Recensione "Solo noi nell'universo", di Elle Eloise

by - novembre 28, 2017


Stavo guardando la mia reading challenge del 2017 ed ero a quota 99 libri letti. Ho sfogliato pagine e pagine di libri segnati come “da leggere”, e appena ho visto questo non ci ho pensato due volte. Grazie Elle Eloise per essere il mio centesimo libro letto. E grazie per avermi fatto innamorare ancora. Non voglio dire che leggerla sia una garanzia: lo fa suonare come se il suo nome la precedesse. In realtà è la storia che parla. Perciò non dirò “Elle Eloise è una garanzia!” perché sento che sminuisca il capolavoro che ha scritto. Come se sinonimo di questa “garanzia” fosse l’aver raggiunto il massimo e non essere in grado si sorprendere il lettore più di così. Non poter fare di meglio. Beh, gente, qui il meglio è stato molto, molto, molto più che superato. 

 




Titolo: Solo noi nell’universo
Autore: Elle Eloise
Serie: How to disappear completely #4
Genere: Contemporary Romance
Casa Editrice: Delrai Edizioni
Data di uscita: 15 novembre 2017
Il mio giudizio:💓💓💓💓 e mezzo



Guardare la vita con l’occhio della cinepresa è come trasformare la realtà in una favola. È questa l’intenzione di Samuel quando al corso di Laboratorio di Regia viene assegnato un cortometraggio. Ciò che non si aspetta di trovare è un gruppo affiatato di amici che lo capiscono e condividono con lui la stessa passione per il cinema. Ma è l’amore a sorprenderlo e a trasformarsi in un incredibile imprevisto. Mia è una ragazza timida, chiusa in se stessa, e con una cotta stratosferica per lui. Lei che lo aveva già notato, che vive per il cinema e che soffre di balbuzie. Samuel invece non nota subito la ragazza che gli ha raccolto la penna, ma ne rimane affascinato a poco a poco, perché lei nasconde un universo pieno di stelle tutto da esplorare e riesce a far diventare ogni istante un piccolo momento di perfezione. 


Il suo nome è come una profezia. La mia profezia. La voglio, voglio cogliere ogni angolo di luce, ogni zona d’ombra, ogni sfumatura, ogni parola, ogni silenzio, tutto ciò che tiene nascosto agli occhi degli altri lo voglio per me. E io voglio provare a fare la stessa cosa, regalare a lei tutto ciò che ho, compreso il mio cuore, compresa la mia anima.
«Ieri sera ero troppo sconvolto per farlo, ma ora non riesco a fermarmi. Ti prego, dimmi che posso continuare.»
«C-cosa ti è successo ieri?»
«Non voglio parlarne adesso… non voglio parlarne mai. Voglio far l’amore con te. Dimmi di sì, Mia.»
Mi guarda come se avessi la risposta a tutte le domande dell’universo, ma io ne ho solo una. «Sì.»



La vita di Samuel era perfetta: un fratello adorabile, due genitori straordinari, una ragazza che ama, lo studio per le materie che un giorno gli permetteranno di diventare regista. Tutto perfetto, sì, ma fino a due anni fa, quando la telefonata da parte di suo padre lo trascina nell’oblio. Un incidente ha portato via per sempre suo fratello Max, e altri tre suoi amici. Un incidente ha strappato la vita del suo compagno di giochi, del suo confidente, del suo braccio destro… di suo fratello. E per quanto la quotidianità ti risucchi nel suo circolo vizioso, il pensiero va sempre lì. A come sarebbe stato se lui fosse ancora qui, a cosa avrebbe fatto lui in una determinata situazione, a come avrebbe risposto, reagito… Quando muore qualcuno che ha influenzato le nostre vite, così tanto da diventare la nostra ancora, possiamo fare di tutto per rimetterci in sesto e continuare con la nostra vita, ma ci sarà sempre qualcosa che manca. Lo so per esperienza. Quando apparecchi per tre e non per quattro, quando guardi vecchie foto e una lacrima ti riga il viso. I sorrisi sono lì, un fermo immagine a ricordarti di un momento felice. Di un “piccolo momento perfetto”. Ma niente, in realtà, è più lo stesso.

