Recensione - Office War, di Anna Nicoletto

by - settembre 11, 2021


 

 

 Titolo:
Office War 
Autore: Anna Nicoletto
Genere: Contemporary romance, hate to love
Casa editrice: Self publishing 
Data di uscita: 9 agosto 2021
 
 
 


Camilla Ferrari è il capo dei sogni.
Preparata, misurata, gentile, ama il suo lavoro alla Videoflix. Fino al giorno in cui il suo microcosmo si infrange contro i modi calcolati, i perfetti abiti di sartoria e il fascino letale del nuovo occupante del suo ufficio.
Freddo, cinico e implacabile, Edoardo Zorzi ha lasciato Londra per conquistarsi un posto di prestigio. Non gli importa di chi ne farà le spese: dimostrerà di essere l’unico candidato valido e farà di tutto per raggiungere il suo obiettivo.
A partire dall’annientare l'ostacolo più grande: lei.
Rivali, diametralmente opposti, costretti a condividere un cubicolo per quaranta ore alla settimana. Non è più un semplice lavoro: è guerra aperta, piena di colpi bassi assestati tra pranzi con i clienti, aperitivi aziendali e trasferte fuori città.
Perché se Edoardo è intenzionato a vincere a tutti i costi, Camilla non ha alcuna intenzione di rassegnarsi al ruolo di vittima sacrificale.
Ma se le scintille di rivalità e orgoglio si trasformassero in altro?
Qual è il prezzo da pagare quando si abbassano le difese con la persona che si odia di più al mondo? 
 
Dico, potevo forse sottrarmi ad un libro di Anna? Ok, è vero, sono colpevole! Non ho letto tutti i libri che ha scritto, ma me ne sono bastati pochi per capire che devo recuperare... ok? Ecco, finalmente l'ho ammesso. E vi ammetto anche questa, aprite bene le orecchie: è una delle autrici italiane che ammiro tantissimo.  Essermi persa i suoi ultimi romanzi non fa mi me una cattiva sostenitrice del suo lavoro, ma un essere umano a cui è capitata una cosa: una vita piena di imprevisti e di sentimenti che dettano le mie azioni più di una TBR da seguire.
Ma se avete letto il titolo del post di oggi, significa che i miei sentimenti mi hanno condotta a lei e al suo "Office war" uscito lo scorso 9 agosto. Due piccioni con una fava: ho seguito i sentimenti, spuntando di uno la mia infinita "Want to read list".
Ottimizzare, ragazze! Che non c'è mai tempo... e Camilla e Edoardo lo sanno bene...
 
 
«Sto attribuendo un indice di rischio alla situazione, 
su una scala della follia che va da uno a… te
 
 
Camilla Ferrari ha dato gli ultimi sei anni della sua vita alla Videoflix, e niente e nessuno può mettersi tra lei e il primo giorno di lavoro della sua migliore amica Bea, di rientro dalla maternità. Avrebbe dovuto saperlo, Camilla, che quel corto circuito che ha rallentato la sua routine quella mattina e che le ha messo di fronte l'uomo più bello che abbia mai visto, avrebbe lasciato dietro di una scia piena di guai.

Un guaio bellissimo, per essere precisi: Edoardo Zorzi, veneziano doc dell'alta borghesia. Spietato, assetato di potere e... ho già detto bellissimo? Dopo un decennio passato a Londra, Edo decide di rientrare nella sua Italia, mettere l'opportuna distanza dagli inglesi e fare del lavoro a Videoflix l'opportunità per riscattarsi. Non era previsto che avesse dovuto condividere l'ufficio con la ragazza della caffetteria, inquadrata fin da subito come una perdente. Alla seconda impressione, Edoardo non cambia idea, ritenendo Camilla troppo buona e debole, senza polso con i suoi sottoposti e di certo non la candidata che si aspettava di affrontare per contendersi un posto al tavolo del CDA.
L'avrebbe schiacciata come un moscerino fastidioso, perché questo è Camilla per Edoardo: un ronzio che non vede l'ora di far smettere.
Non resta che iniziare a giocare pesante, cercando in tutto per tutto di calpestarla per ottenere ciò che vuole.

