Recensione - Non Lasciarmi andare via, di Carmen Bruni
"Non lasciarmi andare via" è un libro che sarà capace di entrarvi sottopelle. La bravura di Carmen Bruni, con una scrittura semplice e fluente vi rapirà fin dalla prima pagina.
Titolo: Non lasciarmi andare via
Autore: Carmen Bruni
Serie: Non fa parte di una serie
Genere: Contemporary Romance
Casa Editrice: Self Publishing
Data di uscita: 24 agosto 2015
Il mio giudizio: 💓💓💓💓💓
È una sera
come tante quando Federico entra in una stanza buia. Con i vestiti
sgualciti, già passati fra decine di mani bramose, si prepara a spogliarsi per
l’ultima volta, prima di tornare a casa con il suo meritato guadagno. Ma
non sa che la sua apparente tranquillità sta per essere sconvolta per sempre.
La ragazza di cui deve accontentare i capricci non è una semplice sconosciuta.
E non è lì per caso. Lei è tormento, fuoco, dolore. Colei che ama e odia
in egual misura. Lei che all’improvviso era svanita nel nulla. Mantenere
le distanze sarebbe la scelta più giusta, ma Veronica non ha intenzione di
demordere, è ritornata a Roma per chiudere i conti con il passato una volta per
tutte, quel passato che Federico ha distrutto quando l’ha lasciata con un
misero e brutale sms. Una passione che non si è mai spenta divamperà
all’istante fra di loro. Sofferenza e desiderio prevaricheranno, spingendoli in
una situazione d’insostenibile confusione, dove i segreti esploderanno come
bombe. Spinti lontani da un destino avverso e da troppi sbagli, si
crederanno perduti per sempre. Ma certe storie non finiscono mai, proprio
come accade ai grandi amori. E spesso lasciarsi andare è l’unico modo per
potersi ritrovare.
Fin dal cover reveal mi sono
detta: lo leggerò. Quell’abbraccio dice più di quando possiamo immaginare. E
per questo mi sono buttata a capofitto su questo libro, incatenandomi alle
pagine. Ho fatto il terribile errore in 24 anni di non aver mai letto nulla di
Carmen Bruni, ma lo prometto, recupererò. “Non
lasciarmi andare via” mi ha gonfiato d’amore, mi ha dato speranza. È una
storia che ha toccato le corde giuste, fatta d’amore, di rabbia, di
incomprensioni, ma si, l’elemento fondamentale è sempre l’amore. L’amore di
Veronica per Federico, il suo ex fidanzato che l’ha piantata quindici mesi fa
con uno squallido messaggio.
È da un po’ che ci penso e credo non sia giusto rimandare ancora. Mi sono accorto che non sei la persona adatta a me. Meriti di stare con qualcuno che ti ami davvero e quello non sono io. Mi dispiace.
Chiunque, dopo aver letto queste
parole, avrebbe scaraventato il cellulare contro il muro, sperando di poterne
raccogliere le briciole. Veronica invece, ha passato un pomeriggio di un anno
fa a piangere e disperarsi, cercando Federico per capire il perché delle sue
parole. Come era possibile che il giorno prima avevano fatto l’amore, e il
giorno dopo il loro amore era arrivato al capolinea? Ma Federico era sparito.
Federico non le rispondeva. E allora Veronica ha fatto i bagagli, ed è partita
per Parigi. Nessuno, a parte la sua famiglia, sa dove sia. Parigi, la città
dell’amore, la città dove spera di poter rinascere. Si trasferirà dall’amica
Monica, conoscerà Luca, che cercherà di curare le sue ferite. Cercherà di
sostituirsi a Federico nel cuore di Veronica, ma lei, vede il suo uomo ogni
giorno, riflesso negli occhi di Mia. Mia, la sua bambina. Sua e di Federico.
Triste, vuota, debole, Veronica, costretta da Luca, prenderà un aereo per Roma,
per tornare a casa.
È tempo di mettere un punto al
passato, a quel passato che non le permette di vivere, di accettare di
indossare l’anello di fidanzamento regalatole da Luca, a quel passato che sei
mesi fa le ha regalato una figlia, a quel passato che ha nome Federico.
