Recensione "IO X TE=TRE" di Maddalena A. Cecere

by - novembre 11, 2017

Recensione del sabato! Oggi vi parlo dalla mia ultima lettura, portata a termine questa mattina. Si tratta di "Io x te= tre", romanzo dell'autrice self Maddalena Cecere. Ho scoperto questa autrice grazie ai social, e ad amicizie comuni con altre autrici e sue sostenitrici. Come ben sapete io non sono una che discrimina il self, anzi. Ci sono stati dei libri pietosi che ho letto, altri molto più piacevoli. E questo posso farlo rientrare nella seconda categoria. E voi, leggete solamente autori noti ed editi da importanti casa editrici, o date spazio anche agli autori emergenti e quelli che hanno deciso di intraprendere un'avventura tutta self?

 


Titolo: IO X TE= TRE
Autore: Maddalena A. Cecere
Serie: Non fa parte di una serie
Genere: Contemporary romance
Casa Editrice: Self publishing
Data di uscita: 8 maggio 2017
Il mio giudizio: 💓💓💓




Lui voleva lei. Lei l'ha umiliato.
Lei voleva lui. Lui l’ha rifiutata.
Dopo undici anni di incontri e scontri, Erika e Manuel si ritrovano all’abituale festa dei coscritti. Complici una generosa dose di alcol e un desiderio a lungo represso, i due finiscono finalmente a letto insieme.
Alleluia!
Ma c'è un piccolo, piccolissimo, effetto collaterale inaspettato: un M&M’s che lui ha impiantato nell’utero di lei senza chiederle il permesso. Ebbene sì, Erika e Manuel si sono moltiplicati. Due persone che non si sopportano e discutono continuamente sono destinate a condividere il resto delle loro vite. Può sembrare uno scherzo del destino, una punizione divina o il Karma che non dimentica, ma Erika e Manuel avranno un bambino, ed è un dato di fatto.
Una tregua che farà acqua da tutte le parti, un legame non desiderato, una convivenza che metterà entrambi a dura prova, un’attrazione difficile da contrastare e le cattive abitudini che saranno dure a morire. Questo, e molto altro, è ciò che dovranno affrontare nei nove mesi più duri della loro vita.


Quello che sappiamo per certo da quando è iniziato il mondo è che esiste una linea sottile che divide il genio dalla follia, il piacere dal dolore, l’odio dall’amore.
Manuel ed Erika, però, ne sono la prova vivente. Quando si sono incontrati avevano solo tredici anni. Lui, dolce e appiccicoso, lei perfida da fare invidia al diavolo. Si sa, le ragazzine adorano innamorarsi di quello bello e impossibile, e quando invece, un cicciotello che darebbe la vita per noi ci prova in ogni modo, lo mandiamo al diavolo. E lo insultiamo. Siamo delle canaglie. È questo che è successo ad Eri, a soli tredici anni. Ha preso a male parole Manuel, che da quel giorno ha fatto ciò che era meglio per difendere il suo cuore innamorato: ha iniziato ad odiarla. Il destino, si sa, quando serve va in ferie. Tre anni dopo infatti, il padre di Manu si sposa, e con chi? Con la mamma della migliore amica di Erika, Katia. Cos’altro poteva mancare a tutto questo? Niente, se non so che sono pure finiti in classe assieme. Dimenticatevi il ragazzino cicciottello di tre anni fa: adesso Manuel è un gran bel figo, superata la fase della pubertà. Con la scusa che è diventato il fratellastro di Katia, Erika vivendo in simbiosi con la sua migliore amica ha la possibilità di gironzolare per casa sua, e piano piano, di innamorarsi di un Manuel che non la calcola, che le rende pan per focaccia, che addirittura fa in modo di farsi vedere con altre ragazze.


«Sarà così per sempre?» mi interrompe. «Così come?» faccio il finto tonto. «Tu che mi odi e mi provochi. Io che ti odio e...». «Io non ti provoco, Erika. Tu per me sei il nulla, e la miglior amica di mia sorella, ovviamente».




Odio, gente. Quei due si odiano, e non frenano l’istinto di tenerselo per sé, ma palesano la loro ira, spesso teatro di grosse e grasse risate da parte dei loro amici. Eh già, stessa compagnia. Se ci sono due persone che sarebbe improbabile che il destino metta insieme sono Erika Pantera e Manuel Diamante. Ma avete presente le cene dei coscritti? Quelle dove scopri che tizio si è sposato, caio ha avuto due figli, e tu, cristo santo, fai ancora fatica a metterti ogni giorno calzini dello stesso colore. Succede sempre così: tutti sono sempre un passo più avanti a te.


Si cresce, si cambia, si matura, ma quando ci ritroviamo una volta l’anno alla festa dei coscritti sembriamo tutti dei diciannovenni. Se alle superiori eri lo sfigato di turno, non importa che tu sia diventato un avvocato, un informatico e via dicendo, per questa gente rimani lo sfigato di turno. Se eri il ragazzo più popolare della scuola, non importa se al momento sei un fallito, un alcolizzato, un disoccupato e via dicendo, per loro rimani una persona rispettabile. Si cresce, si cambia, si matura, ma fino a un certo punto.