Edoardo Zorzi? Se lo doveste chiedere a Camilla, è quello stron*o che si è preso il posto della sua migliore amica, la sua scrivania, i suoi palloncini, il suo caffè e... tutta la gioia che, per una volta, aveva trovato casa in un lunedì mattina. La sua nemesi non richiesta, l'uomo che è nato per distruggerla e sì, gente, anche per farla innamorare.
Perché l'odio non è solo l'altra faccia dell'amore?
Ma cosa potrebbe mai mettere d'accordo due persone che non riescono nemmeno a stare nella stessa stanza e che hanno due visioni completamente diverse della vita?
Eppure, accade. Galeotto fu quell'incontro, e tutto quello che ne è derivato. Un pranzo con un cliente importante, aperitivi aziendali e team building faranno da sfondo ad una guerra fino all'ultimo... bacio.
 
 
Il calore della sua pelle mi passa attraverso il palmo e mi fa vibrare il corpo, mi secca la gola. Mi fa venire voglia di dismettere la facciata che sto tenendo in piedi da troppo. Mi spinge a mandare al diavolo tutto e prendermi ciò che voglio.
Camilla allarga lo sguardo alla ricerca di ossigeno, di aiuto, e io sono certo che tra meno di due secondi elaborerà il tutto e lancerà un urlo e mi tirerà uno schiaffo epico.
Così agisco d’impulso.
Strofino il pollice sul segno dell’evidenziatore, mi sporgo verso di lei e la bacio.
Una frazione di secondo e le sue labbra sono tra le mie. Morbide, delicate e buonissime. Durerà due secondi, ma ne è valsa la pena.

 
 
Cara Anna, te lo dico: ogni tuo libro è una scoperta. Se mi hai fatto venire voglia di licenziarmi per cercare di trovare un lavoro in una multinazionale per provare l'esperienza del team building...? No, non proprio, ma non escludo l'idea. Se mi hai fatto venire voglia di sperare che il prossimo collega sia un figo con cui provarci? Eh, non escludo nemmeno questo!
Ma soprattutto, mi hai fatto venire una gran voglia di continuare a leggerti. Ho adorato ogni parola di "Office War", ogni guerra, ogni battuta al vetriolo, il sarcasmo, l'odio... l'amore.
Fin da subito questa storia ha saputo conquistarmi, complice la tua scrittura fluida, a tratti più ricercata. Lo sfondo della due città, Milano e Venezia, mi ha aiutato a rendere reali nella mia testa le immagini che descrivevi a parole, assaporando i momenti più clue e farli miei.
Ho adorato che i personaggi avessero un loro background irrisolto, che hai svelato poco alla volta. La presenza di alcuni personaggi secondari nelle loro vite è stata fondamentale, e non sono risultati "inutili" (passami il termine) come spesso accade. Non hai ricamato sfarzosità eccessiva, la storia è lineare, accattivante, coinvolgente e simpatica. E... punto importante per una lettrice troppo esigente: mi ha scosso il cuore. Ci sono stati dei momenti dove, come accadeva un tempo a differenza di ora che invece sono barlumi di emozioni che vedo da lontano con il lanternino, ho sentito il cuore batteri forte e lo stomaco attorcigliarsi. Chiari segnali che Office war non mi lasciata per niente indifferente.
I personaggi che hai creato sono persone che potremmo trovare tranquillamente nella City di Milano, pronti a rincorrere l'ultima metro ad un orario decente, il classico milanese fighette (per i quali ho un terribile debole) amante dell'aperitivo e dell'apertura del portafoglio. A Camilla mi sono sentita di assomigliare molto - sarà forse perché anche io amo il mojito e le serate tranquille? o sono le delusioni d'amore a renderci amiche di carta? - e il suo cambiamento, la sua presa di coscienza in quanto ai suoi sentimenti presenti e passati, mi ha dato speranza. Ed è anche questo che adoro di te: la speranza che infondono le tue parole, che le storie che racconti possano diventare la realtà per una delle tue fortunate lettrici.
Se ci meritiamo un Edoardo nella vita anche noi? Beh... chi sono io per dire di no? Frizzante, effervescente e romantico, in perfetto stile Nicoletto.
Al tuo prossimo libro!
 

 
 
 
 

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