Ma Luca non aveva capito che quel peso non era dovuto alla necessità di un chiarimento con Federico.
Quel peso era amore.
Federico dopo aver perso Veronica
ha dovuto mettersi da parte. Ha appeso al chiodo il suo lavoro di architetto,
non per volontà ma per necessità. Fare l’accompagnatore e lo spogliarellista
non è di certo la sua ambizione, e non è nemmeno qualcosa per cui è nato. Non è
mai stato un tipo bisognoso di attenzioni, estroverso. Ma quando hai bisogno di
fare soldi facili e in poco tempo, ti sacrifichi. Ti annulli. Ed è questo che
ha fatto Federico, per aiutare la sua famiglia in difficoltà, per proteggere la
sua Veronica.
Laura, sorella di Veronica,
conosce questo suo lato segreto, e con perfidia, fa in modo che Veronica lo
scopra nel peggiore dei modi: organizzando uno spogliarello privato per lei.
Anche al buio di un’anonima stanza, in un’anonima villa, gli basta sfiorare il
suo corpo per riconoscerla. Questa scena potrei rileggerla all’infinito e mi
darebbe ogni volta la stessa sensazione: stomaco chiuso, brividi, e un sorriso
ebete stampato sulla faccia. Lui, l’avrebbe riconosciuta sempre. L’amore,
quello forte che ti scombussola le viscere, ti permetterà sempre di riconoscere
la tua metà. La tua anima gemella. Una
scena che difficilmente scomparirà dalla mia mente. Dolcissima, e carica,
carica d’amore. Mi ha fatta piangere. E siamo solo all’inizio del libro.
Era come se fra di noi non fosse cambiato niente, come se la nostra storia e i sentimenti che ci portavamo dentro fossero rimasti congelati fino ad allora.
Non è mai il momento giusto per
confessare a Federico che il fagottino chiuso in un vestitino rosa è sua
figlia, ma quando lui la vede, ogni cosa torna al suo posto. L’amore folle per
Veronica è sempre rimasto lì, per tutto questo tempo, e rimarrà lì per sempre,
ma ora è coperto da quella patina d’odio, per averle nascosto una cosa così grande.
Per averle nascosto sua figlia. La fusione delle loro anime innamorate.
I segreti e le cose non dette
sono tante, e faranno prevalere attimi di rabbia e odio, a momenti più dolci.
Federico ci prova, ci prova davvero ad odiarla. Ma la ama molto più di quanto
non la odi. Fondere i loro corpi, le loro anime, le loro bocche, i loro gemiti,
è fondamentale per esistere. Veronica cerca di convincere sé stessa che tra
loro è finita, che non esiste un “noi”, come ha sempre voluto. Convinzioni che
muoiono non appena le loro bocche si sfiorano.
«Sì…» sussurrò accarezzandomi il naso con il suo. «Per te valgo tanto.»E aveva ragione.Era il mio veleno e il mio antidoto. Mi riduceva in mille pezzi e poi mi ricomponeva. Mi rubava il respiro ed era l’unico, l’unico al mondo, a potermelo ridare.
Questo libro mi ha fatta innamorare. I
brividi, la tristezza, la rabbia, le ho provate anche io mentre leggevo. Non
riuscivo a staccarmi dalle pagine, mi dicevo “ancora un capitolo…” e “ancora un
capitolo” diventavano tre. Credo di averne evidenziato un quarto, perché alcuni
passi sono davvero, davvero emozionanti. E non nego che rileggerlo adesso, a
tre ore di distanza da quando ho letto per la prima volta la parola “fine”, non
sarebbe un peso. Sono certa che proverei le stesse emozioni come se fosse la
prima volta. E sono pochi i libri che hanno questo potere. Una storia carica di
sentimenti, viva d’amore, che vuole concedere una seconda possibilità, anche a
chi non ha mai smesso di amarsi.
Di sicuro un acquisto che vorrei cartaceo.
«Sono sempre stato tuo» sussurrò baciandomi a fior di labbra, la mano che mi avvolgeva la nuca. «Come tu sei sempre stata mia.»
Sandy
0 Comments