Recensione "Honor" di Jay Crownover

by - marzo 27, 2018

Buon pomeriggio readers! Finalmente si inizia ad intravedere un pizzico di sole ma ovviamente l'influenza ha scelto proprio questo periodo per lasciarmi a letto. Non che mi lamenti: insomma se non fosse per il fastidio di soffiarmi il naso ogni due minuti e quell'orribile e dispettosa tosse che quando inizia continua fino a farmi bruciare la gola...ecco sì, se tralascio questo, è qualche giorno che me ne sto tranquilla a casa, nel lettone a recuperare qualche lettura che per problemi personali avevo tralasciato. Il primo libro che ho scelto e che oggi vi propongo è "Honor" il romanzo che apre la serie spin-off di The Point: The breaking point. Volete sapere di più? Continuate a leggere per scoprire i segreti di un criminale mai pentito e della sexy spogliarellista!


 

Titolo: Honor
Autrice: Jay Crownover
Serie: Breaking Point Series
Genere: Contemporary Romance
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Data di uscita: 22 febbraio 2018
Il mio giudizio: ❤ ❤ ❤ ❤ ❤

Trama:

Non farti ingannare. Non cercare giustificazioni per me. Non sono un uomo per bene. Ho visto cose che non avrei dovuto vedere, fatto cose di cui nessuno dovrebbe parlare. Nella mia vita non c’è posto per onore e coscienza. Ma ho combattuto e sono sopravvissuto. Ho dovuto farlo. Quando l’ho vista ballare in uno strip club, ho sentito il cuore battere per la prima volta. Keelyn Foster era troppo giovane, troppo piena di vita per quel posto, e mi sono reso conto in un istante che doveva essere mia. Ma prima di averla, sarei dovuto diventare l’uomo più temuto di The Point. Per avere qualcosa di decente da offrirle. Adesso è così. I soldi non sono più un problema e non c’è niente che io non possa ottenere. Eccetto lei. È scomparsa, introvabile. Ma non intendo arrendermi. La troverò e la reclamerò. Sarà mia. Perché, come ho detto, non devi farti ingannare. Non sono un diavolo sotto mentite spoglie... Sono un diavolo che padroneggia la scena.

Quando ho letto la serie "The Point", non avevo trovato nei personaggi di Nassir Gates e Keelyn Foster dei particolari interessanti tanto da voler sapere qualcosa di più su di loro. Mi sbagliavo completamente. Questa coppia mi ha conquistata, travolta, emozionata. Ma partiamo dall'inizio.

Nassir Gates, per metà uomo, per metà mostro. Era letale e nocivo, celava tutta la sua bellezza sinistra dietro un completo incredibilmente costoso che lo faceva sembrare elegante e all'apparenza civilizzato.

Nassir Gates è un criminale. Non di quelli che si divertono a fare i cattivi, lui è il cattivo. La sua infanzia travagliata in quei paesi in cui ancora si combatte per una "causa", oggi religiosa domani politica, gli ha fatto vivere esperienze talmente brutte, che ora il ghetto "The point" dove ha scelto di vivere, è una specie di isola tranquilla. Gestisce i suoi "malaffari" indisturbato, cercando di non pestare i piedi ai poliziotti ed agendo indisturbato. Emana potenza e incute paura. Ha una sua morale? Si, o almeno ci prova: non traffica droga e non è un "pappone". Nel suo locale le ragazze ballano, si spogliano, alcune arrotondano con i clienti, ma tutte di loro volontà, lui non costringerebbe mai una donna. Nella sua vita ha visto di tutto, ha vissuto la guerra, ha le mani sporche di sangue colpevole e innocente. Oggi ha un nuovo obiettivo: Keeylin. La splendida donna è il suo unico punto debole, l'ha protetta, l'ha quasi persa, l'ha ripresa ed ora deve riuscire a legarla a sè per sempre. E quando il diavolo vuole qualcosa....

Lei era il mio arcano da svelare. Era ciò che aveva dato un senso alla mia vita e ora, col suo respiro, stava infondendo in me quella stessa essenza. Era perfetto. Lei era tutto.

