Recensione - Garnett e Klein, di Elettra Miles

by - marzo 26, 2020



Anche oggi doppia recensione/demolizione. 
Stavolta ho letto Garnett e Klein di Elettra Miles edito Hope Edizioni 
ma non è andata troppo bene. 


 
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Titoli: Garnett e Klein
Autore: Elettra Miles 
Genere: Contemporary Romance 
Casa Editrice: Hope Edizioni



TRAMA GARNETT

Per alcune persone il lavoro significa tutto, vita, futuro e relazioni, e Steven Garnett, imprenditore di successo e uomo dalla bellezza indiscussa, non fa eccezione. Ma se per molti almeno l’amore ha un piccolo posto sul podio, per lui non esiste altro che il sesso. E i soldi. E il sesso per soldi.
D’altronde, le donne esistono solo per inginocchiarsi davanti a lui.
Quando Kristina entra nella sua vita, tuttavia, le forti convinzioni che Steven ha sempre avuto iniziano a vacillare. Perché Kris non è soltanto la sua nuova bodyguard da testare e valutare, ma anche una bomba pronta a esplodere, una granata di personalità, forza e carisma. E sensualità. Una sensualità fin troppo pericolosa.
Cavolo, ma le donne possono anche essere altro, allora?


TRAMA KLEIN 

Kristina Klein si è buttata a capofitto nella breve, ma intensa storia con Steven Garnett, sapendo bene che sarebbe stata solo una parentesi della durata del loro viaggio in giro per l’Europa. Certo, fino all’ultimo ha sperato che Steve cambiasse e non la considerasse solo alla stregua di una delle sue tante avventure, ma le sue azioni le hanno confermato che l’uomo d’affari di cui si è invaghita rimane un bastardo.
Eppure c’è qualcosa che potrebbe ribaltare le carte in tavola e dare una chance al loro rapporto. Riusciranno due personaggi forti, ma emotivamente immaturi, a crescere e a costruire una relazione solida? Riuscirà Steven a mostrare il vero se stesso a Kristina, l’uomo che si cela dietro la maschera del ricco imprenditore, arrogante, sessista e libertino? Ma soprattutto, riuscirà Kristina a dargli fiducia?
Quando un grave pericolo investirà la loro esistenza, tutti i nodi saranno destinati a venire al pettine, mostrando alla coppia che l’equilibrio raggiunto è più precario di quanto loro stessi credano e il loro futuro potrebbe non essere così scontato. Solo riuscendo a far fronte comune, davanti a chi sta minacciando le loro vite e la loro coppia, potranno sperare di salvare loro stessi e la loro relazione.


Kristina lavora come bodyguard nella capitale italiana. Giovane e  intraprendente, ha deciso di abbandonare le orme dei genitori - ingegneri meccanici - per inseguire i suoi sogni, che l'hanno portata a mantenersi e sacrificare la sua vita, pur di non dover attingere ai fondi di mamma e papà. 
Il destino vuole che alla sua porta bussi Steven Garnett, imprenditore di successo, che si affida alla società chiedendo alla ragazza di seguirlo, prima nella sua camera d'albergo e sopo per tutta l'Europa. La paga è sensa dubbio allettante, e il fatto che le venga concesso di guidare la macchina dei suoi sogni è già di per sé un grosso urlato a gran voce.
Peccato che ciò che rode maggiormente a Steven sia il declino alla sua cortese offerta di passare la notte assieme. Inizierà quindi un gioco che terrà altissima la tensione sessuale tra i due, alimentata dalla gelosia per un cliente di Garnett che dimostra palese interesse per la ragazza, tanto da costringere capo e guardia del corpo a fingersi fidanzati. Ma i confini tra finzione e realtà, in una sola settimana, iniziano a sbiadire, portando a galla sentimenti che nessuno dei due prima aveva mai provato.
Se Kristina inizialmente è sicura dell'affetto profondo che prova per Steven, questi non è forse completamente pronto ad abbandonare la sua vita da donnaiolo e collezionista di escort: non può però nasconderre che l'interesse per Kristina, incaricata di mantenere ordine nella sua vita e nelle sue riunioni di lavoro, lo destabilizza, portandolo a pensare che non tutte le donne siano ad uso esclusivo di una notte.