Erika è sempre la stronza (stavolta dovete farmi passare il termine, non ne esiste uno dolce per descrivere in una sola parola il caratterino di Eri…) e Manuel quello che se la spassa. Complice l’alcool, affittano una stanza nell’hotel dove si svolge la festa per una sveltina che entrambi, seppur non troppo lucidi, hanno desiderato da sempre. Non so voi, ma più due persone si stuzzicano più sono convinta che finiranno assieme. Ripeto: la linea tra odio e amore è così sottile…


Lo odio. Non è vero, cavoli. Non lo odio affatto, anzi. Il problema è che mi piace, tantissimo.


Un secondo round al matrimonio dei loro amici, e poi nemici come prima: questo si erano promessi. Ma il destino, ancora una volta, aveva in serbo per loro… M&M’s. Non, non parlo di quelli veri da mangiare ma… di un M&M’s speciale. Un M&M’s tutto loro… frutto di una notte troppo alcolica e di mancate precauzioni. Si, un bambino. E qui iniziano i guai. Manuel ha avuto un esempio poco esemplare di genitori, Erika è nata quando ormai i suoi avevano quarant’anni, perché troppo presi dalla loro vita di avvocati. Il non avere avuto un buon esempio alle spalle, soprattutto per Manu, è qualcosa che lo fa vacillare: sarà in grado di fare da padre? E soprattutto, sarà capace di mettere una pietra sopra al passato che lo lega ad Erika? Non mancheranno diatribe, forse alcune sono davvero sciocche, ma Eri si nasconde sempre dietro al fatto che è incinta e che è colpa degli ormoni. Va bene un po’, ma in alcuni punti proprio non la tolleravo. Davvero, si aggrappava a qualsiasi cosa (un esempio riguarda i semi di girasole… Leggete, e fatemi sapere cosa ne pensate…!). Manu per amor proprio, per amor del bambino in arrivo e per amore perfino di una Erika che è stata il suo incubo di adolescente, la asseconda in ogni suo volere, anche se le frecciatine non mancano. Questi due insieme sono una forza della natura: si amano, si odiano, si odiano e si amano di nuovo. O meglio: si sono sempre amati, ma sono stati troppo stupidi e orgogliosi per ammetterlo prima a loro stessi, poi al rispettivo compagno d’avventura in questa gravidanza che ha scatenato gelosie, apprensioni, cibo nascosto e tante coccole. Il loro rapporto sembra aver preso la piega giusta quando Erika decide di aver bisogno di distanza: parte, e se ne va dai suoi genitori. Avvisa Manuel, per non fargli prendere un infarto non trovandola a casa… Lo avvisa sì, in un modo molto peccaminoso…




Un po’ di distacco emotivo non potrà che farmi bene, mi aiuterà a ragionare meglio e a prepararmi psicologicamente. Averlo a portata di mano, insistente come solo lui sa esserlo, non mi fa riflettere, non mi aiuta ad assimilare tutte le emozioni che mi stanno travolgendo. Volete la verità? Spero che cambiare aria mi riporti sulla retta via. Magari mi sono innamorata della sua presenza, dei suoi modi gentili e delle attenzioni che, diciamolo, ogni donna ama ricevere. Spero che le mie non siano vane speranze. Sono stata già innamorata di Manuel e non è andata bene; al momento non ci sono presupposti, a parte un’attrazione fisica piuttosto incontenibile, che mi facciano sperare in un risultato diverso.



Il tutto si trasforma in giorni tristi per entrambi, solo che se Erika rimugina sulla sua scelta di aver messo distanza tra lei e l’uomo che ama, Manu cede all’alcool e bacia una sconosciuta. Un bacio che rimette tutto in discussione, o che chiarisce tutto alla perfezione: non ci potrà essere donna al di fuori di Erika nella sua vita. Ora lo sa. Un’illuminazione che lo spinge a fare quattro ore di macchina per andare a casa dei suoceri a dirglielo. Ma non pensiate che sia finita: secondo voi glielo dice che ha baciato un’altra? MA OVVIAMENTE NO. Perché come sostiene il suo amico Luca, è uno stupido.


Riconquistarsi la fiducia della ragazza che ama non sarà facile… soprattutto ora che Nerone/Giulio Cesare/ Massimo/ Achille/ Ulisse sta per nascere. Non guardatemi male: Manuel per il suo primogenito voleva un nome importante...

Finale? NON VE LO DICO! Dovete leggerlo voi 😊


«Sarà un disastro». 
«Ma sarà il nostro disastro»



Per me è il primo libro di questa autrice e mi incuriosisce anche la trama di quello che è uscito di recente. In alcuni tratti ho trovato i dialoghi davvero frivoli, soprattutto da parte di Erika. Mi stanno bene gli ormoni ma mannaggia la miseria ogni scusa era buona per dar contro a quel povero cristo che cercava (ok, magari in un modo un po’ troppo assillante…?) di starle accanto… Ma di per sé è una lettura piacevole. Si fa leggere molto velocemente, e punto a favore per me in ogni libro è il POV alternato. Ok gente, adesso devo davvero andare a scrivere la tesi…
Buon sabato libroso! 


Sandy
 

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