Recensione - Il destino del nostro amore, di L. A. Casey
Chi ci segue e ci legge da un pò lo sa: datemi un friends-to-lovers o un second chance e io faccio i salti di gioia. "Il destino del nostro amore", di L.A. Casey, è un mix di entrambi: potevo non esserne felice?
Titolo: Il destino del nostro amore
Autore: L.A. Casey
Serie: Non fa parte di una serie
Genere: Contemporary Romance, Second Chance
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Data di uscita: 6 gennaio 2020
TRAMA
Erin ha sempre avuto una cotta per Ward, il migliore amico di suo fratello Tommy. Sono passati undici anni da quando lui è scomparso, spezzandole il cuore. Dimenticarlo è stato difficilissimo, ma col tempo Erin ha accettato l’idea di non rivederlo mai più. Il giorno in cui Tommy viene coinvolto in un drammatico incidente stradale, Ward ricompare all’improvviso. Le loro vite, a distanza di undici anni, non potrebbero essere più diverse: Erin fa fronte alle difficoltà destreggiandosi tra due lavori, mentre Ward è un multimilionario, proprietario di un’impresa che porta addirittura il suo nome. Ora che è tornato, desidera disperatamente farsi perdonare. Ma potrebbe essere troppo tardi. Erin infatti prova emozioni contrastanti: da un lato sente di non averlo mai davvero dimenticato, dall’altro teme che lui possa ferirla ancora. Sarà capace di capire che cosa desidera davvero?
Ward era scomparso senza lasciare traccia.
Ma ora è tornato.
E intende restare.
Una rosa gialla le aveva rallegrato la giornata. Una semplice rosa, regalata da quel ragazzo che adorava soprannominarla "bambolina", quel ragazzo che era il migliore amico del suo fratellone maggiore. Ward. Lui, pieno di sogni e ambizioni, come quella di dar vita insieme all'amico "Friendzone" una nuova app di incontri. Lei, Erin, ancora così giovane, appena undicenne, con una cottarella che la rende timida e a disagio di fronte a quel ragazzo che ormai è parte della sua famiglia.
Ma l'incidente che, nel giorno di San Valentino, le porta via il padre, fa crollare tutto: Ward se ne va, in un momento così delicato della vita dei suoi amici, senza più guardarsi indietro.
La perdita improvvisa del padre, fa precipitare la madre della piccola Erin nell'abisso dell'alcool e lei, così giovane, si trova a dover diventare
genirore di sé stessa. Al suo fianco il fratello maggiore Thomas, da
sempre costante nella sua vita, e il suo nipotino Aiden, l'unica luce
nell'ombra della sua famiglia.
Undici anni dopo, Erin si destreggia tra due lavori per garantire una sopravvivenza decente alla sua famiglia. Sua madre ancora vittima dell'alcolismo, suo fratello impegnato a veder crescede da lontano e di nascosto il figlio Aiden, a causa dell'ex fidanzata che ha vinto la causa per l'affidamento esclusivo.
Niente è tornato al suo posto dopo la morte di suo padre.
E tutto peggiora di nuovo quando Thomas, il suo Tommy, ha un incidente stradale grave. Erin non riescea sopportare ancora una volta il dolore della perdita, e cerca con tutte le forse di farsi coraggio per sperare che suo fratello si risvegli dal coma. La sua famiglia, composta dalle sue zie, sua madre, suo nipo e Jesse, il suo migliore amico, è una panacea contro la rabbia che la giovane prova nei confronti della vita. Una rabbia che si amplifica quando sulla porta della sala d'attesa, bellissimo e terrorizzato, si presenta dopo undici anni Ward.
Erin non lo vuole nella sua vita, non lo vuole nella vita del fratello. Eppure Ward non si lascia intimidire dalla tristezza e dalla rabbia che scorre nelle vene come sangue della sua piccola Erin, ormai non più così piccola. Bellissima, anche con la tristezza dipinta in viso.
