Recensione - Il diavolo e la rosa, di Virginia Dellamore

by - gennaio 17, 2018

"Tanto tempo fa, in un paese lontano lontano, un giovane principe viveva in un castello splendente. Benchè avesse tutto quello che poteva desiderare il principe era viziato, egoista e cattivo. Accadde però, che una notte d'inverno una vecchia mendicante arrivò al castello e offrì al principe una rosa..." Siete curiose di conoscere questa bellissima rosa e l'arrogante bestia? Entrate con me nel mondo di Virginia Dellamore, "Il diavolo e la rosa" vi stanno aspettando!



Titolo: Il diavolo e la rosa
Autrice: Virginia Dellamore
Serie: Autoconclusivo
Genere: History Romance
Casa editrice: Self publishing
Data d'uscita: 24 dicembre 2017
Il mio giudizio: 💓💓💓💓💓



Yorkshire, Inghilterra, 1836.

La vita è stata generosa e allo stesso tempo avara con Rosalynn. Le ha donato la bellezza ma l’ha privata dell’affetto di una famiglia. Da ventun anni, infatti, vive nello stesso orfanotrofio nel quale è stata abbandonata quando era piccolissima, e la sua esistenza è tutto fuorché idilliaca. La perfida direttrice dell’istituto, che nutre verso di lei una particolare antipatia, l’ha relegata ai compiti più faticosi e miserabili. Rosalynn trascorre le sue giornate lavorando e coltivando sogni segreti alimentati dai libri che legge. Libri che si procura di nascosto: al calar della sera, mentre le ombre dilagano nella brughiera, sgattaiola dal convitto e raggiunge il castello di Harwood a poche miglia di distanza.
Il maniero è disabitato, ma lei ha scovato un’imposta rotta ed è riuscita a entrare. Ogni giorno, attraversando un dedalo di grandi sale ricoperte di polvere e detriti, raggiunge l'immensa biblioteca ancora piena di volumi. Non ha mai incontrato nessuno, muovendosi sempre indisturbata.
Una sera, tuttavia, la solitudine dei luoghi subisce una brusca interruzione. All’improvviso, Rosalynn ode dei passi umani e si scontra con un uomo che afferma d’essere Lord Beaumont Harwood, proprietario del castello e di tutto ciò che esso contiene.
Benché coraggiosa, non può fare a meno di esserne intimorita: il conte non è soltanto un uomo dai modi scortesi, ma è anche l’individuo più spaventoso sul quale abbia mai posato lo sguardo. Il suo volto è ricoperto di ustioni e cicatrici ed è privo di una gamba al posto della quale indossa un terrificante arto finto. In più, la accusa di essere una ladra e minaccia di condurla in prigione per averlo derubato.
Rosalynn si trova costretta ad andare a vivere al maniero, assunta come domestica, per ripagare il furto commesso.
La vita al castello è più dura del previsto. Se ciò non bastasse, Lord Harwood non è affatto un gentiluomo: la gente del villaggio lo ha soprannominato “la Bestia” a causa del suo aspetto e dei suoi modi.
Per forza di cose, vivendo sotto lo stesso tetto, Rosalynn comincia a conoscerlo meglio, scoprendo che dietro la sua apparenza intrattabile si cela un uomo ferito dalla vita, trafitto dal peso di tragiche colpe passate e ormai rassegnato a vivere nascosto.
Nel contempo, i segreti riguardanti le origini di Rosalynn e l’identità dei suoi genitori si rivelano non meno misteriosi e tragici, e tutto sembra precipitare verso un epilogo drammatico...
Sullo sfondo della cupa brughiera inglese, un romanzo liberamente ispirato alla favola della Bella e la Bestia. La storia di una passione tormentata e di un sentimento purissimo capace di guardare oltre l’apparenza, sgretolare i pregiudizi e dimostrare che la vera bellezza non ha a che fare con la perfezione del corpo ma con l’armonia dell’anima.


I prodigi accadono solo a chi crede ardentemente che accadranno.
Rosalynn è una ragazza di ventun  anni che non ha nessun motivo per ringraziare la vita. Sola al mondo, è cresciuta in un orfanotrofio, odiata dalla direttrice a causa del suo carattere ribelle. Perchè nonostante sia una donna dell'800, Rosalynn non vuole sottostare alle regole del suo tempo che vogliono la donna umile e ignorante. Non vuole essere sopraffatta, ama esprimere la sua opinione, ama farsi rispettare, e ama leggere. Proprio questa passione per i libri la spinge ogni pomeriggio a trovare conforto in un vecchio castello ormai abitato solo da polvere e detriti e, a sentir le voci del paese, dai fantasmi di chi lo ha abitato. Ma questo vecchio maniero contiene una biblioteca ancora viva e Rosalynn sfidando il freddo, il buio e la solitudine attraversa a piedi le distese dello Yorkshire per prendere quei preziosi volumi, unico suo conforto. Non poteva certo prevedere di imbattersi in un uomo che dichiara di essere il nuovo conte. Irritata per l'arroganza di Lord Beaumont Harwood e spaventata per la minaccia della prigione Rosalynn fugge, per scoprire poi che il conte ha deciso di averla come domestica. A lei non è certo sfuggito l'aspetto del conte, le numerose ferite che deturpano il suo viso e il suo corpo sono troppo vistose per non poterle notare, eppure col passare del tempo diventa sempre più curiosa, ne rimane affascinata ed inizia a provare per lui un nuovo sentimento, ben lontano dalla compassione. Ma il mistero che avvolge la sua nascita e una lady pronta a portarla con se, faranno vacillare la sua forza: può davvero Rosalynn amare un uomo come il suo Lord?
«Sposarmi? Non accadrà mai, perchè mi sposerei solo se amassi qualcuno felicemente e disperatamente allo stesso tempo, capite? Se qualcuno mi facesse sentire forte insieme a lui e incompleta da sola.»

