Recensione - Darker, di E. L. James

by - gennaio 14, 2018

L'ultimo capitolo sta per arrivare nelle nostre sale cinematografiche, e finalmente possiamo avere tra le mani "Darker", ovvero le cinquanta sfumature di nero raccontate da Christian. I pensieri dell'amministratore più sexy d'America (eh, va bene, solo nei nostri sogni...) fanno finalmente capolino, e possiamo entrare nella sua testa per capire quel groviglio di sentimenti che lo frena dal lasciarsi andare. E' adorabile anche per quello. Sempre distaccato e professionale, la maschera del CEO  gli si addice. Ma anche quella del fidanzato premuroso e romantico, quel lato che ho sempre apprezzato, e che finalmente si accorgerà di amare anche lui.

 

 

Titolo: Darker
Autore: E. L. James
Serie: Cinquanta sfumature #5
Genere: Erotic romance
Casa Editrice: Mondadori
Data di uscita: 9 gennaio 2018
Il mio giudizio:💓💓💓💓💓



La rovente relazione tra Christian Grey e Anastasia Steele è finita con una rottura dolorosa piena di recriminazioni, ma lui non riesce a togliersi Ana dalla testa e dal cuore. Determinato a riconquistarla, Christian tenta di reprimere le sue pulsioni più oscure e la sua necessità di avere il controllo su tutto, e di amarla alle sue condizioni. Ma gli incubi della sua infanzia continuano a ossessionarlo, e l'intrigante capo di Ana, Jack Hyde, la vuole per sé. Riuscirà il dottor Flynn, il confidente e psicologo di Christian, ad aiutarlo a sconfiggere i suoi demoni? O la possessività di Elena, la sua seduttrice, e la devozione malata di Leila, l'ex sottomessa, faranno precipitare nuovamente Christian nel passato? E se Christian riconquisterà Ana, come potrà mai un uomo tanto tormentato e ferito sperare di tenerla al suo fianco?

Ci muoviamo alla luce.
Rallentiamo all’ombra.
Ci fermiamo al buio.

Se mi chiedeste qual è il mio libro preferito in assoluto, vi risponderei senza ombra di dubbio “Cinquanta sfumature di nero”. Non di Grigio, e non di Rosso. Nero. L’ho letto così tante volte (più di 25, da quando è uscito) che il mio povero libro è distrutto e sono stata costretta (che dispiace eh?! 😊) a ricomprarlo. Il secondo libro di una delle trilogie che più ha fatto parlare di sé. C’è chi ama e chi odia Christian, chi vede in Ana una eroina, chi una sgualdrina. E nonostante questo ha fatto comunque scalpore e successo, il tutto aumentato dalla pellicola cinematografica. E adesso E. L. James ha deciso che era arrivato il momento di farci conoscere anche i pensieri di Christian. Già lo aveva fatto iniziando da Grey, ovvero le cinquanta sfumature di grigio raccontate dal nostro bellissimo amministratore delegato. E Darker, il pov di Christian di Cinquanta sfumature di Nero è arrivato in libreria pochi giorni fa, grazie a Mondadori.




«Tu hai un bell’aspetto.» C’è un tremito nella sua voce.
«Le apparenze possono ingannare. Sto tutt’altro che bene. Mi sento come se il sole fosse tramontato e non sorgesse più da cinque giorni, Ana. Vivo in una notte perpetua.»




Non è niente che noi non abbiamo già letto (e forse riletto), visto (e forse rivisto). La storia la conosciamo già, ma ora riusciamo a vederla dagli occhi dell’uomo che ha cambiato la sua visione del mondo, e dell’amore, nel momento stesso in cui, riuscito appena ad assaporarlo, se lo è visto sfumare tra le mani. Perché Anastasia, la giovane ragazza che è caduta ai piedi (nel vero senso della parola) di Grey, ha visto parte di quello che lui è. Il piacere che prova nell’infliggere dolore, la presenza di limiti arbitrari che non vanno superati, di regole da rispettare, non costituiscono la base di una vera relazione. Infatti Christian non era a questo a cui puntava: lui sperava di trovare in Ana una Sottomessa, una donna che somigliasse alla sua madre biologica e che potesse patire il dolore che lui stesso ha dovuto subire, ancora piccolo e innocente. Una visione distorta del mondo affettivo, ma di questo Christian ne è consapevole. Invece a capovolgere il suo mondo tremendamente perfetto è arrivata la più ingenua delle ragazze, che dietro la sua timidezza e il suo rossore nasconde “la lingua biforcuta” che Christian si accorge di adorare.



Ha le labbra socchiuse e le ciglia disegnano ombre sottili sulle guance pallide. È serena, bellissima, e io potrei stare a guardarla per sempre.
Ma a volte sa dare davvero del filo da torcere.
Chi l’avrebbe mai detto?
E il lato ironico è che… credo che mi piaccia.
Lei fa sì che io mi metta in discussione.
Lei fa sì che io metta in discussione qualunque cosa.
Lei fa sì che io mi senta vivo.