Se il primo libro ruota attorno al loro viaggio per l'Europa tra riunioni e clienti d licenziare il secondo romanzo

NON CONTINUATE A LEGGERE SE NON AVETE 
PORTATO A TERMINE LA LETTURA DI KLEIN


è incentrato sulla volontà delle parti (sembra un contratto, ma capirete perché ho scritto così...) di provare a stare insieme. Steven sembra aver ricevuto l'illuminazione divina, e non riesce a vedere alri che Kristina nella sua vita.
Lei, non fa che chiedersi ogni capitolo e ogni mezzo dialogo se lui tenga davvero a lei, se è lui l'uomo dei suoi sogni, se lui questo e se lui quello.
Ad alimentare il diverbio tra i due c'è sempre in mezzo il migliore amico e socio di Steven, Andrew, che mostra il suo palese interessamento per Kristina ma lo cela trasformandolo in una dolce amicizia.
Un'amicizia che rischia di incrinarsi quando questo viene sospettato di aver quasi ucciso Steven. E qui mi fermo, per il mio bene e credo anche per il vostro.


Penso che dovrei seriamente pensare ad una rubrica da intitolare "Le demolizioni di Sandy". O qualcosa del genere... O forse semplicemente "Leggiamo i libri obbiettivamente e cerchiamo di non ruffianarci case editrici e autori". Perché non è proprio possibile che si vedano punteggi pieni e ultra stellati per libri come quelli su cui sto per dare il mio - personalissimo e oggettivissimo - parere. 
Una cosa che ho trovato fastidiosa è stat la questione “prologhi”: in entrambi i libri è praticamente svelato il finale, senza troppi giri di parole.

Cominciamo con il dire che non ho nulla contro la casa editrice, che non ho nulla contro l'autrice che nemmeno conoscevo fino a qualche giorno fa. Ho semplicemente colto l'occasione sfruttando le offerte della quarantena, per fare nuove conoscenze, spinta anche dall'originalità della trama. Ebbene, ho letto Garrett, che devo dire non mi ha entusiasmato ma non mi è nemmeno così tanto dispiaciuto. Ho sperato che la trama diversa dalle altre potesse specchiarsi in una storia altrettanto originale, ma purtroppo si è caduti nell'ennesiama storia tra dipendente e capo, concentrata sulla tensione sessuale e sul rotolarsi tra le lenzuola. Niente di male direte voi. No, assolutamente, ma mi sarebbe piaciuto anche leggere qualcosa di più. Il peggio dei due libri è stato il secondo, Klein: Steven risorge dal suo stato di puttaniere, per passare ad una vita casta e sempre al fianco di Kristina, tanto da costringerla a trasferirsi, a sposarla, a scegliere lui stesso cosa sia meglio per il bimbo che sta per arrivare. E dato che per lui le cose sono o bianche o nere, il miglior modo per dimostrarsi romanitico e attento alle premure della sua fidanzata è stilare contratti. Mettere appunto, nero su bianco. Alla fiaccia del romanticismo! Lo spessore della storia l'ho trovato solo nel numero di pagine: l'autrice spiega nei ringraziamenti che il secondo romanzo nasceva con appena un centinaio di pagine, ma lavorandoci su è riuscita ad incrementarlo. Mah, ioi avrei detto che anche le 137 dicharate erano troppe... E' stato parecchio rindondante, ogni pagina era una nuova insisurezza della protagonista che se a primo impatto poteva sembrare una tipa caparbia e sicura di sè, si dimostra in realtà viziata, fastidiosa e lagnosa. Quasi insopportabile, tanto da spingermi alla metà del secondo romanzo a leggere soli i dialoghi. 
Anche perché stava prendendo una direzione che lascia in sospeso parecchie questioni, oltre che azzardarne molte oltre, che sembrano buttate lì giusto per aumentare il numero delle pagine. 
Non sono stati decisamente giorni felici in questa quarantena forzata con queste letture, che mio malgrado, non mi sento di consigliare. 
Ma ricordiamoci che è proprio questo il bello: ognuno è libero - con rispetto - di dire la sua. E io anche stavolta faccio la pecora nera, ma ho la coscienza a posto, perché non mi sono ruffianta nessuno. 
Mi spiace per l'autrice e per il lavoro che ci sta dietro, ma non mi ha convinto.




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