Lord Beaumont Harwood è sempre stato arrogante e viziato. Bello come un angelo da ragazzo, ha più di una colpa sulle spalle, una più grande di tutte che non può dimenticare visto che ha fatto crollare il mondo intorno a lui. Ferito nel corpo e nero nell'anima, non riesce a intravedere la luce, ne ci si impegna, pensando ormai di non avere nulla più da perdere. Eppure quando si scontra con Rosalynn si accende in lui una brama che non sentiva da tempo: vuole ad ogni costo quella ragazza tanto bella che ha osato sfidarlo. Ma lei non è un fragile fiore: Rosalynn combatte, non lo guarda con pietà, ricerca la sua compagnia, lo costringe ad ammettere sentimenti che in lui non c'erano mai stati. E lui sene innamora completamente, fino ad un gesto d'amore che sa di paura e libertà: lasciarla andare via. E si sa, se lasci andare qualcuno e lui ritorna...o forse devi tornare a prendertelo?
«Non so cosa fare. Non so come fare. Mi sento come se fossi in bilico sull'orlo di un baratro. Non voglio che tu vada in nessun posto al di fuori di queste braccia e, al tempo stesso, vorrei che prendessi l'unica decisione giusta per te.»

Mie care lettrici, sono cresciuta con le favole Disney. Da quando sono piccina ho imparato a sognare come Cenerentola, a cercare il principe azzurro come Biancaneve, ad apprezzare le diversità, a ribellarmi, a combattere come una vera principessa (quantomeno ci si prova!). Ma c'è quella favola, quella che nei nostri cuori è la più speciale di tutte. Per me la favola è "La bella e la bestia": il coraggio di Belle, l'amore per la famiglia, il guardare  oltre le apparenze, la bruttezza esteriore che riflette soltanto quello che abbiamo dentro, l'amore sincero, la paura di perdere tutto che combatte col desiderio di lasciare libero chi ami, la magia. Ecco io amo tutto di questa storia, quindi quando ho intuito dalla trama che il romanzo della Dellamore rivisitasse la mia favola preferita ho dovuto averlo. E l'ho divorato in un giorno. 
Rosalynn è una vera principessa: nonostante gli anni tristi e grigi all'orfanotrofio, non ha mai perso quella luce negli occhi, non ha mai spesso di sognare e di vedere il mondo con occhi buoni. E' forte, bella, coraggiosa, onesta e leale. E' sfacciata, intelligente, acuta, dolce. Qualunque cosa la sfiori si illumina, ed anche una bestia può trarre conforto da lei. Sin dalla prima volta che posa gli occhi su Lord Harwood, non è la repulsione o la paura a dominarla, ma solo una sincera curiosità e la voglio d'aiutare qualcuno tanto spaventato da se stesso. 
La controparte maschile è esattamente come deve essere: mostruosa. L'autrice non si limita all'aspetto fisico, ma ci mostra anche l'anima di un uomo che non è mai stato buono o gentile, ma si è sempre interessato soltanto a se stesso. Vedere in lui il cambiamento, leggere di come pian piano non può far altro che far entrare Rosalynn nella sua vita spenta, è come assistere alla scena finale del film: la bestia che tra fasci di luce diventa il bellissimo principe.
«Ti amo disperatamente. Non so parlare d'amore, non ho poesie sulla punta della lingua, non sono il personaggio di un romanzo, non c'è in me nulla di valoroso. Sono solo un uomo che ha sbagliato molto, si è odiato molto, si è pentito molto...Mi sei mancata. Perchè tu sei vita.»
Bravissima l'autrice nell'aver scritto un romanzo che non è una copia, ma che ci permette di sognare senza annoiarci. Il linguaggio ricercato ci fa calare perfettamente nell'ambientazione storica e la narrazione che cambia dalla terza persona per Rosalynn e la prima per il conte coinvolge il lettore che può avere diversi punti di vista. Inoltre la presenza di personaggi secondari, rendono la storia ancor più ricca: i due vecchi servitori fedeli del conte, i cattivi di turno che vengono sconfitti, una misteriosa dama, e la magia saggia di una vecchia zingara che sa tanto di "...e apparve una bellissima fata..."
Le cicatrici diventano invisibile quando è la luce del cuore a illuminare il mondo.

A presto con una nuova storia, Laura.

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