Recensione - Il lupo e la colomba, di Kathleen E. Woodwiss

by - marzo 09, 2020


Buongiorno! Torno ai miei cari amati storici con la scoperta di questa fantastica autrice, Kathleen che con "Il lupo e la colomba" mi ha preso il cuore, lo ha torturato un po', e alla fine mi ha regalato quello che volevo. Venite a scoprire con me l'Inghilterra del 1066.





Titolo: Il lupo e la colomba 
Autore: Kathleen E. Woodiwiss
Genere:  Historical Romance
Serie:  Autoconclusivo 
Data d'uscita: prima edizione 1974
Casa Editrice: Sonzogno
Trama:
Inghilterra, 1066. In un medioevo di forti passioni, la bella e fiera Aislinn, figlia di nobili sassoni, viene fatta prigioniera dal valoroso Wulfgar, giovane guerriero normanno al servizio di Guglielmo I. I due appartengono a mondi contrapposti, ma l’immensità del sentimento che a poco a poco li divora li costringerà, in un crescendo di avventura, ad azioni temerarie pur di affermare le ragioni dei loro cuori.

«Potete aver conquistato l’Inghilterra, normanno» sibilò tra i denti, «ma, vi avverto, non vi sarà così facile impadronirvi di me».«Ti assicuro che per me sarà una tenzone assai più piacevole, ragazza. Sarà con grande gioia che gusterò i frutti della mia vittoria». «Zoticone presuntuoso!» ringhiò Aislinn. «Mi credete una delle vostre sgualdrine normanne prive di volontà, pronte a gettarsi ai vostri piedi appena schioccate le dita? Imparerete presto che le cose stanno diversamente». Lui rise. «Una lezione verrà certamente impartita, ma a quale di noi due resta da vedere. Comunque sono incline a pensare che sarò io il vincitore».
Cari readers, per questo romanzo cambierò lo schema della recensione, perchè non mi è possibile schematizzare due personaggi come Aislinn e Wulfgar.

Quando era una ragazzina per pur caso mi sono affacciata al mondo dei romance storici. Fino a quel momento le mie letture erano state dettate dai "compiti" assegnati dalla mia professoressa d'italiano. Poi un giorno su una bancarella durante una festa di paese trovai "Il barbaro e la principessa". Lo comprai perchè la storia romana mi aveva sempre affascinata e l'idea di una principessa rapita da un barbaro era qualcosa di proibito per me. Era la prima volta che leggevo di schermaglie amorose, di sentimenti che non riescono a stare sulla pelle, di sensualità e passione. Non vi annoio con i particolari, ma quel libro mi fece sognare e mi innamorai per la prima volta. Da lì ho letto molti romanzi, ma quel batticuore della prima volta non l'avevo ancora ritrovato, fino a "Il lupo e la colomba". 
Questo romanzo storico mi ha tenuta incollata alle sue pagine, anche nei momenti meno romantici.
Aislinn è una giovane sassone che ha visto morire il padre e la madre divenire una vecchia megera per colpa dei nemici normanni. E' stata ridotta in schiavitù ed è costretta a servire i capricci del nuovo padrone, ma nemmeno una volta lei piega la testa. Non è sfacciata, non è ribelle, è una donna ed è fiera. E' intelligente e arguta, e quando in lei divampa la passione e poi l'amore, non si sente sconfitta, ma vincitrice. E anche in quella situazione non aspetta che gli eventi le cadano addosso, ma affronta i suoi sentimenti e pretende il rispetto dell'uomo che ama.
«Recita tanto bene la parte della sconfitta,» le sue dita giocherellarono con una lucente treccia ramata «che a volte mi domando se ho davvero vinto».
Wulfgar è nell'esercito dei normanni e serve Guglielmo I nella conquista dell'Inghilterra. Lui è il nemico. Lui ha distrutto la serenità di Aislinn. Eppure anche questo guerriero invincibile ha un cuore che è stato ferito più e più volte, dalla sua stessa famiglia. E' impossibile per lui non notare la bellezza di Aslinn, ma è quella sua caparbietà a conquistarlo. La forza di quella ragazza che ha perso tanto ma non si è spezzata non lo lascia indifferente e molte delle sue barriere iniziano a crollare.
Non è un bruto, ma sa dominare. Non sottomette, ma sa essere giusto e un buon padrone. E' un uomo che non deve chiedere, ma è disposto a cedere davanti al suo vero amore.
«Io so poco d’amore, Aislinn, ma molto di cose perdute. La tenerezza d’una madre non l’ho conosciuta. L’amore di un padre mi è stato strappato. Ho custodito gelosamente tutto il mio amore dentro di me, e ora lo metto ai tuoi piedi... Io ti offro la mia vita, il mio amore, il mio braccio, la mia spada, i miei occhi, il mio cuore. Prendi tutto, non lasciare nulla. Se lo getterai via, io sarò morto e dovrò vagare per le foreste ululando come una bestia insensata».
E' una storia di conquista, è una storia di perdita e di rinuncia, è una storia d'amore. E' una storia in cui si litiga, si battibecca, si domina, si ama follemente.
Non mancano le descrizioni storiche, i combattimenti, la corte, i combattimenti, la guerra, i cattivi. L'autrice è maestra nello scrivere, forse fin troppo prolissa e descrittiva, ma non annoia mai. Tutti i personaggi diventano protagonisti, ci vengono presentati con pregi e difetti. Riusciamo a sentirli e vederli, riusciamo a schierarci, ad arrabbiarci, a trattenere il fiato.
La tinta rosa predomina, si sente ed è esattamente ciò che vogliamo mentre leggiamo di Aislinn e Wulfgar, delle loro diversità, della rinascita dalle ceneri del piccolo terreno sassone. Sembrerà strano, ma questo libro vede la sua prima pubblicazione nel 1974. Eppure l'attualità del testo e soprattutto la sensualità che si legge tra le sue pagine, non ha nulla da invidiare ai romanzi moderni.
«Con tutto quello che ha dovuto subire, ha ancora il coraggio di farmi fronte come fosse una Cleopatra della brughiera. Ha l’abilità di intenerire il mio cuore contro la mia stessa volontà. Come posso rifiutarla, quando mette a nudo la propria anima e cerca di raggiungere le profondità del mio onore? Lei sfida le mie ire per intercedere tra me e la sua gente e mi spinge ad agire in un modo quando io avrei fatto altrimenti.» Si massaggiò la fronte, come se fosse dolente per l’intensità delle sue riflessioni. «Tuttavia, a volte mi ritrovo a desiderare che lei…» «Che lui mi prometta la sua fedeltà.» Aislinn sospirò, guardando la luna splendente sulla brughiera. «Se solo potessi essere certa del suo amore, sarei una donna felice. Ma che cosa posso fare per legarlo a me, dal momento che gli basta prendermi tra le braccia per abbattere ogni mia resistenza? I suoi baci mi privano della volontà.»
Consiglio questo libro? Si, assolutamente. Perchè? Perchè amo i romance, perchè amo la storia, perchè amo gli amori che nascono dall'odio con tutte quelle schermaglie che sono solo dolci preliminari, perchè per dominare un lupo coraggioso, serve solo una colomba fiera. Perchè alla fine del libro ho sospirato proprio come quella prima volta che mi avvicinai a queste letture.

Vi lascio un ps:
Della stessa autrice ho letto "Rosa d'inverno". Diverso da "Il lupo e la colomba", ma caratterizzato dalla stessa perfetta penna. un'altra storia bellissima, appassionante, diversa e un po' misteriosa!

Alla prossima lettura,

Laura

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