Recensione - Quante volte ti ho odiato, di Kelly Siskind
Buongiorno e buon giovedì! Oggi vi parlo di una nuova uscita targata Newton Compton Editori, che porta in Italia per la prima volta Kelly Siskind, con il primo romanzo della serie "Over the top", ad ora composta da tre libri. La prima coppia che conosceremo sarà quella formata da Shay e Kolton, che tra altri e bassi, forse, riusciranno a trasformare una vacanza sulla neve in qualcosa di più.
Titolo: Quante volte ti ho odiato
Autore: Kelly Siskind
Serie: Over the top #1 – serie di autoconclusivi
Genere: Contemporary romance
Casa Editrice: Newton Compton Edizioni
Data di uscita: 16 Novembre 2017
Il mio giudizio: 💓💓💓 e mezzo
Un viaggio con le amiche nel paradiso sciistico di Aspen: è proprio quello di cui Shay ha bisogno per dimenticare la rottura con il suo ex. E il fatto che, oltre alle piste da sci meravigliose e all’affetto delle amiche, ci siano bei ragazzi praticamente ovunque, di sicuro non guasta. Ma il sogno viene interrotto quando uno spericolato sciatore la mette al tappeto, travolgendola. La guerra è iniziata.
Kolton non ha esattamente idea di cosa in Shay lo faccia infuriare. Non solo fa fatica a rimanere lucido in sua presenza, ma la ragazza sembra avere la particolare capacità di fargli perdere la calma. Quando la rabbia si trasforma in una chimica esplosiva, i due verranno travolti dall’intensità di un’avventura che lascia a entrambi dubbi e insicurezze. Ma c’è qualcosa che va oltre l’odio e la passione, e Kolton e Shay, tra le scaramucce e i litigi, potrebbero scoprire di provare qualcosa di importante… Se solo riuscissero a smettere di detestarsi.
«Non riesco a dimenticarti. Mi fai impazzire. Mi fai venire voglia di rischiare.»
Lui è Kolton, il presidente della Moondog (la più nota marca di abbigliamento sportivo). Bello da fare paura, padre single, decide di passare quattro giorno lontanto dalla sua solita routine, fatta di conti che devono tornare, fornitori da seguire, e bozzetti da approvare. Aspen è il luogo perfetto per staccarsi dalla quotidianità. Accompagnato dagli amici fidati, Sawyer e Nico che non fanno che prenderlo in giro sulla sua incapacità di lasciarsi andare con una donna, si scontrerà (nel vero senso della parola), con Shay. Lei, interior designer con grandi aspettative per il futuro, ha abbandonato i paesaggi della città che l’ha accolta, Toronto, per abbandonarsi alla piacevolezza che solo le piste di Aspen possono dare. Single da poco, Shay e le sue amiche Lily e Raven, approfittano di quattro giorni di vacanza per cercare dei bei maschioni con cui passare la notte. Uno diverso ogni sera, o sempre lo stesso, non importa: quello che succede ad Aspen, rimane ad Aspen. Shay infatti non ha intenzione di buttarsi a capofitto in una storia: le ferite della rottura con Richard sono ancora fresche, e lei vuole tornare la Shay di un tempo: quella che non abbandona un lavoro per assecondare un fidanzato petulante, quella che si concede un Big Mac al posto di brodaglie dietetiche, quella che se vuole fa sesso tutti i giorni e non solo il venerdì e la domenica. Stare con Richard infatti l’ha trasformata in qualcuno che lei non è mai stata: un cagnolino. A tratti, soprattutto all’inizio del libro, ho trovato in lei dei tratti davvero infantili, tipo battutine da bambina capricciosa.
Quando Kolton si vede precipitare addosso un reggiseno dal cielo (o meglio, dalla seggiovia), crede che non possa capitargli di peggio in quella giornata. Sbagliatissimo. Una sciatrice troppo convinta infatti, gli andrà addosso. Non vi dico che si incolperanno a vicenda e che si decreteranno “Coglione” e “Stronza”, ma questi sono nomignoli che ritroveremo in tutto il libro.
