Recensione - Il nostro amore non fa rumore, di Lucia Tommasi

by - agosto 26, 2017

"Il nostro amore non fa rumore" è un libro autoconclusivo della scrittrice Lucia Tommasi, che probabilmente qualcuno di voi conosce già in quando autrice della serie "Alfieri". Scopriamo insieme le vicende di Deran e Mya!




Titolo: Il nostro amore non fa rumore
Autore: Lucia Tommasi
Serie: Non fa parte di una serie
Genere: New Adult
Casa Editrice: Self Publishing
Data di uscita: 23 luglio 2017
Il mio giudizio:💓💓


In una tranquilla vigilia di natale, Mya non ha idea di come cambierà la sua vita e la sua relazione con Carter, un ragazzo affascinante e di buona famiglia, ma con un carattere pessimo. Quella fatidica sera incontra Deran il collega di suo fratello Mason, dal fascino ribelle, scontroso e tormentato. L'alchimia tra i due è forte, cosa che le fa mettere in dubbio tutta la sua vita da un giorno all’altro.
Deran è un poliziotto con tanti problemi e dipendenze, ma sa che non può fare a meno di lei, anche se rischia di plagiarla.
Non appena i suoi occhi si posano su Mya si sente perso, il suo cuore si stacca dal petto. Vuole lei.
Mya è combattuta. Da un lato ha un uomo ricco e potente, dall’altra un semplice poliziotto testa calda, che la mette ogni volta nei casini.
Cosa farà Mya?
E soprattutto cosa succederà quando lo scopriranno il gelosissimo Mason e il violento Carter?
 


La trama prometteva bene, lo ammetto. Si, il classico clichè della ragazza che non sa scegliere, ma mi sono detta ok, vediamo se l'autrice riesce a stupirmi in fatto di originalità. Purtroppo non mi sono sentita coivolta nella storia di Mya, una giovane ragazza di Miami, momentaneamente disoccupata e innamaorata (forse) del suo ricco ragazzo Carter, un uomo che ho trovato viscido fin da subito, l'antagonista per antonomasia. Dopo due anni d'amore non ha ancora presentato Mya ai suoi genitori, e questo desta in lei non pochi dubbi. Il carattere di Mya a mio avviso è stato dipinto come "debole", fin dall'inizio, in quanto spesso succube della gelosia e del volere del fratello, oltre che del fidanzato. Ma una notte, la vigilia di Natale, tutto cambia. I pianeti si allineano, e la fortuna le fa conoscere Deran. Lui, che è tutto tranne l'uomo adatto a lei. Migliore amico del fratello, nonché suo partner in polizia tossicodipendente, amante delle scappatelle. No, di certo non è l'uomo perfetto di cui innamorarsi. Sarà quando Mya si trova in difficoltà, che lui sarà pronto a farle da scudo. E le sue verità iniziano a vacillare: infatti, dopo aver conosciuto la sorella del suo migliore amico, la vita che finora conduceva gli sembra anonima. Non mancheranno cedimenti alla droga e al sesso occasionale, ma la frequenza è minore. è a Mya che lui pensa costantemente. Ed è dall'amico Mason che deve nascondere questi suoi sentimenti. Sarà un bacio appassionato, in in piena notte e in mare aperto a scatenare nei due la passione, che cercheranno di mantenere nascosta agli occhi di genitori, fratelli e  amici. Ma come fai a reprimere un sentimento se ogni volta che vedi l'oggetto del tuo desiderio il corpo ti si infiamma e gli occhi ti brillano?
Carter però sarà semrpe una minaccia per Mya, e si dimostrerà un vero mostro. Ma se prima l'ho dipinta come personaggio debole, adesso posso assicurare che quando si tratta di Deran le cose si fanno completamente diverse: la tigre che è in lei esce allo scoperto. Lui saprà prendersi cura di lei, e lei saprà amarlo come nessuna prima d'ora. Le scene di sesso sono molte, alcune volte le ho trovate molto... surreali. Mya è una che si concede con facilità a Deran, quasi come fosse un ossessione, a volte anche ai limiti del ridicolo. Un lieto fine molto dolce, che ripaga la lettura. 



Quanto darei per baciarlo. Alzo lo sguardo e lo guardo un’ultima volta. I suoi occhi adesso sono traboccanti di lacrime. Non posso parlare, non possiamo più parlare perché adesso parlano solo gli occhi e i nostri sentimenti.

Per quanto riguarda la forma avrei tante cose da dire, ma io sono una semplice lettrice, quindi non mi posso permettere di accusare una mancata struttura, o la presenza di errori di sintassi. Purtroppo però sono le prime cose che saltano all'occhio di un lettore appassionato. La cosa che mi è piaciuta meno durante la lettura è la presenza di intercalari prettamente dialettali che stonavano un pò con il contesto generale, ma una revisione da parte di un editor sicuramente avrebbe eliminato il problema. Ma sappiamo bene che molte volte il mondo del Self publishing trasmette la natura che sta nella parola Self stessa: arrangiarsi. Quindi posso anche spingermi a comprendere che a son di rileggere sempre le stesse cose, gli errori sfuggano, e non ci si rende conto che magari qualche frase poteva essere scritta in una sfumatura diversa. Non ho mai letto null'altro di questa autrice e di certo in futuro le darò una seconda occasione. Intanto, due cuoricini di incoraggiamento li merita! 
Alla prossima, readers! 


Sandy

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