Recensione de "Il diavolo a primavera" di Lisa Kleypas

by - marzo 03, 2018

Buon sabato readers e buon inizio weekend! Avete presente le persone che amano l'inverno e la neve, e il freddo  e la pioggia? Bene sappiate che io non sono tra queste. Faccio mia una celebre frase: "La pioggia non mi piace per niente. Ogni cosa fredda io proprio ...bleah!". Ovviamente il bleah lo ha aggiunto la mia fantasia, le fan di Twilight spero possano perdonarmi, ma il fatto è questo: l'inverno non fa per me. Ammetto che se si ha l'opportunità di stare in casa sul divano, con un buon libro tra le mani alternato ad un bel film, una cioccolata calda alternata a qualunque schifezza hai in casa, non è male. Ma se hai l'ultimo esame della sessione che viene rimandato di continuo per maltempo e stai perdendo quel pizzico di sanità mentale che ti era rimasta (Presente! E' proprio il mio caso!), ecco in quel caso Honolulu sembra la soluzione a tutti i problemi. Non potendo partire ho cercato una lettura leggera, frizzante, romantica e nostalgica. E chi poteva aiutarmi se non Lisa Kleypas? Continuate a leggere per scoprire cosa penso de "Il diavolo a primavera"!




Titolo: Il diavolo in primavera
Autore: Lisa Kleypas
Serie: #3 The ravenel
Genere: History romance
Casa Editrice: Mondadori
Data di uscita: 28 novembre 2017
Il mio giudizio: 💓💓💓💓

Trama:

Londra, 1876. A differenza di tutte le debuttanti londinesi, la bellissima Lady Pandora Ravenel non sogna di frequentare balli e trovarsi un marito. Preferisce di gran lunga dedicarsi ai suoi affari. Ma la sua strada si incrocia con quella di Gabriel, Lord St. Vincent, impenitente libertino, altrettanto determinato a non essere ingabbiato in un matrimonio. E per entrambi sarà la scoperta di un brivido fino allora sconosciuto...
"Era bellissima. Complicata. Frustrante. Non aveva mai conosciuto nessuna capace di essere così totalmente, così fermamente se stessa."
Lady Pandora è una ragazza intraprendente con le idee chiarissime sul suo futuro: ha deciso di investire tutto sulla sua intelligenza e voglia d'indipendenza a discapito del matrimonio. Corteggiamenti, balli, pizzi e merletti non le interessano quanto i giochi da tavola che progetta e realizza con l'aiuto del cognato. Per questo, quando a causa di un equivoco viene sorpresa in compagnia di Lord St Vincent, dichiara apertamente di non volersi sposare. L'insistenza del giovane, la voglia di non deludere la sua famiglia e non pregiudicare il futuro della sorella la spingono però a passare del tempo con Gabriel e per la prima volta Pandora scopre che la sua decisione può vacillare. Le attenzioni di lui, premurose ma non soffocanti, spingono la ragazza a fidarsi sempre di più, fino a non poter fare a meno del suo abbraccio. Ma è davvero pronta a rinunciare ai suoi sogni per l'amore? Può essere Gabriel il suo nuovo sogno?
«Gabriel trovò due cuccioli di volpe [...]. Trascorse settimane a nutrirle e insegnò loro a cacciare. Credo che per lui l'aspetto peggiore fosse la necessità di mantenere le distanze. Niente carezze nè coccole. Non poteva nemmeno dargli un nome. Per sopravvivere, dovevano continuare a temere gli esseri umani. Come gli disse il guardiacaccia, addomesticarle sarebbe equivalso ad ucciderle. Fu una buona lezione per lui.»«Che genere di lezione? Non amare ciò che sei destinato a perdere?»«No, Pandora. Ha imparato ad amarle senza cambiarle, a lasciare che seguissero la loro natura.»
Lord St. Vincent è un noto libertino, come fu suo padre a suo tempo. Un libertino con un buon cuore però. Non era sua intenzione sedurre la dolce, bellissima ma goffa Pandora. Lei non rappresenta  la perfezione che lui cercava, eppure, quando la situazione lo richiede, lui si dimostra abbastanza uomo da prendersi le sue responsabilità chiedendola in moglie. Non si aspetta un suo rifiuto, e forse è questo che lo incuriosisce. Pandora è sveglia, libera e vuole lavorare. Pandora ha un'infanzia difficile, un handicap da superare, un muro da far crollare. Pandora sa di buono. Pandora è sua. Sarà in grado Gabriel di farle capire che insieme sono perfetti? 
«Non dovrai mai avere paura del buio. Lo sai ci sarò sempre io a proteggerti»
Chi come me ama la Kleypas sa che le sue protagoniste femminili sono donne forti, con la battuta sempre pronta e un desiderio di emancipazione che ricorda tanto i nostri giorni. Lady Pandora non fa eccezione: vuole essere indipendente, sa che può contare su se stessa e la protezione di uomo non le serve proprio. Ma forse l'amore si, perchè Pandora ne ha ricevuto davvero poco a causa di un padre assente e violento. Non è mai riuscita a confidarsi davvero con qualcuno ma le viene naturale fidarsi e affidarsi a Gabriel. E che dire di quest'affascinante uomo? Ricordate "Peccati d'inverno" della serie Audaci zitelle? Avete presente Evie e Sebastian? Come non innamorarsi di Gabriel St. Vincent, il loro figlio? Di quella serie questa coppia era quella che avevo preferito in assoluto, non potete nemmeno immaginare la mia felicità nell'averli ritrovati, felici, nonni e ancora divertenti. Gabriel non è solo il bel giovanotto che conquista donne (in realtà ha un'amante sposata): è un uomo leale e rispettoso, sagace, intelligente, dedito alla famiglia e comprensivo. Quando incontra Pandora ne ammira la bellezza ma col passare del tempo è la sua anima a farlo restare ammaliato. E quando un St. Vincent si innamora nulla potrà distrarlo dal conquistare la meta. 
«Sei così bella...così preziosa per me. Non ti sto chiedendo un atto di resa, te lo sto offrendo. Farò qualsiasi cosa. Devi essere tu, Pandora...soltanto tu...per il resto della mia vita. Sposami...»
Un romanzo che scorre veloce, con momenti divertenti e altri più intensi, sensuale ed ironico, ma sopratutto ricco di personaggi interessanti. Inoltre il personaggio di Pandora , come spiega l'autrice, prende spunto dall'esistenza reale della prima donna che progettò diversi giochi da tavola: un'altra donna forte, indipendente e coraggiosa che affrontò le convenzioni del tempo per la sua libertà.

Buona lettura, Laura.

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