Quando Kolton si vede precipitare addosso un reggiseno dal cielo (o meglio, dalla seggiovia), crede che non possa capitargli di peggio in quella giornata. Sbagliatissimo. Una sciatrice troppo convinta infatti, gli andrà addosso. Non vi dico che si incolperanno a vicenda e che si decreteranno “Coglione” e “Stronza”, ma questi sono nomignoli che ritroveremo in tutto il libro.
Sarà una sera troppo su di giri a far avvicinare le tre ragazze e tre adoni che paiono soli e abbandonati: il destino vuole proprio che ad aprire la porta a Shay sia proprio Kolton (esatto, il coglione). Una sveltina nel bagno metterà fine alla voglia di lasciarsi andare ad una passione che non prevede coinvolgimenti sentimentali… O almeno così credono entrambi. Il ricordo di quella sera rimane impresso nelle loro menti, e per quanto entrambi cerchino di non darci peso, si vogliono ancora, e ancora e ancora. E ancora. È qualcosa che va altre il sesso in se, per Kolton, ma per lui, che nasconde a Shay non solo la sua professione ma addirittura la verità sulla sua famiglia, c’è molto di più in gioco. Jackson, suo figlio di sette anni. Perché avrebbe dovuto aprirsi con una sconosciuta con cui avrebbe solo condiviso il bagno, il tronco di un albero, la seggiovia e addirittura un cumulo di neve? (sono quasi rasenti all’assurdo i luoghi in cui questi due ragazzi si abbandonano alla passione...)
È più bello che mai: assomiglia a quei modelli rudi che scalano le montagne. Invece di calargli i pantaloni vorrei accoccolarmi tra le sue braccia. Invece di urlargli contro, vorrei baciarlo sul collo. E invece di fare una di queste cose, gli do un calcetto. «Scommettiamo?».
Ma cosa succede se dopo tre mesi il destino (un pò) forzato, li rimette nella stessa strada? Cosa succede se dopo tre mesi, entrambi non smettono di pensare a quello che avevano trovato tra le piste di Aspen? Che Kolton sia innamorato è assodato, ma la paura di mettersi in gioco è tanta. Il suo passato non gli permette di lasciarsi andare come vorrebbe, eppure con Shay è stato così semplice… Lei, per contro, pur di togliersi Kolton dalla testa inizia a seguire i consigli delle amiche e accettare qualche appuntamento: niente da fare, i paragoni con il Coglione sono assicurati. E non si va mai oltre una cena.
Kolton adesso deve giocarsi il tutto per tutto: quale occasione migliore di affidare a Shay i lavori di progettazione di un nuovo punto vendita della Moonsdog di Toronto? Avrà sei settimane per corteggiarla come si deve e conquistala con Muffin, hamburger, lecca lecca e quanto di più romantico esista. Perché ammettiamolo, in quanto a corteggiamento, Kolton è un ragazzo pieno di sorprese…
Vorrei tanto avere una formula magica, una semplice equazione per risolvere i nostri problemi. Una X, una Y e una Z che, nell’ordine corretto, ci portino nella direzione giusta. Insieme. Ma nessun calcolo può predire il futuro. L’amore è irrazionale. Indefinibile. Incommensurabile.
Primo libro arrivato in Italia grazie a Newton Compton di questa autrice, al quale seguiranno sicuramente altri due libri: quelli sulle amiche di Shay e gli amici di Kolton. L’inizio sembrava davvero promettente, ma è andato scemando fino al finale, stroncato di brutto. Avrei davvero voluto saperne di più! Kolton è un bellissimo personaggio, premuroso nei confronti del figlio. E innamorato cotto di Shay. Lei l’ho trovata a volte infantile, davvero. Le frecciatine tra di loro non mancano, e spesso fanno sorridere. Ma non posso dare un voto pieno. È una lettura leggera, frizzante, ma non mi ha coinvolta completamente.
Tre stelline e mezzo per “Quante volte ti ho odiato”! però sono curiosa di scoprire cosa ha in serbo per noi l’autrice con le altre coppie…
Sandy
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