Recensione - Un cuore di ghiaccio, Karina Halle
Buongiorno readers! Oggi torno con la recensione di un romanzo di qualche mese fa,"Un cuore di ghiaccio", secondo libro della serie Royal Romance. Edito dalla Newton Compton, questa storia romantica promette fuochi d'artificio tra una baby-sitter e un freddo e austero re. Venite a conoscere Aksel e Aurora, le due piccole principesse e Snarf Snarf!
Titolo: Un cuore di ghiaccio
Autore: Karina Halle
Serie: Royal Romance, Autoconclusivo
Genere: Contemporary Romance
Data d'uscita: 5 Agosto 2019
Casa editrice: Newton Compton Editori
Trama:
Innamorarsi del proprio capo non è mai una buona idea. Specialmente se si tratta di un re. Quando mi sono proposta come tata per una ricca famiglia aristocratica, non mi sarei mai aspettata di finire nel palazzo reale di Copenaghen. Adesso la custodia delle due adorabili principessine della Danimarca è affidata a me. Adattarmi alla mia nuova vita non è facile, ma la parte più difficile non è avere a che fare con le ragazze che ancora soffrono per la perdita della madre. È il loro padre. Freddo, misterioso e lunatico, re Aksel riesce a penetrare la mia anima con uno sguardo. E da come mi evita, sembra che voglia avermi intorno il meno possibile. Eppure più a lungo condivido con lui le mura del palazzo e più mi sento irrimediabilmente attratta da lui.
“Non esiste un unico modo di innamorarsi. Lascerà il segno, come una cicatrice, ma il momento in cui ci si innamora è diverso per ciascuno”
Aurora fa la babysitter. I bambini le piacciono ed è sempre riuscita a instaurare un buon rapporto anche con quello più "difficili". Dopo però l'ultimo disastroso datore di lavoro, ha bisogno di cambiare aria e decide di accettare un lavoro in Danimarca e si essere la rata delle due piccole principesse del regno. Nonostante non conosca la lingua e sia disinformato sulle tradizioni, Aurora è caparbia e intelligente e si tuffa in questa nuova avventura. I suoi lodi portano da subito scompiglio a corte e il re Aksel è sempre pronto a rimproverata. Ma l'affetto sincero per quelle due bambine la porterà a reagire, mettendo in discussione un segreto del passato e il suo cuore inesperto ma già maltrattato.
“L’ho posseduto in un modo che non mi sarei mai sognata. Ora ho qualcosa che va al di là delle mie possibilità, e non ho la minima intenzione di perderlo”
Aksel è il re della Danimarca. Nonostante sin dall'infanzia sia stato educato a diventare re, si ritiene troppo giovane per prendere quel ruolo. La sua infanzia rigida, la scomparsa del padre, la malattia della madre e infine la morte della moglie di cui si ritiene colpevole, hanno creato intorno a lui un muro difficile da abbattere. Re Aksel non sorride mai, ma lui è anche un padre e le sue bambine sono la sua vita. La nuova babysitter però lo confonde: è troppo bella, troppo giovane, troppo ribelle. È adorabile e Aksel la desidera solo per sé. Ma per un re non è sempre tutto facile. Il suo passato è le vecchie ferite, bruciano ancora sulla pelle. Saprà darsi una seconda occasione?
"Sta mettendo sottosopra la mia vita. È buffo che mi ci stia abituando"Vi è mai capitato di leggere un libro e non sapere se vi è piaciuto o meno? "Un cuore di ghiaccio" è il mio caso-dubbio. La storia è semplice, il classico amore tra capo e dipendente, la babysitter e il vedovo. Lei è una moderna Mary Poppins, super divertente, pasticciona, con idee innovative e sempre sorridente. Lui un maschio alfa burbero ma passionale. Insomma gli ingredienti per un buon romance ci sono tutti, eppure la storia non mi ha convinto. Se all'inizio i protagonisti sono ben presentati, i loro battibecchi ci tengono sul "filo del rasoio", alla fine del romanzo diventano i soliti personaggi che si guardano, si desiderano, fanno sesso. Tutti i problemi del passato, di entrambi, passano in secondo piano e vengono poi risolti velocemente.
Ho trovato molto dolci le due bambine, che tra uno scherzo e un capriccio, crescono anche loro con la consapevolezza della mancanza della figura materna.
La scrittura è comunque scorrevole e il libro si legge piacevolmente, quindi il mio pensiero è piuttosto positivo. Peccato per quella metà finale di libro.
E a voi é piaciuto? Fatemi sapere il vostro pensiero!
Buona lettura,
Laura
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