E tutto peggiora di nuovo quando Thomas, il suo Tommy, ha un incidente stradale grave. Erin non riescea sopportare ancora una volta il dolore della perdita, e cerca con tutte le forse di farsi coraggio per sperare che suo fratello si risvegli dal coma. La sua famiglia, composta dalle sue zie, sua madre, suo nipo e Jesse, il suo migliore amico, è una panacea contro la rabbia che la giovane prova nei confronti della vita. Una rabbia che si amplifica quando sulla porta della sala d'attesa, bellissimo e terrorizzato, si presenta dopo undici anni Ward.
Erin non lo vuole nella sua vita, non lo vuole nella vita del fratello. Eppure Ward non si lascia intimidire dalla tristezza e dalla rabbia che scorre nelle vene come sangue della sua piccola Erin, ormai non più così piccola. Bellissima, anche con la tristezza dipinta in viso.
Perché ora? Perché ritornare a casa in un momento così delicato?
Ward vuole cercare di recuperare il rapporto con il suo migliore amico, abbandonato non solo quando gli era morto il padre, ma anche quando non gli ha dato il merito di aver creato con lui l'app che lo ha reso ultra miliardario.
Basteranno le scuse? Basterà la verità per farsi perdonare da Erin? Basterà amarla, se a Londra ad attendere Ward c'è una futura moglie?
Ho letto pareri discordanti su questo romanzo, che o si odia o si ama. O si capisce, o si attacca. Io credo di far parte di quelli che lo hanno capito e apprezzato. Sì, è vero, Ward ritorna in Scozia dopo anni, solo quando il suo amico è in fin di vita. Dove è stato per tutto quel tempo? A creare il suo impero, a fondare enti benefici, a finire sui giornali... a nascondere un segreto che in Scozia, con la sua famiglia e i suoi amici, non avrebbe più potuto mantenere.
Torna, ma gli bastano pochi giorni per decidere di non volersene più andare. Perché quello che ritrova è molto meglio di quello che ha lasciato nella capitale: l'amore. L'amore di una donna, e di una famiglia. Qualcuno che lo capisca, che lo ami con i suoi demoni. Ed Erin, mai stata bambina, ritorna a quando aveva undici anni, di fronte a quel ragazzo, ora uomo, che le faceva battere il cuore. Ora, con gli stessi sentimenti ma con una consapevolezza diversa, deve scegliere come affrontarlo, e se volerlo o no nella sua vita. La rabbia è più forte dell'amore?
Una vendetta contro di lui, vale più di quello che un bacio le fa provare?
Nonostante tutto, nonostante la sofferenza e le lacrime che ho versato, "Il destino del nostro amore" è un libro che mi è piaciuto molto. Forse un pò troppo frettoloso in alcune parti che andavano più approfondite. Forse troppo in quelle che mi hanno riportato indietro in momento dove anche nella ma vita la sofferenza è stata la protagonista. Ma forse è proprio per questo che riesco a capirlo, e non ad attaccarlo. Il perdono, che a volte può sembrare la più ingenua delle scelte, è quello che ti fa essere una persona migliore, lasciando di te l'alone di un bellissimo ricordo.
Ward vuole cercare di recuperare il rapporto con il suo migliore amico, abbandonato non solo quando gli era morto il padre, ma anche quando non gli ha dato il merito di aver creato con lui l'app che lo ha reso ultra miliardario.
Basteranno le scuse? Basterà la verità per farsi perdonare da Erin? Basterà amarla, se a Londra ad attendere Ward c'è una futura moglie?
«Perché?», chiesi dopo alcuni momenti di silenzio.
Ward sbatté le palpebre. «Perché cosa?»
«Perché mi hai mandato delle rose ogni anno per il mio compleanno?».
Ward sbatté le palpebre. «Perché cosa?»
«Perché mi hai mandato delle rose ogni anno per il mio compleanno?».
Ward sostenne il mio sguardo per un momento prima di inclinare la testa all’indietro finché non la rivolse al soffitto, e gli sfuggì un sospiro.
«Voglio dire, perché so che le rose sono il tuo fiore preferito, ma se devo essere sincero», sospirò di nuovo, riportando il suo sguardo sul mio, «mi sentivo in colpa».
«In colpa?», chiesi, confusa.
Ward annuì. «Sì, in colpa».
«Per cosa?»