Il romanzo è strutturato in pochi capitoli, uno per ogni giorno che viene narrato. Christian aspetta Ana fuori dal suo ufficio, per poterla accompagnare alla mostra fotografica del “ragazzo” (Josè), e per cercare di riconquistarla. I giorni che li hanno visti separati sono stati terribili per entrambi, nonostante Christian non avesse mai pensato di poter provare sentimenti così totalizzanti. Per sua stessa ammissione lui non ha un cuore. Beh, sappiamo tutte che non è così. Disposto a tutto pur di riavere Anastasia nella sua vita, decide di fare a modo suo: provare ad avere una normale relazione. Certo, Christian è tutto tranne che “normale”. Così come non è normale per lui sentirsi dire di essere amato. Non appena Ana avesse scoperto il suo segreto, ovvero che lui è un sadico, lo avrebbe lasciato. E questa è la sua più grande preoccupazione: perderla. Perché non esiste nessun posto felice senza Anastasia. Perché lui non esiste, senza di lei. Travolto da questi strani sentimenti, forti e prepotenti, si rende conto che il volerla, il desiderarla, il volere il suo successo, il suo sorriso, starle accanto sempre e il proteggerla sono forme di amore. Lui la ama. Il suo cuore batte per lei. Lei è la sua casa.



«Guarda quello che hai fatto per me, quello a cui hai voltato le spalle per me. Lo so. So che cosa provi per me.» I suoi occhi azzurri pieni d’amore e di compassione mi mettono a nudo come hanno fatto la prima volta che l’ho incontrata.
Mi capisce. Crede di conoscermi.
«Tu mi ami» dice.
Ho la sensazione di soffocare.
Il tempo si ferma e le uniche cose che sento sono il sangue che mi romba nelle orecchie e lo scrosciare dell’acqua che lava via l’oscurità.
“Rispondile, Grey. Dille la verità.”
«Sì» sussurro. «Ti amo.»




Leggere i pensieri di Christian, è straordinario. Palpabile è la paura costante di perderla, e la negatività che prova verso sé stesso. Ana è parte di lui, e per niente al mondo vorrebbe riprovare quei sentimenti che lo hanno distrutto quando lei se ne è andata. Ma c’è altro che è in grado di separarli: una ex di Christian, Leila, o Mrs Robinson (la cara Elena Lincoln), la donna che ha iniziato Christian al sadismo. E poi c’è Jack, il capo di Anastasia, che (lo sa chi ha già letto Cinquanta sfumature di Rosso) arriva anche lui dal passato di Christian. Il fardello che lui si porta dietro non è indifferente, ma questo non ferma Ana dall’amarlo incondizionatamente. Non prova pena per lui, prova compassione. Soffre della sofferenza e del dolore che ha dovuto patire il suo bambino sperduto, ormai uomo. Un amore che entra fin dentro le ossa, e che riesce a superare la paura della morte, dell'ignoto, del passato. Perché il loro amore è luminoso, di una luce travolgente che porta il nome dell'amore.



Siamo ancora nella luce.
È questo ciò che ha fatto lei.
Ha portato la luce nella mia vita.
La luce e l’amore.



Perché ho amato questo libro? Perché è pieno d’amore. Che Cinquanta sfumature sia una trilogia erotica questo lo sappiamo tutti. Ma non mi piace per quello. Mi piace perché sono riuscita ad andare oltre quello che avviene in camera da letto (o sul biliardo, sul bancone della cucina, sul pavimento e sul pianoforte). Perché questo libro non è solo sesso, è molto, molto, molto di più. La consapevolezza di provare dei sentimenti così forti spinge Christian e rimettere in discussione tutto quello che è stato fino ad adesso, che incredibilmente perde il suo peso quando lui incrocia lo sguardo della sua amata. Perché lui la ama, la ama dalla prima volta che l’ha vista, solo che non era in grado di capirlo. Il suo lato romantico è il sogno di ogni donna, ma noi siamo brave a separare la fantasia dalla realtà. Anche se io vi auguro di trovare un Christian Grey, un uomo che sbaglia a fin di bene, che è geloso e che non ha paura di dirlo. Che vi farebbe scudo con il suo corpo, e che vi dimostra di amarvi anche in modi non propriamente convenzionali. Christian è un uomo che ha vissuto nell’ombra, e adesso vede per la prima volta l’alba. E vorrebbe che questa luce non tramontasse mai. Adesso non ci resta che sperare, in attesa dell'imminente film che ricordiamo usicre nelle sale italiane l'8 febbraio (l'ultimo capitolo, la parola fine, sono già in lacrime), che zia James ci regali anche i pensieri del nostro amministratore delegato sexy e "pulito" (mi piace troppo quella battuta!) ripercorrendo il terzo e ultimo libro della trilogia.



«Potresti avere una bella bruna Sottomessa. Una che dice: “Quanto in alto?” ogni volta che tu le chiedi di saltare, sempre, ovviamente, che abbia il permesso di parlare. Allora perché io, Christian? Non riesco a capire.»
“E ora cosa le dico?” Perché averla conosciuta mi ha risvegliato? Perché tutto il mio mondo è cambiato, si è come capovolto? «Mi hai fatto vedere il mondo in modo diverso, Anastasia. Tu non mi vuoi per i miei soldi. Tu mi hai dato…» Sto cercando la parola giusta. «Speranza.»
«Speranza per cosa?»
“Per tutto.”
«Di più» le rispondo. 



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Sandy





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