Amelia, che tutti conoscono come Mia, ha avuto un’infanzia e un’adolescenza dolorosa: suo padre, prima di abbandonarla per rifarsi una vita, è stato severo con lei, con il suo problema della balbuzie. Alle superiori le hanno da subito affibbiato il soprannome “Forrest Gump”. Leonardo, suo compagno di classe, le ha rubato il cuore e qualche cosa di più. Tutto per ripicca, tutto per odio. Costretta ad abbandonare la scuola per mettere fine agli episodi di bullismo che macchiavano le sue giornate, Mia a casa aveva la sua famiglia ad attenderla: sua madre, seppur distante, e i suoi nonni. A distanza di anni il suo essere balbuziente non è cambiato, i suoi nonni non sono più in salute come una volta, sua madre continua a non essere presente. Mia per sopravvivere in questa vita fa più di un lavoro, fa da infermiera ad un nonno che inconsciamente è diventato violento e si lascia andare solo con Cristian, un uomo conosciuto più di un anno prima. Non esiste un vero e proprio legame tra di loro, ma è l’unico che la fa sentire “amata”. Sottovaluta il suo animo e il suo cuore, e lo getta nelle mani di uno che continua a frantumarlo in continuazione. Cristian chiama, Mia risponde. In realtà il cuore di Amelia batte per un ragazzo dai capelli e dalla barba vermiglio, quel ragazzo che non smette di fissare durante le lezioni, quel ragazzo che insieme a lei dovrò girare un cortometraggio per un laboratorio all’università. Samuel.



Non so perché, ma quando sto con Sam sento che posso smettere di fingere di saper camminare sulla terra e che posso continuare a volare come un albatro. Con lui non mi vergogno di essere “diversa”. Con lui mi sento quasi “speciale”.


Samuel che non cerca l’amore, Samuel che rifugge dai sentimenti, Samuel che si accontenta delle briciole, di un appagamento momentaneo. Samuel che si concentra solo su un punto, perdendo di vista quello che lo circonda. Ma poi qualcuno gli apre gli occhi, e gli fa capire che qualcuno nel fuoricampo, lì per lui, c’è. Solo che lui non l’ha mai vista, non ha mai fatto caso a quando lei gli prepara il caffè decorandolo con la schiuma, a quando gli raccoglie tutto ciò che gli cade dalla sedia durante le lezioni… Lui, Mia, non l’ha mai vista. E la prospettiva della sua vita cambia nel momento in cui si accorge che gli occhi della ragazza lo guardano davvero. Non si limitano a vedere, ma osservano, scrutano, entrano dentro. Per Samuel sarà difficile accettare tutto questo, non si sente degno, ancora, di lasciarsi andare ad un amore così. Ha paura di sbagliare, di essere lasciato come ha fatto Greta anni prima. Ha paura di deludere suo fratello. Ha paura, ma vuole essere come lui, amare come amava lui.


Quello che non mi sfugge però è lo sguardo che ci rivolgiamo prima che lei esca da questo abitacolo. Uno sguardo che mi ha fatto sentire il battito del cuore fin nelle tempie, una sensazione bella quanto terrificante.


Il compito che devono svolgere li avvicina, e tra una frittella alle mele e una fetta di torta al cioccolato, Samuel entra di soppiatto nella vita di Amelia. Si amano, si baciano, si accarezzano e si amano ancora, ma lui non vuole ancora perdersi in questo amore che profuma di libertà. Quando Amelia però avrà bisogno del suo sostegno, a causa di un incidente domestico, Sam sarà il primo che si farà in quattro per lei, prendendola sotto la sua ala e ospitandola a casa sua. E quella quotidianità diventa il loro universo personale, fatto di tanti “piccoli momenti perfetti”. Non mancheranno le incertezze, le incomprensioni, i pianti, la disperazione, il non essere abbastanza, il perdersi, il ritrovarsi.


Finché non ci viene freddo, rimaniamo nudi, distesi sulla sabbia umida e bruna, ad ammirare il globo luminescente della luna e l’universo che non è solo sopra di noi, ora l’ho capito. È tutt’intorno, è persino dentro di noi. Perché noi ne facciamo parte, siamo due stelle che erano destinate a incontrarsi, dopo tutto.



Meravigliosa. Elle Eloise è meravigliosa. Un finale perfetto per questa serie, che come dice anche lei nei ringraziamenti (che ho letto con le lacrime agli occhi, tanto erano profondi), mancherà terribilmente. Più che le storie in sé amo il suo modo di scrivere, di rendere reali delle percezioni che in realtà sono solamente sensoriali. Ti trascina dove vuole lei, ti porta nei posti di cui sta raccontando. Ti fa essere un tutt’uno con i suoi personaggi, ed è strabiliante. Spero di poterti incontrare presto Elle, per abbracciarti e dirti grazie di aver dato vita vera alle emozioni che non sappiamo esistano… 



Sandy  

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