RECENSIONE - ARCOBALENI ZEN, di Vera Demes.

by - novembre 08, 2022

 


Buongiorno, 
Oggi abbiamo il piacere di parlarVi dell'ultimo libro 
che la nostra Angela ha letto per noi "Arcobaleno Zen" di Vera Demes.


Titolo: Arcobaleni zen
Serie: Stand alone, autoconclusivo
Autore: Vera Demes
Genere: Contemporary romance
Tipo di finale: Chiuso
Narrazione: Terza persona
Numero di pagine: 459
Data di pubblicazione: 27 ottobre 2022
Editore: Self Publishing




Voglio lasciar scorrere il tempo, il dolore, le delusioni. E tenendoti la mano guardare gli arcobaleni. Dopo il temporale.

Una giornata di pioggia da dimenticare.
Sofia Dupré, trentatreenne italiana, un marito affascinante, una figlia dodicenne, un labrador di nome Bree, una grande casa nel New Jersey e una zavorra di progetti mai realizzati, scopre all’improvviso che la realtà è ben diversa da ciò che appare.
Il suo matrimonio è una farsa.
Una valanga che la travolge e la lascia stordita, confusa e senza direzione.
È difficile reagire se per anni hai rinunciato a te stessa. Ed è ancora più difficile se sei lontana migliaia di chilometri da casa, senza riferimenti, senza affetti e senza certezze.
Ma la forza della disperazione può portare a scelte inaspettate.
Ed è così che Sofia si rimbocca le maniche per riprendersi la vita.
Unica regola: stare alla larga dagli uomini.
Però si sa, non sempre si ottiene ciò che si vuole.
Una serie di eventi inaspettati la costringe a relazionarsi con Adam Bullock, affascinante trentaseienne, padre single, reporter d’assalto, misterioso, sensuale e pieno di sorprese.
Tra obblighi genitoriali, insegnamenti zen e inaspettati abbracci, in una New York autunnale e molto romantica, Adam e Sofia si svelano l’un l’altra in una complicità che scalfisce le reciproche difese.
Ma la minaccia è dietro l’angolo. E forse sarebbe stato meglio chiudere per sempre la porta del cuore.
Lasciare andare ciò che può far male.
Sofia deve decidere. E Adam diventa solo un ricordo.
Ma forse è il ricordo più dolce che le sia rimasto.
Qualcosa per cui lottare.
Un arcobaleno bellissimo in un giorno di pioggia.




Eccomi qui per una nuova recensione della mia amata scrittrice Vera Demes. Intanto non fatevi ingannare dal titolo del suo ultimo romanzo…. Gli arcobaleni si vedono solo alla fine e di zen ne ha bisogno il lettore per riprendersi da questa lettura, a dir poco intensa e a tratti cruda! Scherzi a parte, ho letto questo romanzo (leggermente “dark” o “suspance”) in pochi giorni e mi ha catturato come tutti i suoi precedenti libri. 

Si trattano temi molto delicati come la violenza, i soprusi, le perdite affettive, il bullismo ma si parla anche di amicizia, amore, solidarietà ed è un libro che ci insegna tanto. 

Una lezione sulla vita che a volte tanto ti dà e tanto ti toglie. Ma si sa le tempeste ci aiutano a formare il carattere e il dolore a forgiare e rafforzare i nostri lati più sensibili.


“Alti e bassi, momenti di profonda gioia e abissi di dolore. 
Se non così non fosse saremmo degli automi senza emozioni. 
E tutto quello che ci accade ha un senso, 
anche se sul momento non riusciamo a trovarlo”.


Nella prima parte del libro si narra di una famiglia all’apparenza felice, agiata ma che in realtà nasconde tantissimi scheletri nell’armadio. 

Sofia, una bella e giovane ragazza italiana, sbarcata in America per realizzare i suoi sogni, sposa un uomo molto potente e con manie di possesso e con il quale dovrà lottare per capire chi è veramente. 

E per capire anche sé stessa e le sue scelte, a volte avventate. Ma l’amore è così imprevedibile e ti annebbia il cervello. 

Contro i sentimenti non possiamo fare nulla, solo viverli, anche se magari non sempre sono rivolti alla persona adatta a noi. 

Questo personaggio, che all’apparenza sembra una bellissima principessa fragile, fatta di porcellana, un trofeo da mostrare alla società imprenditoriale e politica del paese si trasforma in una donna tosta, resiliente, capace di vivere senza il dispotico marito Gerard, il quale la considera bella ma inutile. 

Una donna che deve fare solo la madre e la moglie perfetta, che deve essere docile, facilmente malleabile praticamente una bambola di pezza che deve far brillare la figura del marito agli occhi della società. 

Vera è bravissima con la sua scrittura a rendere tangibili e veri i suoi personaggi. 
Ho avuto spesso lo stomaco attorcigliato perché soffrivo con loro ed ero così immedesimata che mi arrabbiavo pure! Se da una parte abbiamo Sofia che sembra una bella ma indifesa principessa-barbie, dall’altra parte abbiamo un “principe” figo, un reporter dalla lingua tagliente senza carrozza ma con una bella Harley Davidson. Con una sorella zen ed una figlia molto intelligente e ricettiva. 

Personalmente ho trovato Adam molto accattivante ed attraente e sono entrata da subito in empatia con lui.

Nella narrazione Vera alterna i pov e talvolta non riesci subito a distinguere chi racconta cosa, ma non l’ho trovato un elemento di disturbo perché la curiosità di sapere era così intensa che non mi accorgevo di questo effetto “sorpresa”. 

Tutti i personaggi subiscono una forte evoluzione e come sempre è difficile raccontare e parlare dei suoi romanzi senza fare spoiler. 

Posso dirvi che questa lettura da 5 stelle meritatissime mi è piaciuta molto, perché dona speranza, ti fa capire quanto le donne possano rimanere intrappolate in rapporti tossici ma possono anche “risorgere”.


“C’è sempre una via d’uscita, basta guardare oltre l’orizzonte”.


Io personalmente amo i romanzi ambientati in America perché l’ho mai visitata e le descrizioni accurate di Vera mi aiutano ad immergermi e a viaggiare stando comodamente sul divano di casa. 
La storia è piena di colpi di scena imprevedibili e che fino all’ultimo non ti lasciano in pace. Il lieto fine questa volta è più sudato del solito, ma più vero e ho apprezzato tantissimo anche ciò che l’autrice scrive nei ringraziamenti e nella nota finale. Credo che per lei sia stata una storia molto “faticosa” da scrivere e con un dispendio di energia notevole, perché gli argomenti trattati sono delicati, attuali e i personaggi molto ben definiti, come se raccontasse di amici in comune. E si percepisce leggendo quanta passione ci metta per far arrivare al lettore forti emozioni. 

Leggerlo per me non è stato come fare una passeggiata in mezzo ad un bosco fiorito, più come una camminata fatta di salite importanti e una volta raggiunto il traguardo davanti a me si è illuminato un meraviglioso arcobaleno che ha messo tutti i pezzi dell’intricato puzzle al suo posto e mi ha lasciata stupita ed appagata.



“L’amore poteva lenire le ferite dell’anima. 
Un appiglio prezioso nella tempesta che l’aveva travolta. 
Aspettando il sereno”.



Grazie Vera per i tuoi romanzi sempre impeccabili per la forma, i contenuti e i personaggi indimenticabili.








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