«Per cosa?». Rise fragorosamente. «Per tutto, Erin. Non sai quante volte ho rivissuto la mia ultima conversazione con te», disse, passandosi una mano sul viso. «Eri così piccola e mi guardavi come se potessi salvarti, come se potessi migliorare tutto dopo la morte di tuo padre, e ti ho deluso. Non ho solo abbandonato Tommy, ho abbandonato te, tua madre e tuo padre, quando tutti voi non siete stati altro che una famiglia per me. Non mi perdonerò mai per quello, Erin, neanche se tutti voi lo fate».
Il cuore mi batteva forte nel petto.
Non sapevo cosa pensare, figuriamoci come formare parole coerenti e rispondere a Ward. Si era portato con sé la colpa di ciò che aveva fatto? Quando credevo che non ci avesse più ripensato? Ciò cambiava radicalmente il modo in cui lo percepivo.
«Voglio dire, perché so che le rose sono il tuo fiore preferito, ma se devo essere sincero», sospirò di nuovo, riportando il suo sguardo sul mio, «mi sentivo in colpa».
«In colpa?», chiesi, confusa.
Ward annuì. «Sì, in colpa».
«Per cosa?»
«Per cosa?». Rise fragorosamente. «Per tutto, Erin. Non sai quante volte ho rivissuto la mia ultima conversazione con te», disse, passandosi una mano sul viso. «Eri così piccola e mi guardavi come se potessi salvarti, come se potessi migliorare tutto dopo la morte di tuo padre, e ti ho deluso. Non ho solo abbandonato Tommy, ho abbandonato te, tua madre e tuo padre, quando tutti voi non siete stati altro che una famiglia per me. Non mi perdonerò mai per quello, Erin, neanche se tutti voi lo fate».
Il cuore mi batteva forte nel petto.
Non sapevo cosa pensare, figuriamoci come formare parole coerenti e rispondere a Ward. Si era portato con sé la colpa di ciò che aveva fatto? Quando credevo che non ci avesse più ripensato? Ciò cambiava radicalmente il modo in cui lo percepivo.
Ho letto pareri discordanti su questo romanzo, che o si odia o si ama. O si capisce, o si attacca. Io credo di far parte di quelli che lo hanno capito e apprezzato. Sì, è vero, Ward ritorna in Scozia dopo anni, solo quando il suo amico è in fin di vita. Dove è stato per tutto quel tempo? A creare il suo impero, a fondare enti benefici, a finire sui giornali... a nascondere un segreto che in Scozia, con la sua famiglia e i suoi amici, non avrebbe più potuto mantenere.
Torna, ma gli bastano pochi giorni per decidere di non volersene più andare. Perché quello che ritrova è molto meglio di quello che ha lasciato nella capitale: l'amore. L'amore di una donna, e di una famiglia. Qualcuno che lo capisca, che lo ami con i suoi demoni. Ed Erin, mai stata bambina, ritorna a quando aveva undici anni, di fronte a quel ragazzo, ora uomo, che le faceva battere il cuore. Ora, con gli stessi sentimenti ma con una consapevolezza diversa, deve scegliere come affrontarlo, e se volerlo o no nella sua vita. La rabbia è più forte dell'amore?
Una vendetta contro di lui, vale più di quello che un bacio le fa provare?
Nonostante tutto, nonostante la sofferenza e le lacrime che ho versato, "Il destino del nostro amore" è un libro che mi è piaciuto molto. Forse un pò troppo frettoloso in alcune parti che andavano più approfondite. Forse troppo in quelle che mi hanno riportato indietro in momento dove anche nella ma vita la sofferenza è stata la protagonista. Ma forse è proprio per questo che riesco a capirlo, e non ad attaccarlo. Il perdono, che a volte può sembrare la più ingenua delle scelte, è quello che ti fa essere una persona migliore, lasciando di te l'alone di un bellissimo ricordo.
«Non ti vorrei in nessun altro modo», dissi, strofinando il naso contro il suo. «Sei un tesoro, Ward Buckley, e non ti scambierei per nulla al mondo».
«Neanche per il mondo intero?», mi prese in giro,
anche se sapevo che sentiva la profondità delle mie parole nel suo cuore.
«Neanche per il mondo intero», risposi. «Sei il mio amore perfetto».
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