderate leggerli in ordine di lettura oppure non preoccupatevi perché sono tutti autoconclusivi.

La serie Something So è composta da:
1. Something So Right (Quello giusto per me)
2. Something So Perfect (Lui è perfetto per me)
3. Something So Irresistible (Irresistibile)
4. Something So Unscripted (Imprevedibile)



Iniziamo subito con il conoscere i nostri protagonisti del #4 libro:

Zack Morrow è giocatore di hockey professionista, occhi azzurri magnetici, dall'animo buono e tanto amore da dare. 
Quando trova sua moglie a letto con il suo migliore amico e prende la decisione di lasciare Atlanta e andare a New York, anche sotto pagato per incontrare la migliore dottoressa in circolazione per suo figlio Jack.

Denise Horton è una Pediatra Oncologica con un sorriso che trasmette speranza e diffonde coraggio, ci mette il cuore per tutti i suoi piccoli pazienti e per le loro famiglie.
Nonostante abbia avuto un infanzia difficile di cui è riuscita grazie al fratello, ama molto la sua famiglia e tutte le persone che la circondano.

«Mi dispiace per averne approfittato così,» dice Zack ad alta voce, e io lo guardo.
Ha l’aspetto che hanno tutti i genitori quando si trovano di fronte
alla triste realtà che potrebbero dover seppellire il loro figlio.
«Non ho avuto scelta.» Scuoto la testa.
«Hai provato a contattarmi e non ho richiamato?»
gli chiedo e lui annuisce. «Ho chiamato ininterrottamente per un mese,» risponde.
«La segreteria telefonica è piena.»
«Cazzo,» impreco ad alta voce.
«Andiamo nell’altra stanza e parliamo,» gli propongo, 
e lui mi segue nel salotto troppo formale.
Mi siedo e l’uomo si accomoda accanto a me sullo stesso divano.
Voltandomi verso di lui, piego una gamba sotto il ginocchio.
«Dimmi cos’è successo.»
Abbassa gli occhi e si guarda le mani.
Lo osservo giocherellare con i pollici prima che mi guardi,
e i suoi limpidi occhi azzurri sono velati. Le lacrime si accumulano in essi,
e io allungo una mano, mettendola sopra le sue e stringendo.
«Respira.» Mi appoggio allo schienale e aspetto che lui parli.
«Circa un anno fa, abbiamo notato che gli venivano facilmente dei lividi. Così facilmente.»
Scuote la testa.
«Sbatteva contro i mobili, ed è normale, è un bambino, 
ma i lividi non si fermavano, quindi ho costretto mia moglie a tenerlo sotto osservazione.»
Voglio fargli delle domande, ma aspetterò che finisca.
«C’è voluto un mese per fare la diagnosi. Ha tutto.» 
La sua voce si incrina quando me la riferisce.
È peggio di quanto pensassi. Chiudo gli occhi per fermare le lacrime.
«Cos’hanno detto?»
«All’inizio, che era nel rischio standard,» dice, e io annuisco.
Questo è quello che di solito viene dichiarato.
«Allora abbiamo iniziato la chemioterapia e il conteggio dei globuli bianchi
superava i cinquantamila, il che significava che era refrattario,
quindi abbiamo provato una dose più forte e sembrava funzionare, ma poi si è fermato tutto.»
«Due cicli, tutto qui?» gli chiedo.
«Non funzionava niente, quindi in pratica ci hanno rinunciato.
Ma poi una delle infermiere ha menzionato te,»

💓


«Dottoressa Denise,» dice Jack correndo verso di lei. 
Lei sorride e lo prende tra le braccia. 
La osservo e ne sono incantato. 
Non ha un filo di trucco, i capelli sono appuntati in cima alla testa
e indossa dei jeans con un paio di scarpe basse. 
«Ehilà,» dico quando mi avvicino a loro. 
Lei mi guarda facendo un sorriso autentico, ed è bellissima.
«Ehi a te.» Esamina i fiori nella mia mano.
«Che cos’è tutto questo?»
«Jack pensava che potevamo rallegrare le persone, quindi abbiamo portato dei fiori,» le spiego, 
e lei si volta di nuovo verso Jack.
«Beh, non sei il bambino più dolce del mondo?» gli dice, baciandogli la guancia. 
«E forte,» le ricorda lui, e con la mano gioca con i capelli di Denise
che si sono allentati da una parte. 
Lei si china e gli sussurra: «Il più forte che abbia mai incontrato.» 
Jack le fa un cenno con la testa, intanto che lei continua a dirgli quanto sia coraggioso e speciale, 
e mio figlio è così avido di ascoltare quelle parole. 
E, a essere sincero, non è l’unico.



Zack e Denise si incontrano in circostanze per nulla piacevoli ma, tra loro scatta subito una scintilla e una forte empatia e insieme lotteranno facendosi forza.



Ho amato da morire entrambi i protagonisti: Zack ha veramente un bellissimo carattere, Denise ha tantissime qualità e il suo dono più grande è il suo saper amare incondizionatamente. Non posso non parlare del piccolo Jack ho desiderato per tutto il libro abbracciarlo e fare le coccole a un bambino tanto dolce.

Questo libro mi ha letteralmente travolta in un vortice di emozioni, mi ha fatto sorridere, arrabbiare e anche piangere come una fontana ma, sì care cuoricine, ne è valsa assolutamente la pena.














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