Che cosa potrebbero avere in comune un uomo e una donna, oltre al fatto di essere entrambi fiscalisti dediti al lavoro, integerrimi nella vita e per questo spesso un po’ noiosi?

Violante, detta Vivi per la sua amica Jeanne, attraente, intelligente, e con una vera passione per i libri gialli, si ritiene una donna responsabile solo all’apparenza poiché è, inconsciamente, alla ricerca di avventura.

Amedeo, detto Clemens sempre per Jeanne (sua sorella in questo caso), altrettanto attraente, enigmatico e  appassionato d’arte, si proclama felice del suo lavoro, ma forse vorrebbe una vita con un po’ più di avventura.

Ecco svelato l’arcano. 

A questo punto, non posso esimermi dal citare Oscar Wilde, il quale disse: “attento a quel che desideri, potrebbe avverarsi”.

Tutto ha inizio con  Violante e Clemens che si ritrovano a chiacchierare amabilmente sulla terrazza di casa della “famigerata” Jeanne, e proprio da lì avranno modo di notare movimenti strani e sospetti provenire da dietro una finestra di un appartamento nel palazzo di fronte. L’assenza della tenda e il riflesso del lampione produrranno una quantità di luce tale da far sì che entrambi possano riscontrare qualcuno muoversi al suo interno e rendere palese l’improvvisa assenza del quadro, che proprio poco prima avevano avuto modo di rilevare sulla parete, poiché di dimensioni notevoli e dai colori accesi e sgargianti capaci di catturare inevitabilmente l’attenzione. Un Boccioni secondo Clemens, il nostro esperto in materia ,il quale rinuncerebbe volentieri ad approfondire la questione, Violante invece..

Da questo momento il termine avventura la fa da padrona poiché i nostri protagonisti si ritroveranno in un vortice di emozioni scaturite da un crescendo di circostanze che hanno davvero dell’inverosimile e alle quali né Clemens, né Violante, spalleggiati dall’immancabile Jeanne, si sottrarranno dall’intraprendere. Ad attenderli, un diario da ritrovare, un importante collezionista di opere d’arte da circuire, un appartamento da perlustrare e ultima ma non meno importante una truffa di opere false da smascherare. Sarà proprio nel cercare di portare a termine questo rebus, che la loro amicizia diventerà sempre più profonda, con attenzioni e sguardi che forse di amichevole hanno ben poco, ora che ho modo di rifletterci...

Un arguto e sospettoso ispettore non li perderà mai di vista, non desistendo dall’ avanzare, in più di un‘occasione, dubbi sulla loro reale innocenza.

Una splendida Milano a fare da sfondo ai nostri eroi, con le sue luci, i colori e le descrizioni così particolareggiate da emanare un grande fascino e coinvolgimento per il lettore.

Amo i libri di questa autrice, il suo modo di raccontare una storia d’amore, le sfaccettature dei personaggi che la caratterizzano, l’introspezione, il focus sui valori sociali e morali, l’ironia e la sagacia, il tutto espresso tramite un linguaggio ricercato, delicato, che sa arrivare dritto al cuore.

Con questo nuovo romanzo la Premoli non ha disatteso le aspettative ,seppur lanciandosi in una nuova avventura, nella quale ritroviamo il suo personale stile e le sue indubbie capacità, aggiungendo una certa dose di movimento e suspense al racconto, del quale ho apprezzato in particolar modo i riferimenti veritieri inerenti l’arte, i due splendidi personaggi secondari (Marco in special modo!) e un finale inaspettato che non vi posso certo svelare..

Una novità da non perdere, quindi, sia per gli amanti dell’inconfondibile penna di Anna, che per coloro che volessero leggere un buon libro.

A presto