Keelyn Foster è fuggita da The Point dopo un incidente che l'aveva quasi uccisa. Vive a Denver e vuole avere una vita tranquilla, distante da quella di "Honor", la ragazza che si spogliava per gli uomini, capace di conquistare con un solo sguardo e di far tremare la terra con un sorriso. Questi sono i suoi piani finchè Nassir, l'uomo che la tormenta, l'attrae, la fa arrabbiare, non la ritrova e le propone la gestione del suo nuovo locale. La scelta di tornare a The Point è scontata, Keelyn ama quel posto, appartiene a quella città, ma soprattutto appartiene a Nassir per quanto ami provocarlo, negarlo e allontanarlo. Ora che sono di nuovo insieme e indistruttibili, lei deve decidere se donarsi a lui e accettarlo, consapevole che sarà un per sempre. Ma quanti segreti nasconde Nassir? E lei è davvero pronta a diventare la regina del diavolo? Riusciranno a sopravvivere ora che nell'ombra si nascondono molte minacce?

«Ho trascorso tutta la mia vita a soffrire. Ho smesso solo adesso, sentendoti dire che posso averti, che sei mia. Non hai idea di quante battaglie abbia dovuto combattere per arrivare qui e aspettare che tu fossi pronta per me, Keelyn. L'unica cosa che potrebbe tenermi lontano da te sarebbe solo la morte»

Come vi ho anticipato questo romanzo l'ho adorato. La Crownover aveva scritto nelle note della prima serie che voleva presentare dei cattivi, ma nè Bax, ragazzone che si finge burbero ma ha un cuore fin troppo evidente, nè Race, troppo giovane e inesperto per fare il cattivo, né Reeve, la ragazza dal passato da cancellare ma pronta a redimersi mi avevano convinto (il poliziotto Titus lo adoro però!). Con Nassir ci siamo: abbiamo un uomo che è un criminale. Sono abituata a pensare che i buoni possono essere cattivi, ma i cattivi rimangono tali. Nassir Gates è così e non cambia: se prima uccideva con fucili e bombe, poi era passato alla spionaggio e alle mani nude, ora uccide tramite i suoi traffici: combattimenti illegali, affari di dubbia moralità che gestisce da dietro la sua scrivania come un re. Per descrivere il suo carattere basta osservare il suo tatuaggio, quei quattro cavalieri dell'Apocalisse che lui ha incontrato da vicino: Conquista, Guerra, Morte e Carestia. Ci si può innamorare di un uomo così? Si, perchè Nassir guarda negli occhi della ragazza che ama e lo ammette senza fare giochetti. La pretende, la difende, non le nasconde la sua natura. Lei è la sua causa. L'amore che prova per Keelyn ci sconvolge, ci fa tremare il cuore, ogni frase che Nassir pronuncia è una dichiarazione di amore eterno, potente, infinito.
Se vi state chiedendo se la protagonista è all'altezza la risposta è sì di nuovo. Keelyn non è una ragazza innocente ma una donna che ha fatto di tutto per ottenere quello che voleva. Per anni è stata la spogliarellista Honor, la migliore, quella per cui ogni uomo avrebbe dato una gamba. E' libera e indipendente, ha racimolato una buona somma di denaro, e non fa passare a Nassir tutti i suoi modi estremi. E' l'unica che lo affronta senza conseguenze, è l'unica che può farlo diventare un "bambino vero". 

«Non ti darò il mio cuore.»«Non devi darmelo, finirò comunque per prendermelo. Ne sto già rubando pezzetti e briciole da anni; eri semplicemente troppo presa a combattere contro di me, troppo determinata a fare le cose a modo tuo, e per conto tuo, per accorgertene.»

Il romanzo è coinvolgente: bella la leggera suspance, bella la voglia di dare una possibilità di scelta alle persone, facendo da padroni del proprio destino, bello il coraggio di assumersi le conseguenze delle proprie azioni, in un finale che potrebbe dare quella sensazione di lieto fine anche per chi non è un santo.
Unico neo (ma solo perché voglio trovarlo): capisco la forza dell'amore, ma con una possibile commozione cerebrale, anche Superman si ferma un attimo!

Consigliatissimo!!! Fatemi sapere cosa ne pensate, 
buona lettura, Laura.

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